Grand Tour delle donne: il viaggio al femminile nel cuore della Toscana non si ferma

Era il febbraio del 2023 quando, con tutta l’emozione delle prime volte, partiva il Grand tour delle donne, un percorso narrativo nato per condurre le lettrici e i lettori di DOVE lungo tutta la Toscana, in una staffetta tra magazine e sito, attraverso le testimonianze delle donne che il territorio lo vivono e lo raccontano L'articolo Grand Tour delle donne: il viaggio al femminile nel cuore della Toscana non si ferma sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Mar 25, 2025 - 11:35
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Grand Tour delle donne: il viaggio al femminile nel cuore della Toscana non si ferma

Era il febbraio del 2023 quando, con tutta l’emozione delle prime volte, partiva il Grand tour delle donne, un percorso narrativo nato per condurre le lettrici e i lettori di DOVE lungo tutta la Toscana, in una staffetta tra magazine e sito, attraverso le testimonianze delle donne che il territorio lo vivono e lo raccontano ogni giorno, grazie alle loro strutture ricettive, i ristoranti, i luoghi della cultura e dell’artigianato. Un percorso che continua ancora oggi, pronto a ripartire anche nel 2025 per seguire il fil rouge di una storia al femminile che continua nei secoli.

Il Grand tour si inserisce nel quadro di Benvenute, un progetto sul turismo femminile che Toscana promozione turistica ha avviato per costruire un’offerta e un’accoglienza fondate sulla cura e l’ascolto delle viaggiatrici, ma anche per valorizzare l’imprenditoria femminile in una regione tradizionalmente sensibile ai diritti delle donne, tanto è vero che ha dato vita a “la Toscana delle donne”, un contenitore dedicato ai diritti e ai talenti femminili.

A raccontare il progetto del Grand tour e spiegarne meglio gli obiettivi sono quattro donne speciali, che operano a vario titolo per il mondo femminile, a livello regionale, puntando sui valori dell’empatia e della condivisione.

Cristina Manetti, “la Toscana delle donne” 

Cristina Manetti
Cristina Manetti

Cristina Manetti, Capo di gabinetto della Regione Toscana, è impegnata in prima fila nel progetto La Toscana delle donne. Cristina spiega a DOVE le ragioni del suo coinvolgimento: “È il momento di valorizzare le differenze delle donne per poter abbattere la soglia delle disparità ancora presenti nella nostra società. Donne e uomini non giocano alla pari; questa partita, che è arrivato il momento di portare fino in fondo, non ci renderà tutti uguali. Ed è proprio questa diversità che, se ben incanalata nei processi, porta alla crescita anche economica di una società”.

Cristina Manetti prosegue indicando gli obiettivi del progetto: “Una società giusta è come una casa accogliente che trovi misure adeguate per ogni persona che vi abita, e La Toscana delle donne vuole essere questa casa. Il luogo ideale dove ogni donna si possa riconoscere, possa cercare momenti di condivisione e di scambio di opinioni, esperienze e informazioni. Un vero e proprio progetto culturale itinerante che porterà a un confronto costruttivo e che si sta strutturando attraverso vari passaggi: eventi, un sito dedicato, incontri e un’attenzione particolare a tutte le politiche che Regione Toscana, soprattutto attraverso i fondi europei, mette in campo per le donne”.

Cristina conclude con un augurio il suo intervento per DOVE: “La Toscana di Pietro Leopoldo abolì la pena di morte e fu, nel 1786, il primo Stato al mondo a farlo. Oggi si fa portavoce delle battaglie delle proprie donne. Non di battaglie di donne per le donne, ma di un’intera comunità che unita deve conquistare la bandiera di una società giusta da consegnare alle generazioni del futuro». (Il testo completo dell’intervento di Cristina Manetti è dal primo marzo su latoscanadelledonne.it)

Paola Lorenzini, dalla parte delle artigiane

Paola Lorenzini
Paola Lorenzini

Membro della Confederazione nazionale artigianato, Paola Lorenzini si presenta così: “Sono la pronipote di Carlo Lorenzini, che con lo pseudonimo di Carlo Collodi è stato autore di numerose opere di cui la più famosa, Le Avventure di Pinocchio, ha fatto il giro del mondo in lungo e in largo”.

Questa volta, però, la protagonista è lei, che racconta così l’importanza e il valore dell’artigianato al femminile: “Immersa nel mondo dell’Artigianato da quasi venti anni e del Turismo da oltre trenta, mi occupo di progetti di valorizzazione dei territori per far conoscere al mondo l’unicità del nostro stile di vita e delle nostre produzioni e abitudini: l’artigianato artistico e tradizionale, quello della moda, dell’agroalimentare e del benessere sono, infatti, mestieri di grande fascino per le visitatrici dei nostri territori”.

Paola snocciola qualche dato per aiutarci a comprendere la forza del mondo femminile in questa regione: “Firenze e la Toscana sono al quinto posto in Italia per numero di imprenditrici artigiane, alcune delle quali sono “Maestre Artigiane” che operano nelle loro Botteghe Scuola per la trasmissione dei saperi e per offrire esperienze ai visitatori. Con creatività, innovazione, sensibilità artistica ed empatia, rispetto per gli equilibri con la natura e il saper fare – eredità di generazioni che le hanno precedute – fanno grande la nostra regione, in Italia e nel mondo”.

Per questo l’impegno di Toscana Promozione Turistica in un progetto di marketing per la costruzione di un’offerta turistica regionale espressamente dedicata alle donne che viaggiano, è fondamentale.

Rossella Lezzi, l’ospitalità è donna

Rossella Lezzi
Rossella Lezzi

Presidente di Federalberghi Siena, al tavolo di lavoro del turismo femminile, Rossella Lezzi racconta a DOVE l’analisi dei dati del turismo: “Le turiste che viaggiano da sole sono triplicate negli ultimi dieci anni e molte delle nuove imprese in Toscana nascono per iniziative di imprenditrici che offrono servizi mirati alla clientela femminile. Sensibilità ed empatia, in fondo, sono sia gli ingredienti principali dell’ospitalità sia le qualità più riconosciute all’universo femminile. Ed è proprio questa l’idea che le imprenditrici toscane del secondo millennio desiderano approfondire e rendere sempre più su misura del genere femminile, in continua evoluzione grazie anche alle opportunità che il presente ci riserva”.

Da qui nasce l’impegno di Rossella per la destinazione: “Oggi come non mai le donne possono trovare dimensioni personali che esulano dai contesti culturali tradizionali e permettersi spazi di rigenerazione in compagnia di altre donne o in solitudine. La Toscana è la terra più adatta a tutto questo: autenticità, cultura e natura si integrano per completare percorsi di benessere mentale e fisico, per rigenerarsi e trovare nuove dimensioni del sé”.

Un progetto in fieri che riguarda tutte le donne impegnate sul territorio: “La sinergia tra le imprenditrici toscane e l’offerta di servizi sul posto consente alle nostre ospiti di godere completamente di una regione poliedrica e multisensoriale: per noi donne della Toscana la trasmissione della nostra cultura e delle tradizioni artigianali, nonché il racconto dei prodotti di questa terra, compresa la grande varietà di vini e birre artigianali, rappresenta un fattore fondamentale dell’ospitalità, nonché una straordinaria missione».

Marialuisa Lovari, tutto il gusto della Toscana

Marialuisa Lovari
Marialuisa Lovari

Unico membro femminile toscano della Nazionale italiana cuochi, Marialuisa Lovari racconta così la sua passione: «Lavoro con orgoglio per rappresentare l’Italia nel mondo, avendo l’onore non solo di portare la bandiera toscana nella Nazionale Italiana cuochi , e quindi la responsabilità di rappresentare la cucina tricolore nelle più importanti competizioni di livello internazionale, ma di essere anche l’unica donna toscana presente: su 38 della nazionale siamo solo 6 donne, purtroppo.

“Credo che il tocco femminile nella gastronomia rappresenti un valore aggiunto“ spiega Marialuisa “siamo organizzate, ottimizziamo i tempi e diamo tutto per raggiungere il risultato, perché noi donne dobbiamo sempre dimostrare qualcosa in più degli uomini”.

Da qui il suo grande apprezzamento per il Grand tour delle donne e per Benvenute: “Ogni giorno sono guidata da quello che considero il valore più importante: l’empatia. Il presupposto necessario è comprendere che le ricette appartengono a tutti, noi ne siamo solo interpreti e forse noi donne, con la sensibilità che ci connota, possiamo provare a intercettare più di tutti le esigenze delle viaggiatrici.

“Cosa cerco di fare  per le donne che assaporano i piatti che cucino? Aggiungo gli ingredienti della bellezza, dell’armonia e della creatività”.

Il Grand Tour delle donne incontra la storia

Nella prima parte di questo itinerario, abbiamo raccontato con Dove eccellenze femminili – dall’hôtellerie all’enogastronomia, dall’artigianato alla cultura, alle terme – toccando tutte e dieci le province toscane. La seconda parte del Grand Tour, invece, è stata dedicata a riscoprire il richiamo secolare dell’accoglienza al femminile in Toscana, in un viaggio fatto di sapori e saperi, arte e filantropia.

Un percorso tra passato e presente, seguendo le tracce delle icone femminili che hanno segnato la storia della Toscana e incontrando le donne che oggi contribuiscono alla sua grandezza. Sempre in continuità con Benvenute, il progetto dell’Agenzia di promozione turistica della Regione destinato a valorizzare l’imprenditoria femminile del settore e, nel contempo, favorire l’incontro tra le viaggiatrici e le donne del territorio.

Prima tappa in Versilia, a Viareggio, nella cittadella del carnevale, la fucina dove si fabbricano senza sosta i carri in cartapesta che, da 150 anni, invadono il lungomare della città. Ad accompagnarci tra decorazioni pittoriche e ceramiche, balaustre e cancellate, alla scoperta di quello stile liberty che caratterizza la città, è stata la presidente del carnevale, Marialina Marcucci, energica e appassionata, alla guida di molteplici attività in Lucchesia. Lungimirante e determinata come la donna del passato scelta per rappresentare il territorio: Elisa Baciocchi Bonaparte, principessa di Lucca e Piombino e poi granduchessa di Toscana, colta e visionaria, che nel XIX secolo finanziò la sperimentazione di nuove colture e piante esotiche e abbellì ed edificò palazzi e luoghi destinati alla cultura.

Firenze, fra filantropia, moda e arte

In questo dialogo ideale tra imprenditrici contemporanee e icone del passato non poteva mancare una nuova tappa a Firenze, spartiacque tra antico e moderno, culla indiscussa di bellezza, grazie agli artisti, filosofi e mecenati il cui talento si riflette ancora oggi nelle loro opere immortali. Interprete di stile e buon gusto, il capoluogo è anche luogo di filantropia, da scoprire attraverso le grandi donne del panorama internazionale che qui hanno avuto i natali e continuano a operare.

Firenze
La cupola del Duomo di Firenze da un punto di vista insolito. Foto iStock

 

Riferimento storico eccellente, in questo caso, è la nobildonna belga Luisa di Stolberg-Gedern, intellettuale cosmopolita che trascorse a Firenze un lungo periodo agli albori del XIX secolo e qui creò il primo salotto di incontri artistici e letterari al femminile, gettando le basi della condivisione come valore imprescindibile nelle relazioni.

Siamo andati alla scoperta della moda in città e dei tessuti preziosi ancora oggi lavorati a mano da sapienti tessitrici. Alle Gallerie degli Uffizi abbiamo invece ritrovato i volti femminili toscani ritratti dalla pittrice svizzera Angelika Kauffmann, tra le artiste più innovative del Settecento, protagonista indiscussa del Grand Tour, alla continua ricerca di una bellezza ideale, che trovò, fra l’altro, nel viso di Fortunata Sulgher Fantastici, considerata una delle prime poetesse improvvisatrici d’Europa.

Da Livorno a Pistoia, sulle tracce della bellezza

Fortunata Sulgher Fantastici, nata a Livorno, è invece la figura storica scelta per raccontare la vocazione cosmopolita di questa città. Terra di mare e di approdi, ribattezzata Città delle nazioni, l’abbiamo ammirata in tutta la sua meraviglia dalla terrazza Mascagni, ampia quasi novemila metri quadri, piattaforma superba che guarda l’orizzonte costiero con fierezza. Anche qui, naturalmente, abbiamo vissuto insieme a voi incontri con donne importanti di ieri e di oggi, così come è accaduto con la tappa in Maremma, definita dal New York Times “Uno stile di vita, più che una meta”, per la sua genuinità e le bellezze del territorio, i profumi e i sapori.

Nel tempo abbiamo fatto la conoscenza di donne che hanno deciso di rimanere ancorate alla propria terra, girando tra isole ed entroterra, fino a raggiungere Pistoia, regina nella tradizione del ricamo, sotto la guida di donne testimoni di saperi antichi, tramandati con orgoglio alle generazioni future.

Scopri di più: toscanapromozione.it

 

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