Il quartiere di Xochimilco a Città del Messico, cosa vedere
Xochimilco incanta con i suoi canali, le trajineras e le antiche tradizioni. Un viaggio unico tra storia, natura e colori nel quartiere galleggiante di Città del Messico.

Nella sconfinata e caotica metropoli di Città del Messico, esiste un luogo che sembra sfidare il tempo, conservando intatta la magia di un passato lontano. Xochimilco, uno dei 16 quartieri della capitale messicana, è un vero e proprio gioiello storico e culturale, noto in tutto il mondo per i suoi canali, le chinampas (isole artificiali) e le tradizionali trajineras, le coloratissime barche che solcano le sue acque. Oasi di tranquillità e bellezza, dove la storia preispanica si fonde con le tradizioni indigene e la vivacità contemporanea, nel 1987 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO con l’obiettivo di preservare questo tesoro unico per le generazioni future.
La storia dalle origini preispaniche ai giorni nostri
Xochimilco affonda le sue radici in un’epoca remota, quando l’area era parte di un vasto sistema lacustre che copriva gran parte della Valle del Messico. Fondata come città indipendente sulle rive del lago omonimo, Xochimilco era un importante centro agricolo e commerciale già nel periodo precoloniale. Con l’arrivo degli spagnoli e la successiva conquista, l’intera area subì trasformazioni significative, ma riuscì a mantenere la sua identità unica, separata dal centro storico di Città del Messico.
Oggi, il quartiere di Xochimilco comprende 18 barrios (quartieri) e 14 pueblos (villaggi), coprendo un’area di 125 km². Nonostante faccia parte della capitale, Xochimilco conserva un’atmosfera distinta, più simile a quella di una città satellite che a un semplice quartiere urbano. E proprio questo distacco storico e culturale è uno degli elementi che rendono Xochimilco un luogo così affascinante.
L’eredità preispanica di canali e trajineras
Il simbolo indiscusso di Xochimilco sono i suoi canali, retaggio dell’antico sistema lacustre che un tempo dominava la Valle del Messico. Oggi, la rete di canali si estende per circa 170 km e rappresenta una delle attrazioni turistiche più iconiche del Messico. Le trajineras, barche tradizionali decorate con vivaci colori e fiori, navigano lungo questi corsi d’acqua, offrendo ai visitatori un’esperienza unica.
I canali di Xochimilco non sono solo una meta turistica, ma anche un luogo di ritrovo per gli abitanti della capitale, specialmente durante i fine settimana. Le famiglie si riuniscono sulle trajineras per festeggiare compleanni, anniversari o semplicemente per godersi una giornata di relax. Durante il tragitto, è comune incontrare piccole imbarcazioni che vendono cibo, bevande e souvenir, aggiungendo un tocco di vivacità all’atmosfera già festosa.
Le chinampas, i lussureggianti giardini galleggianti
Uno degli aspetti più affascinanti di Xochimilco è senza dubbio il sistema delle chinampas, isole artificiali create dagli antichi abitanti della regione oltre mille anni fa. Queste “isole galleggianti”, costruite utilizzando rami di ginepro, fango e terra, erano in passato terreni agricoli altamente produttivi e con il tempo si sono consolidate, diventando parte integrante del paesaggio lacustre.
Testimonianza dell’ingegnosità delle civiltà preispaniche, molte chinampas sono state urbanizzate o convertite in campi da calcio e aree residenziali, eppure sono circa 5.000 quelle ancora utilizzate per l’agricoltura tradizionale. Circondate da canali, rappresentano un ecosistema unico, abitato da specie endemiche come l’axolotl, un anfibio considerato sacro dagli Aztechi.

La misteriosa Isola delle Bambole
Tra le tante attrazioni di Xochimilco, la più intrigante è senza dubbio l’Isola delle Bambole (Isla de las Muñecas). Situata a circa un’ora di navigazione dai principali imbarcaderi, questa chinampa è diventata famosa per la sua inquietante collezione di bambole appese agli alberi. La storia dell’isola è legata a un certo Julián Santana Barrera, che visse qui in solitudine per decenni.
Si narra che l’uomo trovò il corpo di una bambina annegata nel canale e, poco dopo, una bambola che credeva appartenesse alla piccola. In segno di rispetto, appese la bambola a un albero e da quel momento, iniziò a sentire voci e lamenti, che attribuì allo spirito della bambina. Per placare la sua angoscia, Santana iniziò a raccogliere e appendere bambole in tutto l’isolotto, creando un luogo tanto affascinante quanto spettrale.
Il ricco patrimonio religioso e culturale
Xochimilco non è solo un paradiso naturale, ma anche un crogiolo di storia, fede e cultura. Tra le sue strade, canali e piazze si nascondono tesori architettonici, musei e luoghi di culto che raccontano secoli di tradizioni e influenze. Ogni angolo di questo quartiere ha una storia da raccontare, e ogni chiesa, monastero o museo è una tappa obbligata per chi vuole comprendere appieno l’anima di Xochimilco.
Il monastero di San Bernardino da Siena
Uno dei luoghi più emblematici di Xochimilco è il monastero di San Bernardino da Siena, fondato nel XVI secolo dai frati francescani. Situato nel cuore del centro storico, è uno dei complessi religiosi più antichi della regione e rappresenta un perfetto esempio di architettura coloniale. La chiesa, costruita tra il 1535 e il 1590 sotto la direzione di Francisco de Soto, è un capolavoro di arte sacra. Il suo altare principale, ricoperto di foglie d’oro, è un trionfo di decorazioni che uniscono influenze indigene, italiane, fiamminghe e spagnole. Le sculture e i dipinti che adornano l’interno raccontano storie bibliche e rappresentano figure sacre, tra cui la Vergine dell’Assunzione e la Vergine di Xochimilco.
La chiesa di San Pedro Tlalnahuac
Un altro gioiello religioso di Xochimilco è la chiesa di San Pedro Tlalnahuac, una delle prime “poza” (cappelle) costruite nella regione. Un luogo di silenzio e riflessione, lontano dal caos della città, che invita i visitatori a immergersi nella spiritualità e nella storia. Risalente al 1533, è un esempio di architettura semplice ma suggestiva, con una facciata in muratura che nasconde un interno ricco di opere d’arte. Di fronte alla chiesa si apre un piccolo cortile lastricato, dominato da una croce scolpita in legno e arenaria. Scavi effettuati nei dintorni della chiesa hanno riportato alla luce numerosi reperti preispanici, testimonianza della lunga storia di questo luogo.
Il Museo Dolores Olmedo, tributo all’arte e alla cultura locale
Tra le attrazioni culturali di Xochimilco, il Museo Dolores Olmedo occupa un posto speciale. Situato nell’ex hacienda La Noria, fu donato alla città dalla filantropa Dolores Olmedo, desiderosa di condividere la sua vasta collezione d’arte con il pubblico. Il museo ospita oltre 600 pezzi preispanici, tra cui ceramiche, sculture e oggetti rituali, oltre alla più grande collezione al mondo di opere di Diego Rivera (140 pezzi) e una selezione di dipinti di Frida Kahlo. I giardini del museo, popolati da pavoni e xoloitzcuintle (una razza di cane autoctona), aggiungono un tocco di magia alla visita. Durante il mese di novembre, il museo allestisce un imponente altare per il Giorno dei Morti, una tradizione messicana che celebra il ricordo dei defunti, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nella cultura messicana.
Il Museo Archeologico di Xochimilco
Per chi vuole approfondire la storia antica di Xochimilco, il Museo Archeologico è una tappa obbligata. Inaugurato nel 1965 per ospitare una collezione di reperti preispanici rinvenuti durante scavi e costruzioni, è ospitato in una casa del tardo XIX secolo e oggi conta oltre 2.400 pezzi, tra cui ceramiche, utensili, punte di freccia e sculture. Ogni oggetto racconta una storia, offrendo uno sguardo sulla vita quotidiana, le credenze e le pratiche artistiche delle civiltà preispaniche che abitarono la regione.
La chiesa di Xaltocán, santuario di fede e leggenda
Tra le comunità che compongono Xochimilco, Xaltocán si distingue per la sua ricca storia e la sua chiesa, dedicata alla Virgen de los Dolores (Vergine dei Dolori). Costruita nel 1751 come cappella di un’hacienda, la chiesa divenne un santuario nel 1951 e una parrocchia nel 1964. La leggenda narra che un’immagine della Vergine Maria apparve miracolosamente nel recinto di un tacchino, appartenente a una donna anziana del villaggio. Da allora, la chiesa è diventata un importante centro di pellegrinaggio, specialmente durante le celebrazioni in onore della Vergine. La chiesa di Xaltocán non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo della devozione e della spiritualità che permeano la vita della comunità.