Meteo: i 2 mesi che segnano il passaggio all’Estate

                                                                                                              […] Meteo: i 2 mesi che segnano il passaggio all’Estate

Apr 23, 2025 - 11:27
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Meteo: i 2 mesi che segnano il passaggio all’Estate
                                                                                                                                       Il mese di Maggio, ponte naturale tra la primavera incerta e l’estate più definita, si presenta quest’anno sotto il segno dell’incertezza atmosferica. Nonostante sul calendario meteorologico segni l’ultimo atto della stagione primaverile, l’impressione è che in molte aree della Penisola Italiana ci si trovi ancora immersi in un contesto climatico tutt’altro che stabile. Le più recenti elaborazioni dei modelli previsionali internazionali, in particolare quelli europei ed americani, evidenziano una fase di turbolenza meteo significativa soprattutto nella prima metà del mese. Correnti cicloniche fredde, ancora presenti a livello continentale, continuano a interagire con masse d’aria più calda in risalita dal bacino del Mediterraneo, generando sbalzi termici repentini, temporali improvvisi, grandinate localizzate e raffiche di vento. La chiave di lettura va cercata nel ruolo delle depressioni secondarie, piccoli vortici di bassa pressione capaci di insinuarsi anche nei momenti in cui sembra prevalere l’alta pressione. Questi nuclei depressionari agiscono come destabilizzatori dell’equilibrio atmosferico e possono dare origine a fenomeni anche violenti, specie nelle zone interne del Centro-Nord e lungo l’arco appenninico. In Piemonte, Lombardia, Toscana e Umbria, la probabilità di fenomeni intensi resta elevata almeno fino a metà mese. Tuttavia, a partire dalla terza decade di maggio, i modelli suggeriscono un possibile incremento della stabilità, soprattutto al Sud e sulle Isole Maggiori. È proprio in queste aree, come Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna, che si potrebbero sperimentare i primi giorni estivi anticipati, con temperature che potrebbero varcare la soglia dei 30°C. Roma, Napoli e Cagliari sembrano tra le città candidate a vivere questo anticipo d’estate.   Con l’arrivo di Giugno, il panorama meteorologico evolve, ma non in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. Le prime tendenze fornite dai centri meteo internazionali, in particolare ECMWF e NOAA, convergono su uno scenario che vede l’anticiclone subtropicale in progressiva espansione verso il Mediterraneo centro-meridionale. Nel Centro-Sud, lo scenario appare piuttosto definito: temperature sopra la norma, notti già tropicali con minime superiori ai 20°C, e giornate torride che potrebbero toccare e talvolta superare i 35°C in aree interne come quelle attorno a Foggia, Matera, Cosenza, e nell’entroterra della Sicilia. Qui, il dominio anticiclonico favorirà giornate soleggiate e secche, con effetti potenzialmente negativi anche sulla disponibilità idrica. Al contrario, il Nord Italia sarà interessato da una configurazione sinottica decisamente più dinamica. Le correnti atlantiche instabili, spinte da un getto polare ancora attivo, continueranno a lambire le regioni settentrionali, specialmente la Val Padana e l’area alpina. Questo contesto porterà con sé una notevole instabilità pomeridiana, con temporali frequenti, spesso associati a grandine e nubifragi. Zone come Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia dovranno prepararsi a episodi intensi soprattutto tra il tardo pomeriggio e la sera. Questa dicotomia tra Nord instabile e Sud rovente è espressione di una stagione estiva che fatica a uniformarsi. In più, l’eventuale passaggio da El Niño a La Niña a livello planetario potrebbe introdurre elementi di ulteriore variabilità. In caso di La Niña, aumenta la possibilità di blocco anticiclonico sull’Europa occidentale, con ondate di calore persistenti e siccità prolungata nel Mediterraneo, mentre l’Italia Settentrionale resterebbe zona di confine tra masse d’aria contrastanti. Nella parte finale di Giugno, si prevede un lento ma progressivo assestamento atmosferico anche al Nord, con l’alta pressione africana in grado di conquistare latitudini più settentrionali. Questo significherebbe il definitivo avvio di una fase più stabile e calda, a ridosso del solstizio d’estate, segnando l’ingresso nella stagione più calda dell’anno in maniera completa e duratura. In questo bimestre cruciale per il meteo italiano, la parola d’ordine resta incertezza: dall’imprevedibilità delle correnti primaverili alle prime, temute ondate di caldo africano, Maggio e Giugno 2025 si annunciano come un periodo di intensa osservazione meteorologica, essenziale per comprendere gli sviluppi futuri del clima sulla Penisola.

Meteo: i 2 mesi che segnano il passaggio all’Estate