La Ciclovia del Toce: pedalando tra borghi, fortezze e oasi naturali
La ciclovia del Toce si snoda lungo le rive del fiume omonimo, un itinerario di circa 45 chilometri che conduce fino al Lago Maggiore, attraversando la valle dell’Ossola. Questo angolo di Piemonte è un luogo magico, dove la natura e la storia si intrecciano in un racconto millenario di rispetto e tradizione. La ciclovia, un percorso […] L'articolo La Ciclovia del Toce: pedalando tra borghi, fortezze e oasi naturali proviene da Viagginbici.

La ciclovia del Toce si snoda lungo le rive del fiume omonimo, un itinerario di circa 45 chilometri che conduce fino al Lago Maggiore, attraversando la valle dell’Ossola. Questo angolo di Piemonte è un luogo magico, dove la natura e la storia si intrecciano in un racconto millenario di rispetto e tradizione. La ciclovia, un percorso sinuoso di piste ciclabili e stradine secondarie, si fonde in parte con la Via del Mare, la principale arteria ciclabile che taglia il Piemonte da nord a sud. Il viaggio inizia dalla stazione ferroviaria di Domodossola, una cittadina incastonata tra le montagne, a un passo dalla Svizzera. Seguendo la pista ciclabile che costeggia il fiume Toce, il viaggiatore si immerge in un paesaggio incantato, tra boschetti ombrosi e radure soleggiate, raggiungendo prima Villadossola e poi Piedimulera, dove la Torre Ferrerio si erge fiera nel cielo.
Il cammino prosegue verso Vogogna, annoverata tra i borghi più incantevoli d’Italia, che si rivela un autentico tesoro di meraviglie, svelabile appieno solo attraverso una visita senza fretta. Un tempo capitale dell’Ossola Inferiore e fiorente centro di passaggio sull’antica via del Sempione, Vogogna conserva ancora oggi un’atmosfera suggestiva, con i suoi vicoli e scorci pittoreschi, circondata da imponenti fortificazioni militari. Dal centro storico medievale, la pista ciclabile si insinua tra prati fioriti e campi coltivati, in un’atmosfera di serena tranquillità, fino a raggiungere l’Oasi Naturale di Bosco Tenso, un paradiso per gli amanti del trekking e della bicicletta.
Superata la punta di Migiandone, due cannoni arrugginiti segnano l’inizio della Linea Cadorna, un’antica fortificazione militare. Durante il primo conflitto mondiale, il generale Luigi Cadorna, capo dell’esercito italiano, ordinò la costruzione di un imponente sistema di fortificazioni a difesa del confine con la Svizzera. Tra il 1915 e il 1918, un’enorme rete difensiva prese forma, composta da strade militari, trincee, postazioni di artiglieria, punti di osservazione, caserme, ospedali e altre strutture di supporto. Nonostante la sua imponente realizzazione, la Linea Cadorna non fu mai teatro di combattimenti. Oggi, questa ex infrastruttura militare rappresenta un prezioso patrimonio storico e naturalistico, con sentieri per il trekking e la mountain bike percorribili durante gran parte dell’anno.
Da qui il percorso conduce a Ornavasso, un crocevia di culture e un tesoro di storia e arte. La zona è ricca di luoghi d’interesse culturale che meritano una visita approfondita: due tappe fondamentali sono il Santuario della Madonna del Boden e quello dedicato alla Madonna della Guardia. Un’altra attrazione di rilievo è l’Antica Cava di Marmo, nota per aver fornito il materiale prezioso utilizzato nella costruzione della facciata della Certosa di Pavia, nel rivestimento dei pilastri dell’Ottagono del Duomo di Pavia, in una piccola parte del Duomo di Milano e nell’Arco della Pace a Milano. L’itinerario prosegue verso i Canneti di Fondotoce, un’oasi naturale protetta dall’UNESCO, un luogo di vitale importanza per l’ecosistema del Lago Maggiore. Seguendo la sponda sinistra del fiume, si giunge alla Casa della Resistenza, un luogo di memoria e di valori. Il percorso finisce alla stazione ferroviaria di Verbania Pallanza, sulle rive del Lago Maggiore, da qui, il treno riporta i viaggiatori a Domodossola, chiudendo il cerchio della Ciclovia del Toce.
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