Gli 8 finali più commoventi nella storia dei film Disney

I film Disney hanno il potere di toccare le corde più profonde del cuore, regalandoci finali indimenticabili che rimangono impressi nella memoria. La sequenza d’apertura di Up, per esempio, racconta, senza bisogno di parole, la storia d’amore tra Carl ed Ellie. La loro vita insieme, ricca di sogni e sfide, culmina con la perdita di Ellie, lasciando Carl con un vuoto incolmabile. In Inside Out, Bing Bong, l’amico immaginario di Riley, rappresenta l’innocenza dell’infanzia. Quando si sacrifica per permettere a Gioia di raggiungere Riley, la sua scomparsa segna un momento emotivamente intenso, simboleggiando la crescita e la necessità di lasciar andare il passato.

Ecco alcuni 8 tra i finali più commoventi dei film Disney, che hanno segnato la storia del cinema d’animazione.

1) Il Viaggio di Arlo

Cosa sarebbe successo se i dinosauri non si fossero mai estinti? È questa la domanda che apre Il Viaggio di Arlo, film d’animazione Pixar del 2015 (disponibile sul catalogo Disney+ qui). Un anno molto singolare per la casa di produzione, che decise di fare uscire in sala ben due film. Uno di questi era Inside Out, l’altro, appunto, Il Viaggio di Arlo che sfortunatamente è stato parecchio eclissato dalla prima e più fortunata pellicola. Il quesito affascinante, di poco prima, funge da pretesto per raccontare una storia di crescita, perdita e coraggio, in un mondo dove i dinosauri dominano ancora la Terra e l’uomo è poco più di un selvaggio primitivo.

I dinosauri, sopravvissuti al meteorite, vivono ancora sulla Terra e si sono trasformati in allevatori e agricoltori. Al centro della storia c’è Arlo, un giovane apatosauro timoroso e insicuro, nato in una famiglia di agricoltori che vorrebbe rendere fiera la propria famiglia. Vuole dimostrare il proprio valore, ma la paura lo paralizza impedendogli di portare a termine anche gli incarichi più semplici. Dopo aver perso tragicamente il padre, in una scena che sembra riecheggiare molto Il Re Leone, Arlo si ritrova a dover aiutare ancora di più la madre nella gestione della fattoria. Il senso di colpa pesa come un macigno ed è qui che entra in gioco Spot, un piccolo cavernicolo che non sa parlare. Per Arlo, è colpa sua se il padre è morto e decide di inseguirlo allontanandosi sempre più da casa.

Sperduto e spaventato, Arlo deve trovare la forza di sopravvivere da solo per ritrovare la strada di casa.

Ma non rimane solo ancora per molto. Spot, infatti, lo nutre e lo aiuta, affezionandosi al piccolo dinosauro e diventandogli amico. La relazione tra i due è uno degli aspetti più originali del film. Ci si aspetterebbe che fosse il dinosauro a essere la creatura selvaggia da addomesticare, mentre l’umano avrebbe il ruolo di guida. Qui invece i ruoli sono invertiti. Arlo è quello impacciato e vulnerabile, mentre Spot è feroce e istintivo. La loro comunicazione non avviene attraverso le parole, ma tramite gesti ed espressioni, in un legame che si costruisce lentamente.

Dopo aver affrontato fiumi impetuosi, tempeste e predatori, Arlo raggiunge finalmente la maturità emotiva necessaria per prendere una decisione difficile: lasciar andare Spot. Quando incontrano una famiglia di umani, Arlo capisce che il suo piccolo amico ha bisogno di stare con i suoi simili. La scena finale del film Disney in cui, con una dolcezza quasi straziante, Arlo disegna con un ramo due cerchi sulla terra – uno per la sua famiglia e uno per Spot – è un momento molto toccante. Il piccolo umano capisce il significato e, nonostante la tristezza, si allontana per abbracciare il suo vero destino. Arlo, a sua volta, torna dalla sua famiglia con un nuovo senso di sicurezza e maturità.

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