Festival InterSezioni, debutta “Settenario per le anime del purgatorio”

InterSezioni, il festival catanese organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana con la direzione artistica di Giovanni Sollima, nato per dare spazio a musiche di nuova composizione, ai grandi inediti e ai nuovi compositori, prosegue la sua programmazione sabato 29 marzo, alle ore 20, con una produzione del Teatro Massimo Bellini di Catania (partner del festival), un […] L'articolo Festival InterSezioni, debutta “Settenario per le anime del purgatorio” proviene da Musicaccia.

Mar 24, 2025 - 23:26
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Festival InterSezioni, debutta “Settenario per le anime del purgatorio”

InterSezioni, il festival catanese organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana con la direzione artistica di Giovanni Sollima, nato per dare spazio a musiche di nuova composizione, ai grandi inediti e ai nuovi compositori, prosegue la sua programmazione sabato 29 marzo, alle ore 20, con una produzione del Teatro Massimo Bellini di Catania (partner del festival), un evento speciale che si terrà eccezionalmente nella Basilica santuario parrocchia SS. Annunziata del Carmine. La Basilica di piazza Carlo Alberto a Catania, ospiterà la prima esecuzione di “Settenario per le anime del purgatorio”, un oratorio per doppio coro, orchestra e voce recitante, di cui firma testo e musica Giovanni Ferrauto, compositore e direttore della Camerata Polifonica Siciliana, che sarà anche sul podio a dirigere.
Il libretto, che mantiene l’idea di coralità universale alla base della composizione, è stato realizzato usando materiali biografici riferibili a San Nicola da Tolentino e alla Divina Commedia. «L’idea del Settenario viene totalmente reinterpretata – dice Ferrauto – permeandone profondamente gli elementi formali e divenendo nello stesso tempo contenitore, contenuto, struttura e simbolo. Nell’ottica di una reinterpretazione che diventa invenzione, il linguaggio musicale mira ad una lettura in chiave contemporanea di stilemi, formule e strutture di stampo medievale, inquadrati in un’ottica prospettica di ombre e luci, di presente e passato, di realtà e visione con l’intento di collocare l’affresco sonoro in una dimensione atemporale. Le linee gregoriane, totalmente di invenzione, sono sovente utilizzate in stratificazioni e sovrapposizioni asincrone, al fine di rendere il canto della moltitudine di purganti in maniera polidimensionale».
L’organico esecutivo è composto dalla voce recitante del cantautore e attore Mario Incudine, dalla Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania e dal Coro del Teatro Massimo Bellini (di cui è maestro Luigi Petrozziello), come coro principale, e da quello Camerata Polifonica Siciliana come coro d’eco. La prima parte del “Settenario per le anime del purgatorio”, più strettamente medievaleggiante, si conclude con una parafrasi della clausula “Videun Omnes” di Perotinus. La seconda parte, invece, ripercorre l’itinerario d’ascesa dantesco attraverso le sette cornici del purgatorio, sino alla visione del paradiso. I materiali musicali seguono in maniera simbolica l’ascesi fino alla visione della perfezione resa attraverso agglomerati melodici e armonici sempre più densi che culminano nel mottetto finale a 10 voci.
Il programma di sala
1. In exitu Israel de Ægypto coro e voce recitante; 2. Qui timent Dominum doppio coro; 3. San Nicola da Tolentino voce recitante; 4. Requiem Aeternam coro; 5. Dies Irae coro; 6. De Profundis doppio coro; 7. Le sette cornici: prima cornice Pater Noster coro e angeli, seconda cornice voce recitante, terza cornice Agnus Dei doppio coro, quarta cornice voce recitante, quinta cornice Beato chi ha sete di giustizia tutti,
sesta cornice voce recitante, settima cornice Beatitudini coro; visione del Paradiso In Paradisum – Motetus decem vocibus super novem tonos cantandus.
Enrico Trantino, sindaco di Catania e presidente del Teatro Massimo Bellini: «Per la città di Catania e certamente motivo di plauso ed orgoglio, nonché forte testimonianza di vitalità e dinamismo culturale, la nascita di una nuova opera integralmente progettata, composta e interpretata da illustri concittadini sulle orme della grande tradizione musicale già percorsa dal Cigno. Se a tali premesse si associa l’intento di riscoprire e valorizzare siti monumentali poco serviti all’interno dei circuiti culturali, come la splendida Basilica del Carmine, l’operazione realizzata dal Teatro Massimo Bellini e dalla Camerata Polifonica Siciliana è già vincente».
Daniela Lo Cascio, vicepresidente del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania: «Prepararci alla Passione di Cristo anche col ricordo dei nostri cari defunti con salmi e musiche, rappresenta la forma più alta di preghiera da elevare al Cielo, per mantenere quella “corrispondenza di amorosi sensi” che placa il dolore del distacco. Che questa giornata quaresimale dedicata al mesto ricordo di chi ci ha lasciati e alla speranza di chi verrà possa, attraverso l’arte e la musica, diventare un balsamo per la ferite che ci portiamo nel cuore».
Giovanni Cultrera, sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania: «Il percorso di ampliamento dell’offerta culturale avviato negli ultimi anni dal Teatro Massimo Bellini attraverso le numerose commissioni ed esecuzioni di nuove musiche di compositori contemporanei ha registrato grandi e inaspettati favori di pubblico e operatori culturali. Oggi, con la commissione al compositore Giovanni Ferrauto del “Settenario per le anime del purgatorio”, la mission del nostro teatro si arricchisce sul versante della musica sacra mediante la creazione di oratorio su una tematica assolutamente inedita nel repertorio tradizionale. Significativa è la scelta dell’esecuzione nella Basilica Santuario SS. Annunziata al Carmine dove l’ascolto mira a divenire esperienza spirituale, ed il logos emozionante dialoga con il logos emozionabile».
Giovanni Ferrauto: «Il concetto di purgatorio ha radici che risalgono all’antichità. Fra i pensatori pre-cristiani e negli scritti di Platone ed Eraclide Pontico appare una sorta di protopurgatorio chiamato l’Ade celeste da distinguersi dall’Ade degli inferi di Omero ed Esiodo. L’Ade celeste era inteso come un luogo intermedio dove le anime trascorrevano un tempo determinato dopo la morte prima di passare a un livello superiore di esistenza o di reincarnarsi di nuovo sulla terra. Pochi secoli prima della nascita di Cristo, sotto l’influenza del pensiero ellenistico, lo stato intermedio è entrato nel pensiero religioso ebraico. Fra i Maccabei troviamo la pratica della preghiera per i defunti in vista della loro purificazione dopo la vita, pratica accettata da alcuni cristiani. La pratica medievale del buddhismo cinese raccomanda offerte in favore dei morti chiamati a subire numerose prove. L’insegnamento cattolico del purgatorio si basa pertanto sulla pratica giudaica della preghiera per i morti a sostegno della tesi per la quale sia necessario pregare a favore delle anime del Purgatorio e che queste vivano in uno stato intermedio attivo, immerse in un fuoco purificatore fino al momento del loro ingresso in Paradiso».
Il Festival Intersezioni ha rinnovato la convenzione con cui riserva agli studenti dell’Università di Catania e del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania biglietti di ingresso da 2 euro previa prenotazione via e-mail a cps@cpsmusic.com . Il festival InterSezioni prosegue venerdì 4 aprile al Cut – Centro Universitario Teatrale di Catania con “Sudamericana” di Mario Scirè (chitarra) e Josè Mobilia (percussioni).

Ingresso: € 5. Biglietteria online: www.yeventi.com Ridotto studenti Unict e Conservatorio Vincenzo Bellini: 2 euro (posti limitati, prenotare a cps@cpsmusic.com). Informazioni e prenotazioni tel. 3920889640 (ore 10-13 e ore 16.30-20).

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