È morto Roy Thomas Baker, il produttore dietro “Bohemian Rhapsody”: aveva 78 anni

È scomparso Roy Thomas Baker, il leggendario produttore musicale che collaborò con Queen, David Bowie, Guns N’ Roses e The Cars. La sua firma è legata in modo indelebile a Bohemian Rhapsody, brano che ha rivoluzionato la musica pop-rock.

Apr 23, 2025 - 16:44
 0
È morto Roy Thomas Baker, il produttore dietro “Bohemian Rhapsody”: aveva 78 anni

Era l’uomo che raccolse l’idea rivoluzionaria di Freddy Mercury di dare un tocco lirico all’album Night at the Opera e che di fatto curò le parti vocali complicatissime di Bohemian Rhapsody, ben ricostruire nel film l’monimo film biografico sulla band interpretato dal premio Oscar Rami Malek.

Roy Thomas Baker, leggendario produttore non solo dei Queen ma di autentiche leggende della musica rock è morto nella sua casa di Lake Havasu, in Arizona, dove si era ormai ritirato da diversi anni. Aveva 78 anni.

Roy Thomas Baker
Roy Thomas Baker, leggendario produttore dei Queen, aveva 78 anni – Credits Instagram @deccarecords (Soundsblog.it)

“Se il nastro non si fosse quasi distrutto avremmo continuato non so quante volte – disse nel 2008 in una sua intervista – a volte penso che cosa poteva essere quel film nell’era digitale. Anzi… forse è stato il primo album concepito per l’era digitale. E nemmeno lo sapevamo”.

Roy Thomas Baker, il genio dietro il suono dei Queen

La morte è stata certificata il 12 aprile ma la sua famiglia ha deciso di diffondere la notizia solo a esequie e sepoltura avvenuta.

Baker è entrato nella leggenda non solo per per la sua collaborazione con i Queen, con cui produsse altri quattro album oltre al leggendario A Night at the Opera pubblicato nel 1975.

L’intuizione di un capolavoro “senza genere”

“Pensavamo sarebbe stato un successo, ma non immaginavamo che sarebbe diventato così enorme”, raccontava Baker nel 2005 al New York Times. Quella canzone, che sfidava ogni struttura radiofonica tradizionale, è oggi il brano più ascoltato del XX secolo in streaming: “È senza tempo – diceva – perché non appartiene a nessun genere specifico. Come le cose che volevamo fare non avevano un’etichetta, non erano standardizzabili”.

Il suo contributo al brano fu determinante, non solo sul piano tecnico ma anche creativo: “Quando Freddy mi disse… ‘esageriamo’ fui d’accordo. All’inizio dovevamo incidere un paio di ‘Galileo’. Poi ci siamo lasciati andare e la parte operistica di Bohemian Rhapsody si è trasformata in una delle parentesi più iconiche nella storia della musica contemporanea”.

Una carriera tra i grandi della musica

Ma la carriera di Roy Thomas Baker non si esaurisce con i Queen. Il suo tocco ha lasciato un segno indelebile in decine di produzioni. Ha collaborato con David Bowie, Ozzy Osbourne, The Rolling Stones, Mick Jagger, Guns N’ Roses, Journey, Foreigner, The Smashing Pumpkins e i Cars, con cui ha firmato ben quattro album all’epoca del grande successo commerciale della band di Rik Ocasek tra gli anni ’70 e ’80: una collezione infinita di dischi di platino e nomination ai Grammy.

Baker inizia la carriera come ‘ragazzo di studio’ a soli 14 anni alla Decca Records poi completa gli studi e diventa ingegnere del suono presso i Trident Studios di Londra: ed è qui che conosce i Queen. Una sintonia e un’alchimia che diventa perfezione. Una collaborazione destinata a cambiare la storia del rock. Solo alla fine degli anni ’90 decide di trasferirsi a tempo pieno negli Stati Uniti per lavorare con la Columbia Records e diventare direttore artistico per la Elektra.

Le reazioni del mondo della musica

Il batterista dei Queen, Roger Taylor, ha ricordato con affetto il lavoro in studio con Baker: “Era molto disciplinato e pretendeva che ogni take fosse perfetto. A volte servivano molte prove, ma alla fine trovava sempre la chiave giusta. Un dannato perfezionista, ma anche una persona capace di catalizzare l’energia creativa spesso senza controllo all’interno di una band come la nostra”.Roy Thomas Baker