Lunedì 28 Aprile 2025 resterà impresso nella memoria di milioni di persone in
Spagna e
Portogallo, quando un
blackout senza precedenti ha colpito vaste aree della
Penisola Iberica. Inizialmente attribuito a un
guasto tecnico su scala vasta, l’evento ha presto sollevato teorie più complesse e intriganti, tra cui quella della cosiddetta
vibrazione atmosferica indotta, un fenomeno tanto raro quanto destabilizzante per le infrastrutture tecnologiche avanzate.
Cos’è la vibrazione atmosferica indotta: il fenomeno dietro il blackout La
vibrazione atmosferica indotta rappresenta un’interazione sofisticata tra l’
atmosfera e le infrastrutture elettriche. Secondo ricerche pubblicate su
Nature Communications e approfondimenti tecnici di
IEEE Spectrum, eventi naturali o provocati dall’uomo possono generare
onde di pressione nell’atmosfera, modificando la
densità atmosferica in modo rapido e localizzato. Queste onde agiscono come veri e propri stimoli elettromagnetici, in grado di
destabilizzare le
reti elettriche ad alta tensione e provocare
fluttuazioni della corrente elettrica con effetti a cascata devastanti. Studi recenti suggeriscono che disturbi ionosferici o onde di gravità atmosferiche possano avere un impatto ancora sottovalutato su sistemi tecnologici critici.
La dinamica del blackout: fluttuazioni anomale e sistemi automatici in tilt Le analisi preliminari del
Ministerio para la Transición Ecológica di
Madrid e dell’
Agência Portuguesa do Ambiente di
Lisbona hanno rilevato un
picco anomalo nella frequenza della rete elettrica, solitamente stabile attorno ai
50 Hz. Durante il blackout, oscillazioni repentine hanno attivato i
sistemi di protezione automatica, determinando lo spegnimento a catena delle centrali. Gli esperti sospettano che la
vibrazione atmosferica indotta abbia alterato la
capacità elettrica delle linee, rendendo il sistema vulnerabile a oscillazioni incontrollabili. Tra le cause in esame figurano fenomeni estremi come
correnti a getto improvvise,
microburst atmosferici o anche
attività umane ad alta energia, come i lanci multipli di satelliti in orbita bassa.
Eventi precedenti e studi scientifici Nonostante il carattere eccezionale del blackout iberico, esistono precedenti documentati. Nel
1998, una
tempesta geomagnetica provocò un blackout nel
Quebec, come descritto nei report della
NASA. In quell’occasione,
correnti indotte nel suolo (GIC) destabilizzarono la rete elettrica. Un altro caso significativo si verificò nel
2017 nel
Sud-est asiatico, analizzato dal
Journal of Atmospheric and Solar-Terrestrial Physics, confermando che
alterazioni atmosferiche possono ripercuotersi sulle tecnologie terrestri, fino a provocare blackout parziali.
Le anomalie atmosferiche sopra l’Atlantico: segnali da Copernicus Sentinel-5P Una delle osservazioni più inquietanti proviene dai dati satellitari di
Copernicus Sentinel-5P, che il 27 aprile hanno registrato
anomalie nella distribuzione di
ozono e
particolato sopra l’
Atlantico nordoccidentale. Questa anomalia, compatibile con una vibrazione atmosferica localizzata, si è verificata in prossimità della
Penisola Iberica. Nonostante il collegamento diretto non sia ancora stato confermato, il fenomeno rafforza l’ipotesi che cause atmosferiche abbiano giocato un ruolo significativo nel blackout.
La vulnerabilità delle reti elettriche moderne Il blackout in
Spagna e
Portogallo ha messo nuovamente in luce la
fragilità delle
reti elettriche moderne, un tema affrontato anche dal
World Economic Forum e dal
Council on Large Electric Systems (CIGRÉ). L’interconnessione continentale delle reti, progettata per aumentare l’affidabilità, ha creato un sistema vulnerabile a
risonanze armoniche e
instabilità di frequenza, rendendolo esposto a fenomeni esterni fino a poco tempo fa considerati irrilevanti.
Ipotesi alternative: errori tecnici e cyber attacchi Accanto all’ipotesi atmosferica, sono al vaglio altre spiegazioni. Il
Centro de Investigación Energética, Ambiental y Tecnológica (CIEMAT) ipotizza che un errore di
sincronizzazione tra i moderni
inverter di centrali
solari ed
eoliche possa aver contribuito all’instabilità. Alcuni analisti, come riportato da
El País, suggeriscono la possibilità di un
attacco cibernetico altamente sofisticato. Tuttavia, fino ad ora, non sono emerse prove concrete che supportino questa tesi.
Le indagini in corso: una risposta attesa a maggio Le autorità di
Madrid e
Lisbona, in collaborazione con l’
ENTSO-E, stanno esaminando una mole imponente di dati: log di frequenza, tracciamenti atmosferici e grafici di carico forniti da agenzie come
EUMETSAT e
NOAA. Una
relazione preliminare è attesa per la
seconda settimana di maggio 2025, mentre i risultati completi delle indagini richiederanno probabilmente diversi mesi di analisi approfondita.
Blackout in Spagna e Portogallo: vibrazione atmosferica, fatto conosciuto