Perché e percome la macchina-Piemonte corre veloce
Il Piemonte sempre più protagonista del turismo nazionale, capace di coniugare cultura, bellezza e visione strategica. È questa la fotografia emersa dal convegno “Destinazione Turismo – Speciale Piemonte”, promosso da Aiav – Associazione Italiana Agenti di Viaggio, che ha riunito presso il grattacielo della Regione una platea di rappresentanti delle istituzioni e protagonisti del settore turistico per analizzare i risultati del 2024 e delineare i trend che guideranno lo sviluppo nei prossimi tre anni. Continue reading Perché e percome la macchina-Piemonte corre veloce at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Il Piemonte sempre più protagonista del turismo nazionale, capace di coniugare cultura, bellezza e visione strategica. È questa la fotografia emersa dal convegno “Destinazione Turismo – Speciale Piemonte”, promosso da Aiav – Associazione Italiana Agenti di Viaggio, che ha riunito presso il grattacielo della Regione una platea di rappresentanti delle istituzioni e protagonisti del settore turistico per analizzare i risultati del 2024 e delineare i trend che guideranno lo sviluppo nei prossimi tre anni.
«Il nostro obiettivo è trasformare questo convegno in una piattaforma permanente di scambio e confronto basata sulla sinergia tra pubblico e privato, affinché sia possibile monitorare i trend emergenti e progettare soluzioni innovative, basate sulla valorizzazione identitaria del territorio. In un momento di grande trasformazione, il Piemonte dimostra di saper unire visione e pragmatismo, coinvolgendo tutti gli attori della filiera in un percorso condiviso verso il futuro», ha esordito Fulvio Avataneo, presidente Aiav, aprendo i lavori.
I NUMERI DI UN ANNO D’ORO
A fotografare lo stato di salute del settore, i dati Isnart relativi al 2024, che a livello nazionale registrano circa 880 milioni di presenze tra strutture ricettive e abitazioni private, in lieve crescita rispetto al 2023 (+0,4%). A trainare il settore è soprattutto il ritorno degli stranieri, in aumento del 2,3%, che contribuisce a un giro d’affari vicino ai 109 miliardi di euro, segnando un balzo del 25,4% sull’anno precedente.
L’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte conferma come il 2024 sia stato un anno d’oro con 6,28 milioni di arrivi e 16,89 milioni di presenze, in crescita rispettivamente del 3,6% e 4,1% rispetto al 2023. Oltre il 50% delle presenze è rappresentato da turisti stranieri, con mercati in espansione come Stati Uniti (+12%) e Cina (+36% di arrivi). Anche il turismo domestico si mostra solido, con flussi rilevanti da Lombardia, Liguria, Lazio, Emilia Romagna e Sicilia.
SISTEMA TURISTICO IN PROGRESS
Negli ultimi dieci anni, il sistema ricettivo piemontese ha conosciuto una profonda trasformazione, registrando un +57,3% di camere e +55,1% di posti letto. Cresce anche l’offerta extra-alberghiera, mentre Airbnb registra oltre 2,2 milioni di notti prenotate, per un valore economico di 287 milioni di euro e una spesa media per notte superiore alla media nazionale (126 euro).
«Il Piemonte si conferma un sistema turistico maturo e dinamico, capace di rispondere in modo proattivo alle nuove esigenze del viaggiatore», ha sottolineato Paolo Bulleri di Isnart. Un viaggiatore che è giovane, digitalizzato e colto: due su cinque appartengono alla Gen Y (30-44 anni), il 40% è laureato, il 50,5% prenota online, e circa il 40% ha un buon potere di spesa. E a una domanda sempre più orientata verso esperienze personalizzate, immersive e rigeneranti, il Piemonte risponde con un’offerta turistica che privilegia outdoor, benessere e attività sportive a contatto con la natura che diventano i nuovi protagonisti dell’offerta turistica.
METE EMERGENTI E TREND
Grazie all’analisi di location intelligence, che monitora il comportamento dei visitatori online e sulle app, emergono nuovi poli di interesse: Alba per l’enogastronomia, Bardonecchia per il turismo green e Torino per il segmento culturale. Durante le festività natalizie, invece, i 264 mila turisti monitorati hanno mostrato particolare interesse per Bra, Serralunga d’Alba e Vercelli.
In generale, comunque, l’indice di gradimento dell’offerta piemontese si attesta su 8,6/10, con picchi per la qualità della cucina e l’ospitalità delle comunità locali. Tra i motivi di attrazione spiccano sport (26,6%), natura (25,8%) e cultura (23,2%), seguiti da attività come escursioni, shopping ed eventi. Dal canto loro, le strutture ricettive rispondono con servizi accessori sempre più richiesti, come visite guidate, transfer, degustazioni e noleggio bici, e investono in efficienza energetica, digitalizzazione e intelligenza artificiale.
OBIETTIVO SOSTENIBILITÀ
Durante la tavola rotonda istituzionale, Marina Chiarelli, assessore al Turismo della Regione, ha illustrato le politiche di sviluppo territoriale in corso, affiancata da Domenico Carretta, assessore al turismo del Comune di Torino, che ha sottolineato l’importanza di un city branding efficace e di un’offerta culturale, enogastronomica e artistica integrata.
Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Cultura Turismo e Sport, ha posto l’accento sul ruolo delle cooperative nella valorizzazione dei territori: «Il nostro modello promuove un turismo lento, rispettoso dell’ambiente e attento alla coesione sociale. Investire in questo settore significa rafforzare una filiera che coniuga inclusione, innovazione e competitività».
A chiudere la prima parte, l’intervento di Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio, che ha rimarcato il ruolo del sistema culturale piemontese nel generare valore e attrattività.
VOCI DALLA FILIERA
Nella seconda parte del convegno, spazio ai protagonisti del sistema turistico regionale. Il segretario generale della Camera di Commercio di Torino, Guido Bolatto, ha analizzato il positivo andamento turistico durante i Ponti primaverili e le iniziative locali, mentre Paolo Papale di Torino Airport (Sagat) ha evidenziato il ruolo dell’aeroporto nell’espansione turistica, grazie anche all’apertura della base Ryanair e al ritorno delle compagnie legacy.
Chiara Teolato, direttrice del Consorzio Residenze Reali Sabaude, si è soffermata su potenziale turistico dell’intero circuito, e in particolare della Reggia di Venaria, come «motore dell’attrattività culturale del Piemonte»; Giovanni Cesare Poncet, Sindaco di Sestriere, ha riflettuto sul futuro del turismo montano, anche in rapporto al cambiamento climatico.
Infine, Antonio Zacchera, ceo del Gruppo Zacchera Hotels, ha lanciato un messaggio forte sul potenziale del turismo Mice e sull’importanza delle pratiche Esg, già attuate dalle sue strutture, in un’ottica di sostenibilità integrata e competitività a lungo termine.