Intervista agli Eugenio in via di Gioia: “Con ‘L’amore è tutto’ abbiamo cercato di capire meglio noi stessi”

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Mar 21, 2025 - 09:26
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Intervista agli Eugenio in via di Gioia: “Con ‘L’amore è tutto’ abbiamo cercato di capire meglio noi stessi”

Intervista agli Eugenio in via di Gioia che, con la pubblicazione del nuovo album “L’amore è tutto“, iniziano l’avventura con Carosello Records che si unisce a Woodworm nel team discografico.

“L’amore è tutto” contiene 10 tracce che raccontano un viaggio emozionale che mostra come l’amore sia il filo conduttore che lega ogni esperienza umana e uscirà, oltre che in digitale, in CD, Vinile standard (nero) e Vinile edizione limitata (trasparente),  comprensivi entrambi di un inserto speciale creato dalla band (il dettaglio dell’inserto si trova nei fogli sottostanti della cartella stampa).

Questa la tracklist dell’album “L’amore è tutto”

  1. Un’altra America
  2. Per ricominciare
  3. Danza
  4. Buio
  5. Luna
  6. Notte gelida
  7. Infinito
  8. Stammi lontano
  9. L’ultima canzone
  10. Tutto

Gli EUGENIO IN VIA DI GIOIA presenteranno il nuovo album “L’amore è tutto” con un instore tour che toccherà alcune delle principali città:

Venerdì 21 Marzo – MILANO c/o Feltrinelli Piazza Piemonte, ore 18:30
Sabato 22 marzo – TORINO c/o Circolo dei Lettori, ore 20:30
Mercoledì 26 marzo – ROMA c/o Feltrinelli Via Appia Nuova, ore 18:00
Giovedì 27 marzo – BOLOGNA c/o Feltrinelli Ravegnana – Galleria Acquaderni, ore 18:00

Gli Eugenio in Via Di Gioia per il lancio del nuovo album hanno dato vita un’esperienza coinvolgente e inedita in luoghi selezionati in Italia e in alcune città straniere grazie ad agami la piattaforma cloud per il suono immersivo, in coproduzione con Mezzo Forte, un creative tech studio che realizza esperienze sonore immersive, dai contenuti all’infrastruttura tecnologica, per portare ad ogni progetto artistico e culturale una nuova dimensione attraverso il suono.

L’esperienza è stata concepita per luoghi specifici: martedì 18 marzo tra le ore 17.00 – 21.00 i fan hanno potuto  ascoltare in anteprima i nuovi brani tramite un’applicazione web, semplicemente avvicinandosi al punto di interesse in ognuna delle città scelte. A Milano gli Eugeni si sono presentati alla fermata della metropolitana GIOIA (brandizzata ad hoc per l’occasione) e hanno condiviso il momento insieme ai loro fan e tutti i presenti.

Questi i luoghi:

Milano – Metro Gioia
Roma – Piazza Bologna 
Torino – Piazza Carignano
Napoli – Piazza Bellini
Bologna – Piazza Maggiore
Palermo – Piazza San Domenico
Olbia – Piazza Elena di Gallura
Cesena – Giardino Pubblico
Ancona – Piazza del Plebiscito
Perugia – Piazza IV Novembre 
Acri – Villa Comunale 
Taranto – Piazza Duomo
Firenze – Piazza della Passera
Cagliari – Bastione di Saint Remy
Bari – Piazza Umberto I
Padova, Piazza delle Erbe 
Genova, Belvedere dei Dogi 
Trento – Piazza del Duomo
Parigi, Place du Calvaire 
Tokyo – Tokyo Towee 
Berlino – Porta di Brandeburgo 
Brisbane – South Bank Parklands
Chicago – Botanic Garden

Intervista agli Eugenio in via di Gioia

“L’amore è tutto” è un titolo forte e universale. Cosa rappresenta per voi questo album?

Questo disco è stato un viaggio interiore. Se nei nostri lavori precedenti raccontavamo molto il mondo esterno, con uno sguardo ironico e critico sulla società, stavolta abbiamo deciso di voltare lo sguardo all’interno. Abbiamo smesso di voler spiegare il mondo e abbiamo cercato di capire meglio noi stessi. Ci siamo resi conto che tutto ciò che ci circonda è riflesso dentro di noi, e che le emozioni, le relazioni e le esperienze personali sono una chiave per leggere la realtà.

Avete definito ‘L’amore è tutto’ come il vostro lavoro più personale e sincero. Cosa vi ha spinto a scrivere un album così diretto?

La voglia di rallentare. Viviamo in un mondo sempre più veloce, che ci spinge a consumare contenuti in modo frenetico. Noi, invece, abbiamo voluto prenderci il tempo per ascoltare, riflettere e creare qualcosa che potesse essere vissuto con calma. Anche il modo in cui abbiamo registrato l’album riflette questa filosofia: ci siamo chiusi in studio, abbiamo cucinato insieme, fatto passeggiate, suonato senza fretta. Volevamo che ogni pezzo fosse una parte autentica di noi.

Il brano “Buio” parla di solitudine e disorientamento in un mondo sempre più virtuale. Perché avete scelto proprio questo brano per presentare il disco?

Buio è la porta d’ingresso perfetta per questo album. È un pezzo intimo, essenziale, che ci rappresenta in modo puro: piano, voci e un testo diretto. Volevamo un brano che invitasse l’ascoltatore a entrare nel nostro mondo con delicatezza. Non servivano arrangiamenti complessi, solo l’emozione nuda e cruda.

“Un’altra America” parla di scoperte interiori. Qual è la vostra “America”?

Spesso si dice “hai scoperto l’America” per indicare qualcosa di ovvio. Ma per noi la vera scoperta è nelle piccole cose, nei dettagli quotidiani che diamo per scontati. È un richiamo alla capacità di meravigliarsi ancora, di stupirsi per le cose semplici. La vera America non è un continente lontano, ma quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.

“Per ricominciare” parla del coraggio di buttarsi e ripartire. C’è stato un momento in cui avete vissuto questa esperienza in musica?

Assolutamente sì. Ogni volta che chiudi un capitolo e ne apri un altro, che sia in musica o nella vita, è un ricominciare. Abbiamo vissuto momenti in cui ci siamo chiesti se avessimo ancora qualcosa da dire, se il nostro percorso avesse senso. Ma ogni volta, la risposta è stata nella musica stessa.

“Danza” trasmette un senso di libertà assoluta. Come avete lavorato su questo brano?

Abbiamo collaborato con OkGiorgio, un produttore che lavora con suoni sporchi e tribali. La sua visione si sposava perfettamente con il concetto di danza come istinto puro. Abbiamo sperimentato molto con il ritmo, cercando di rendere la canzone il più coinvolgente possibile, senza fronzoli. È un pezzo da sentire con il corpo, non solo con la testa.

In “Infinito” emerge il tema della dualità. È un concetto centrale nell’album?

Sì, l’idea di due opposti che si attraggono è presente in tutto il disco. Infinito parla di questa tensione tra poli opposti che in realtà fanno parte della stessa realtà. È una riflessione sull’equilibrio, sul modo in cui ogni esperienza ha bisogno del suo contrario per esistere.

Durante la registrazione vi siete fatti leggere i tarocchi. Com’è nata questa idea?

Eravamo a Palermo, ci siamo lasciati ispirare dal luogo e dalle persone che abbiamo incontrato. Una sera, Eleonora De Luca, un’attrice, ci ha letto i tarocchi e ci ha colpito così tanto che abbiamo deciso di rendere questa esperienza parte del disco. Da lì è nata l’idea di creare un mazzo di 33 carte ispirate alle canzoni, che saranno disponibili ai concerti. Ogni carta rappresenta un’emozione legata all’album.

Avete lavorato con vari collaboratori, come OkGiorgio e Pacifico. Come scegliete le figure con cui collaborare?

Ascoltiamo molta musica e, quando un artista ci ispira, lo contattiamo. A volte nascono collaborazioni inaspettate: una volta abbiamo scritto su Instagram a un produttore tedesco, e lui ci ha invitati in Germania a lavorare insieme. Nel disco ci sono Duffy, Dinu e Pacifico, ognuno ha portato il suo tocco unico, arricchendo il nostro suono.

Per lanciare l’album avete creato un’esperienza sonora immersiva. Com’è nata l’idea?

Con Agami, abbiamo creato delle “bolle sonore” in città selezionate. Chi entrava in questi spazi poteva ascoltare il disco, chi usciva no. L’idea era di far vivere la musica in modo collettivo. A Bologna, le persone si sono sedute in cerchio e hanno ascoltato il disco insieme. A Tokyo, qualcuno si è svegliato all’alba per ascoltarlo davanti all’oceano.

Adesso vi aspettano instore, tour e tante nuove avventure. Pronti?

Prontissimi! Ogni live è un’occasione per incontrare chi ascolta la nostra musica e condividere qualcosa di speciale.

(Qui il calendario del tour e Qui il link per l’acquisto dei biglietti).

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