Espansione internazionale per Ávoris
Internazionalizzazione. E’ questa la parola chiave di Ávoris. “Un gruppo turistico di queste dimensioni non può limitare la sua attività alla Spagna e al Portogallo”, ha detto Juan Carlos González, direttore generale di Ávoris Corporación Empresarial in una intervista rilasciata a Hosteltur. Tra le sue mosse ci sono l’accordo con il gruppo latinoamericano Cvc, uno ... L'articolo Espansione internazionale per Ávoris proviene da GuidaViaggi.

Internazionalizzazione. E’ questa la parola chiave di Ávoris. “Un gruppo turistico di queste dimensioni non può limitare la sua attività alla Spagna e al Portogallo”, ha detto Juan Carlos González, direttore generale di Ávoris Corporación Empresarial in una intervista rilasciata a Hosteltur.
Tra le sue mosse ci sono l’accordo con il gruppo latinoamericano Cvc, uno dei più grandi consorzi turistici dell’America Latina, ma si è anche concentrato sul Nord Africa e sull’Europa. Inoltre, tra pochi mesi – riporta la fonte spagnola – aprirà in Marocco e tra i piani c’è anche il Messico.
Bisogna essere “globali”
In una intervista rilasciata a Hosteltur, il manager spiega che in realtà “Ávoris è già un gruppo internazionale, ha quasi il 20% del suo Ebitda fuori dalla Spagna, abbiamo un grande impegno nell’internazionalizzazione”.
In merito all’accordo con Cvc afferma che “è stato molto vantaggioso. Nel 2024 abbiamo iniziato a contrattare insieme servizi alberghieri e ricettivi, e ora abbiamo stretto un nuovo accordo, che si chiama ‘Insieme’, con l’idea di incorporare più cose per ottenere sinergie per entrambe le parti. Dobbiamo tenere presente che tutto ciò che ci circonda nel mondo del turismo è globale, i Gds sono globali, anche le compagnie aeree lo sono e quando non lo sono si alleano. Quelli che hanno impiegato più tempo per vederlo sono stati i gruppi turistici, non solo spagnoli, ma anche europei. O sei globale, oppure il modo in cui negozi con i fornitori non sarà preferenziale”.
Mercati di interesse
Interpellato in merito ad altri possibili mercati d’interesse, precisa di avere “un focus globale, ma con alcune restrizioni. È più facile globalizzare in un ambiente locale e, quindi, ci siamo concentrati sul Nord Africa e sull’Europa. Poco più di tre mesi fa abbiamo annunciato la nostra apertura sul mercato italiano, anche se non andiamo come Ávoris né costituiremo, per il momento, alcun gruppo turistico, ma alcune delle nostre attività sono ottime per completare alcuni dei servizi che ci davano in Italia. Procediamo con grande cautela e con grande rispetto per gli attori principali”.
González fa presente che stanno aprendo in Francia, che hanno rafforzato l’attività che già avevano in Romania e in Bulgaria “e stiamo aprendo altri mercati. Abbiamo infatti coinvolto Eduard Bogatyr, ex direttore generale di Tui Ibérica, per lanciare l’intero piano in Europa. Nel 2025 vedremo l’apertura del Marocco come gruppo Ávoris e abbiamo alcune aperture in America Latina. Come gruppo non apriremo in Brasile o in Argentina, ma tra pochi mesi avremo l’apertura del Messico. Cercheremo di fare in modo che l’Ebitda del 20% che oggi l’internazionalizzazione porta al gruppo, tra qualche anno superi il 50%”.
Il gruppo ha fatto il suo ingresso anche in Islanda, incorporando lo specialista Travel.land. Il che, riconosce il manager, “ci ha reso molto facile iniziare ad operare in questo Paese, ci sarebbero voluti sicuramente alcuni anni”.
La strategia nei Caraibi
Tra le operazioni fatte, c’è stata la scelta di chiudere Joliday per raggruppare i marchi nei Caraibi. A tal proposito il manager afferma: “Saremmo più a nostro agio con meno marchi. E infatti, negli ultimi due anni, ne abbiamo eliminati molti di quelli che avevamo. È difficile perché, a volte, il marchio permette di differenziarsi nel prodotto, nel servizio, nella qualità. Mi riferisco al settore dei tour operator, nel retail ci troviamo molto a nostro agio con diversi brand. Penso che finiranno per unirsi sempre di più in quel tour operator generalista che è Travelplan che sta assorbendo il resto dei marchi”.
A tal proposito aggiunge che sarà mantenuto un “mix di marchi. Da un lato cercheremo di riunirne alcuni sotto Travelplan come tour operator generalista, dall’altro abbiamo marchi molto riconosciuti, come Catai, specializzati in grandi viaggi; Special Tour, che opera principalmente per i clienti dell’America Latina che vengono in Spagna per i circuiti, o Viva Tours, che opera solo nelle destinazioni dove vola Iberia. Altri specialisti sono Turing Club e Leplan per i prodotti Disney, o Nortravel, molto apprezzato in Portogallo”.
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