Meteo prossimi giorni: queste Regioni rischiano grosso
La Settimana Santa non è delle migliori anzi: essa ha preso avvio sotto il segno di un profondo cambiamento meteo, caratterizzato da condizioni perturbate che si andranno intensificando nelle prossime ore. Una situazione atmosferica particolarmente dinamica sta prendendo forma sul bacino del Mediterraneo centrale, coinvolgendo gran parte dell’Italia, soprattutto al Centro-Nord, con una serie […] Meteo prossimi giorni: queste Regioni rischiano grosso

La Settimana Santa non è delle migliori anzi: essa ha preso avvio sotto il segno di un profondo cambiamento meteo, caratterizzato da condizioni perturbate che si andranno intensificando nelle prossime ore. Una situazione atmosferica particolarmente dinamica sta prendendo forma sul bacino del Mediterraneo centrale, coinvolgendo gran parte dell’Italia, soprattutto al Centro-Nord, con una serie di sistemi ciclonici in rapida evoluzione.
Le prime avvisaglie di maltempo
A partire da Lunedì 14 l’arrivo di una circolazione atlantica umida ha fatto ingresso nel Bacino del Mediterraneo, minando la stabilità atmosferica che ha caratterizzato i giorni precedenti. Le precipitazioni, inizialmente deboli e intermittenti, si faranno via via più insistenti e diffuse nel corso del Martedì 15, coinvolgendo in maniera significativa il Nord Italia e il versante tirrenico centrale.
Particolare attenzione dovrà essere posta sulla Toscana, dove l’interazione tra la corrente occidentale e l’orografia regionale favorirà la persistenza dei fenomeni. Le piogge potrebbero diventare continue e, in alcune zone, assumere carattere temporalesco.
Nasce un ciclone sul Tirreno
Una delle fasi più delicate si profila tra Mercoledì 16 e Giovedì 17, quando masse d’aria fredda e instabile, in discesa dal Nord Atlantico, entreranno in contatto con un nucleo d’aria mite e umida già presente nel bacino tirrenico. Questo scontro termico determinerà la genesi di un vortice ciclonico secondario nelle vicinanze del Mar Tirreno centro-settentrionale, che causerà un ulteriore deterioramento del quadro meteo.
In questo contesto, il rischio maggiore sarà legato allo sviluppo di temporali autorigeneranti, ossia celle temporalesche che rimangono stazionarie per ore, scaricando a terra quantità di pioggia eccezionali. Attenzione: i modelli sono piuttosto chiari. Si stima che in alcune aree possano cadere fino a 200 millimetri di pioggia in un solo giorno, in particolare nella giornata di Mercoledì 16, valori molto critici
Le quattro regioni sotto attenta osservazione
Il quadro idrogeologico si presenta particolarmente delicato per quattro regioni dove l’orografia locale e i suoli già saturi acuiscono il rischio di frane, allagamenti e piene improvvise. In Piemonte l’accumulo pluviometrico nei fondovalle e lungo le pendici alpine può favorire movimenti franosi improvvisi. La Liguria, che già in passato ha mostrato elevata vulnerabilità a piogge intense concentrate, deve stare molto attenta. La Lombardia è a rischio, con particolare attenzione alla fascia pedemontana occidentale.
Infine, l’Emilia Romagna, specie tra le province di Parma e Piacenza, dove le piene dei torrenti appenninici possono rapidamente fuoriuscire dagli argini. La situazione potrebbe degenerare ulteriormente laddove si superassero i livelli di soglia dei principali corsi d’acqua, come il Po, il Tanaro, il Magra, il Ticino e l’Adda.
Venerdì 18
L’ondata di maltempo non si esaurirà a metà settimana. Secondo le simulazioni numeriche, il sistema ciclonico potrebbe persistere fino a Venerdì 18, interessando sempre più diffusamente anche le regioni centrali tirreniche. Lazio, Umbria e nuovamente Toscana potrebbero vedere un incremento della piovosità, con scenari che impongono la massima cautela anche in queste zone.
Il Nord Italia rimarrà tuttavia l’area con i cumulati più significativi, in particolare lungo le Alpi e Prealpi, dove gli accumuli complessivi, nel giro di cinque giorni, potrebbero sfondare quota 300 millimetri, l’equivalente della pioggia attesa in due o tre mesi. Tanta, troppa pioggia!
Pasqua 2025: tante incognite
Le attuali tendenze meteo lasciano intravedere una Pasqua all’insegna dell’instabilità, con probabilità non trascurabili di precipitazioni diffuse anche nel fine settimana. Il cuore delle festività pasquali potrebbe infatti essere coinvolto da un nuovo impulso instabile, che porterebbe ulteriori piogge soprattutto sulle regioni settentrionali e su quelle centrali. Non si esclude inoltre che possano comparire anche nevicate tardive, limitate però alle quote alpine superiori ai 1500-1700 metri, specialmente nei settori centro-orientali.
Attenzione agli spostamenti
La dinamica meteorologica prevista per i prossimi giorni rende quanto mai opportuno monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo ufficiali (ARPA, Protezione civile). Chiunque debba spostarsi in vista delle festività pasquali dovrà fare i conti con piogge intense, visibilità ridotta e possibili chiusure stradali improvvise, soprattutto nelle regioni settentrionali e nell’Appennino centrale.