Immobiliare turistico in crescita: l’analisi Fimaa

Continua anche nel 2025 la crescita del mercato immobiliare turistico in Italia, confermando il trend positivo registrato lo scorso anno. Secondo le analisi dell’Osservatorio di Fimaa Italia, realizzate in collaborazione con Nomisma, il settore sarà spinto dall’attrattiva del Giubileo e dal crescente interesse per le città d’arte, oltre che dalla costante domanda di seconde case nelle località di mare, montagna e laghi. Lo studio della Federazione italiana mediatori agenti d’affari ha preso in esame 130 località turistiche italiane, di cui 88 di mare e 42 tra montagna e laghi. Continue reading Immobiliare turistico in crescita: l’analisi Fimaa at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mar 26, 2025 - 12:08
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Immobiliare turistico in crescita: l’analisi Fimaa
Immobiliare turistico in crescita: l’analisi Fimaa

Continua anche nel 2025 la crescita del mercato immobiliare turistico in Italia, confermando il trend positivo registrato lo scorso anno. Secondo le analisi dell’Osservatorio di Fimaa Italia, realizzate in collaborazione con Nomisma, il settore sarà spinto dall’attrattiva del Giubileo e dal crescente interesse per le città d’arte, oltre che dalla costante domanda di seconde case nelle località di mare, montagna e laghi.

Lo studio della Federazione italiana mediatori agenti d’affari ha preso in esame 130 località turistiche italiane, di cui 88 di mare e 42 tra montagna e laghi. I prezzi delle abitazioni turistiche mostrano un aumento generalizzato, con variazioni che vanno dal +0,3% al +3,6%. Attualmente, il costo al metro quadro varia dai 1.486 euro per un immobile usato in una località lacustre ai 3.814 euro per una nuova costruzione in riva al mare.

Una fase positiva che, come commenta il presidente di Fimaa nazionale, Santino Taverna, sta «attirando l’attenzione anche di investitori stranieri. Fondi di investimento sono orientati non solo alle strutture ricettive delle città d’arte o delle maggiori località turistiche, come la Riviera Romagnola, la Costiera Amalfitana, la Liguria, la Puglia o altre, ma anche a location che fino a oggi non hanno ricoperto ruoli di primissimo piano, vantando comunque fortissime potenzialità per attrarre turisti del Nord Europa o ospitare il senior living in strutture dedicate».

Le destinazioni più esclusive registrano quotazioni particolarmente elevate. Tra queste: Forte dei Marmi con 16.000 euro/mq per le nuove costruzioni; Capri con 15.500 euro/mq; Madonna di Campiglio a 12.000 euro/mq; per poi passare ad Anacapri con 9.200 euro/mq e ad Alassio nel savonese con 9.000 euro/mq. Anche i canoni di locazione seguono il trend. Nei mesi di alta stagione, gli affitti superano mediamente i 1.200 euro, con un incremento particolarmente significativo nelle località di mare, dove ad agosto i prezzi sono cresciuti fino al +7,8%.

Secondo Andrea Oliva, delegato all’ufficio studi di Fimaa, «l’interesse per il senior living sta spingendo anche gli investitori internazionali a cercare opportunità in città d’arte meno battute come Siena, Ravenna, Mantova e Perugia, che offrono un mix ideale tra qualità della vita, patrimonio storico e costi ancora competitivi rispetto alle grandi città. Parallelamente, il mercato immobiliare turistico è influenzato da nuovi trend: la domanda di affitti brevi continua a crescere, favorita dalla digitalizzazione e dal fenomeno dei nomadi digitali, che scelgono città storiche per lunghi soggiorni».

A puntualizzare meglio è poi lo stesso Taverna, secondo cui «negli ultimi anni il dibattito sugli affitti brevi si è intensificato sconfinando, in diverse occasioni, nell’opinione diffusa che possano rappresentare una minaccia per il mercato delle locazioni residenziali. In altre parole, le microstrutture ricettive (come B&B, affittacamere e case vacanza) avrebbero ridotto l’offerta di immobili per residenti, limitando i contratti a medio lungo-termine incrementando, nel contempo, anche i canoni locatizi». Per il presidente di Fimaa «una visione fuorviante palesata anche da dati concreti che identificano nel 2% la percentuale degli immobili destinati ad affitti brevi nel rapporto con il numero di quelli destinati alle locazioni residenziali».

Il crescente interesse per le città d’arte, grazie alla loro offerta culturale e ai servizi più strutturati rispetto alle località stagionali, viene spiegato infine da Fabrizio Savorani, referente settore turistico ufficio studi Fimaa: «Questo fenomeno è legato all’invecchiamento della popolazione: molti italiani vicini alla pensione preferiscono acquistare immobili in città ricche di storia e servizi, piuttosto che in località turistiche con stagionalità marcata».