La Classifica dei 10 Migliori spin-off delle Serie Tv secondo Hall of Series Comunità di Recupero
Dopo aver classificato le 10 Migliori Serie Tv comedy di sempre, questa settimana Hall of Series – Comunità di Recupero torna con una classifica che si concentra su quel che è nato dalle ceneri di alcune delle più grandi produzioni di sempre. Attraverso il consueto sondaggio settimanale, infatti, la community ha classificato i 10 migliori… Leggi di più »La Classifica dei 10 Migliori spin-off delle Serie Tv secondo Hall of Series Comunità di Recupero The post La Classifica dei 10 Migliori spin-off delle Serie Tv secondo Hall of Series Comunità di Recupero appeared first on Hall of Series.

Dopo aver classificato le 10 Migliori Serie Tv comedy di sempre, questa settimana Hall of Series – Comunità di Recupero torna con una classifica che si concentra su quel che è nato dalle ceneri di alcune delle più grandi produzioni di sempre. Attraverso il consueto sondaggio settimanale, infatti, la community ha classificato i 10 migliori spin-off delle Serie Tv della storia, e quel che ne è venuto fuori è stato sorprendente. Non soltanto l’oramai consolidato capolavoro Better Call Saul, ma anche Serie Tv appena nate e altre appartenenti ai primi anni 2000. Insomma, la classifica dei migliori spin off delle Serie Tv è qui per stupirvi, e lo fa con delle Serie Tv che – nella maggior parte dei casi – non hanno nulla da invidiare neanche alla propria opera madre.
Da House of the Dragon a 1883 : ecco i 10 migliori spin-off delle Serie Tv di sempre secondo Hall of Series – Comunità di Recupero
10) The Good Fight

Apriamo le danze, e facciamolo con uno spin-off di cui ad oggi si parla meno di quanto meriterebbe. Sembrerebbe infatti essere sul punto di essere dimenticata, eppure è uno dei migliori spin-off delle Serie Tv appartenenti a un’epoca in cui – finalmente – la fiducia nei confronti del genere cominciò a farsi finalmente strada. Due anni prima arrivava infatti quel capolavoro di Better Call Saul, la Serie Tv che finalmente dimostrava senza più ombre che degli spin-off ci si potesse fidare. The Good Fight, di certo, non è all’altezza di un capolavoro come quello appena menzionato, ma ha saputo dimostrare di non aver nulla da invidiare alla sua opera madre e di sapere come sfruttare tutto il potenziale narrativo.
Dalle ceneri di The Good Wife nasce infatti un legal drama altrettanto avvincente e provocatorio, diviso tra la carriera dei personaggi e una vita privata che deve imparare a difendersi da scandali che hanno alla base un’unica volontà: distruggere la reputazione del prossimo. Composta da sei stagioni e un totale di 60 episodi, The Good Fight lascia ampio respiro sia alle dinamiche personali che professionali dando voce a una coralità che viene raccontata con completezza. Ogni personaggio verrà narrato infatti tramite svariate sfaccettature che contribuiranno a costruire un ritratto dalle svariate prospettive. Tutti sono tutto: astuti, indipendenti, provocatori, vittime e carnefici a seconda della prospettiva. Il lavoro è un mezzo tramite cui servirsi per fregare il prossimo dentro e fuori da un’aula di tribunale.
E in mezzo a tutto questo c’è lei: Diane Lockhart, una donna intraprendente e determinata costretta a rimettersi in discussione insieme alla giovane avvocatessa Maia, con cui comincerà a lavorare presso lo studio legale Lucca Quinn. Potere? Controllo? Vendetta? Sì. C’è tutto questo e molto altro. E nessuno dei personaggi avrà pietà.
9) The Originals

Qui il successo non ha dovuto attendere. E’ arrivato subito, e nello stesso modo si è ancorato alla storia dei migliori spin off delle Serie Tv. C’è stato un tempo in cui di fiducia nel concept stesso di spin-off non c’era neanche l’ombra. Pochissimo, se non il minimo sindacale che portava il pubblico a provare una legittima curiosità. Era l’anno del terribile Ravenswood, spin-off di Pretty Little Liars, ma è stato anche l’anno di una luce che è riuscita perfino a superare quella della Serie Tv originale. Stiamo parlando infatti di The Originals, lo spin-off nato dalle ceneri di una The Vampire Diaries fortissima che con sé portava il peso di dover soddisfare milioni e milioni di spettatori. E ha raggiunto pienamente l’obiettivo grazie a una maturità narrativa che è riuscita a surclassare quella dell’opera madre.
Perché The Originals ha re-inventato un nuovo modo di affrontare l’universo creato da The Vampire Diaries. Ha avuto l’audacia, il coraggio e la capacità di cambiare completamente rotta andando oltre i triangoli. Se da una parte abbiamo infatti un approccio più infantile, dall’altra troviamo un approccio più cupo e orientato verso altre tematiche che non sempre sono da ricondurre a quelle di stampo sentimentale. La leggerezza non manca, il tema d’amore ricopre una discreta parte della serie, ma ognuna di queste cose s’impone in modo totalizzante e imponente come nel primo caso, riuscendo a contestualizzare quel mondo e quel tempo che prima di questo momento non erano mai stati affrontati e descritti con tale intensità.
Vantaggio dello spin-off è stato anche quello di raccontare il passato e la vita di Klaus, un personaggio che fin da subito ha attirato l’attenzione dei telespettatori grazie a una scrittura decisamente più matura che è andata oltre il solito bivio tra buono e cattivo. Avevamo capito quanto Klaus fosse interessante grazie a The Vampire Diaries, e The Originals lo ha confermato dando vita a uno spin-off che è riuscito ad andare oltre ogni aspettativa.
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