Carnival: conti record, ma Trump porta nubi sull’outlook
Trimestrale record per Carnival Corporation & plc, ma i timori di un rallentamento dell’economia statunitense pesano sull’outlook a breve termine e preoccupano gli investitori. Nei primi tre mesi del suo anno fiscale, il colosso delle crociere ha ottenuto risultati migliori delle attese e della guidance di dicembre, che hanno portato la società ad alzare le previsioni per l’intero 2025. Previsioni, però, meno positive del previsto per l’attuale trimestre. Continue reading Carnival: conti record, ma Trump porta nubi sull’outlook at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Trimestrale record per Carnival Corporation & plc, ma i timori di un rallentamento dell’economia statunitense pesano sull’outlook a breve termine e preoccupano gli investitori. Nei primi tre mesi del suo anno fiscale, il colosso delle crociere ha ottenuto risultati migliori delle attese e della guidance di dicembre, che hanno portato la società ad alzare le previsioni per l’intero 2025. Previsioni, però, meno positive del previsto per l’attuale trimestre.
I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE
A incidere positivamente sui risultati del primo trimestre sono stati i prezzi dei biglietti più alti, i dati sulle prenotazioni e le spese a bordo dei clienti, che hanno controbilanciato l’aumento dei costi operativi, compresi quelli portuali e per il carburante.
Nel primo trimestre, terminato il 28 febbraio, i ricavi sono stati pari a 5,81 miliardi di dollari, un record per la compagnia e un dato in rialzo di 400 milioni rispetto a un anno prima, contro i 5,75 miliardi del consensus, così come un record sono i 543 milioni di dollari di utile operativo, quasi il doppio rispetto allo stesso trimestre del 2024. Da record anche i volumi delle prenotazioni. L’Ebitda adjusted è stato di 1,2 miliardi di dollari, un record, in rialzo del 38% rispetto a un anno prima e superiore alle previsioni di dicembre di 165 milioni di dollari. Gli utili netti adjusted nel primo trimestre sono stati di 174 milioni di dollari, o 0,13 dollari per azione, contro i 0,02 dollari del consensus.
L’OUTLOOK A BREVE TERMINE PESA IN BORSA
L’Ebitda del secondo trimestre è previsto di 1,32 miliardi di dollari, con il consensus a 1,35 miliardi. Il debole outlook pesa così sull’andamento del titolo, uno dei peggiori in giornata (venerdì 21 marzo) sullo S&P 500. D’altra parte, è aumentata l’incertezza economica a causa della politica dei dazi voluta dal presidente statunitense, Donald Trump, che potrebbe far di nuovo aumentare l’inflazione e scoraggiare le spese per le vacanze.
LA GUIDANCE ANNUALE
Il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere è comunque sicuro che le sue opzioni budget-friendly gli permetteranno di non subire l’indebolimento della domanda che sta affliggendo le compagnie aeree e, più in generale, l’industria del divertimento. Il rallentamento sembra in effetti solo di breve periodo, dato che gli utili netti adjusted nel 2025 sono previsti in rialzo di oltre il 30% rispetto al 2024 e superiori alle previsioni di dicembre di 185 milioni, per un guadagno di 1,83 dollari per azione. L’Ebitda adjusted è visto intorno ai 6,7 miliardi di dollari, in rialzo di quasi il 10% rispetto al 2024 e superiore alla guidance di dicembre.
LE PAROLE DEL CEO
«Il nostro primo trimestre è stato davvero caratterizzato da una sovraperformance in tutti i settori, guidata da una domanda incredibilmente forte, che ha superato le previsioni sia in termini di spese per i biglietti, sia per le spese a bordo», ha commentato l’amministratore delegato di Carnival, Josh Weinstein.
«Anche se non siamo completamente immuni dalla accresciuta volatilità macroeconomica e geopolitica rispetto a dicembre, abbiamo comunque alzato le nostre stime sugli utili annuali e rimaniamo in linea per un altro anno stellare per i nostri brand», ha aggiunto Weinstein. Tra le società che fanno parte del Gruppo c’è anche Costa Crociere.