Riapre Villa Arconati, la piccola Versailles d’Italia
Riapre le porte vicino a Milano Villa Arconati, un palazzo del Settecento con un giardino tra i più belli della Lombardia: le informazioni utili

Come ogni anno, la prima domenica di Primavera, che quest’anno cade il 23 marzo 2025, riapre le porte Villa Arconati, anche nota come la “piccola Versailles” italiana. Il meraviglioso giardino della villa si risveglia con nuovi suoni, profumi e colori e le sale spalancano le finestre – 365, come i giorni dell’anno, secondo una leggenda locale – per far entrare la luce di una nuova primavera.
Villa Arconati ha mantenuto miracolosamente intatta la propria identità, senza essere inglobata nel tessuto urbano della vicina Milano, grazie al fatto di essere nel cuore verde del Parco delle Groane a Castellazzo, Bollate. Tra i più illustri esempi di villa di delizia del patriziato milanese, vanta un fascino senza tempo, arricchito da quattro secoli di storia.
La storia di Villa Arconati
Realizzata per volere di Galeazzo Arconati, la villa lombarda è uno degli esempi più belli di villa di delizia a Nord di Milano. L’edificio è circondato da un giardino di 12 ettari con statue, fontane e giochi d’acqua. All’interno del palazzo si trovano 70 ambienti, la più bella è senza dubbio la Sala da Ballo ornata con stucchi e dorature. Troviamo, inoltre, il Salone del Museo dove si trova la statua romana di Tiberio. Oltre a questo non manca una bellissima Biblioteca, che conserva 2000 volumi antichi, frutto di quattro secoli di collezionismo di tre grandi famiglie aristocratiche milanesi. Al piano superiore, quello Nobile, a cui si arriva tramite uno scalone, si incontrano il Salone della Musica, gli Appartamenti delle donne, la Sala di Fetonte, interamente affrescata, che vanta una delle pochissime opere a oggi conservate dei Fratelli Galliari, gli scenografi che inaugurarono il Teatro alla Scala di Milano, l’Appartamento da Parata che veniva riservato all’ospite più illustre, e quello delle Stagioni, nel quale spiccano per la loro fine decorazione la Sala dello Zodiaco e la Sala della Caccia, che conserva ancora oggi 12 dipinti del 1705 del Maestro Angelo Maria Crivelli detto il Crivellone. Nel 2023 è stato ricostruito il Camerino funebre di Gaston de Foix, grazie alle copie ottocentesche dei frammenti del monumento, progetto realizzato grazie alla collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano.
Il progetto di ampliamento e ingentilimento della villa e del suo ampio parco portò il “Castellazzo” a trasformarsi da semplice casamento di campagna in una delle più ricche e imponenti residenze nobiliari del patriziato. Un luogo magnifico e tutto da scoprire durante il periodo di apertura che prende il via ail 23 marzo con la nuova stagione 2025.

Il palazzo, privo degli antichi arredi, è ricchissimo di storia e delle “storie” narrate dalle sontuose decorazioni, frutto del più fine stile barocchetto lombardo. Oltre a una visita per godere degli imponenti affreschi a trompe l’oeil, degli stucchi e delle dorature, delle quadrature e degli sfondati prospettici che aprono su cieli sereni dipinti, è possibile vivere alcuni ambienti proprio come gli antichi ospiti della villa.
Il giardino di Villa Arconati
Punto forte di Villa Arconati è il suo giardino di 12 ettari che, a oggi, è uno dei pochissimi esempi di giardino all’italiana e alla francese conservati in tutta la Lombardia, non avendo subito un ammodernamento “all’inglese” nell’Ottocento, come invece accadde a moltissimi parchi della zona. Il giardino di Villa Arconati è un luogo incantato, con statue classiche, berceaux e tantissime fontane, i cui giochi d’acqua sono stati realizzati partendo dallo studio diretto del Codice Atlantico di Leonardo. Tanti gli ambienti che si trovano nel meraviglioso giardino e che solo loro meritano la visita: il Teatro di Diana è il primo ed è il più grande e imponente dei teatri della villa, luoghi di svago e di rappresentazione, in cui conversare o recitare una parte (non solo per diletto, ma anche per “astuzia”), dedicato alla dea della caccia, passatempo prediletto dell’aristocrazia, anche a Castellazzo. Segue il Teatro Grande che si trova al centro del giardino all’italiana, con una grande fontana centrale in marmo, la Scalinata dei Draghi e ben due teatri che si intrecciano tra loro: il Teatro delle Stagioni e la Piana delle Otto Statue dedicate ai sensi.
Tra i divertissement non può mancare il Labirinto, ricostruito studiando le incisioni storiche settecentesche: è ancora oggi un luogo incantato, in cui perdersi per ritrovarsi nella fresca brezza estiva. C’è anche una Voliera, recentemente restaurata, uno dei più begli esempi di padiglione per gli uccelli “esotici”. Nel Settecento ospitava gli struzzi, oggi, invece, si possono ammirare i pavoni della villa. Oltre al giardino all’italiana è anche un esempio di giardino alla francese e il parterre, realizzato su un’estensione di ben due ettari, è uno dei pochissimi esempi di giardino alla francese in Lombardia. È la massima espressione della “grandeur” e del gusto settecentesco per l’eleganza e raffinatezza. Comprende anche le Scuderie che furono costruite partendo dallo studio del codice di Leonardo da Vinci della “scuderia ideale”, uno dei 12 codici acquistati da Galeazzo Arconati e donati alla Biblioteca Ambrosiana nel 1637.
Gli eventi del 2025 a Villa Arconati
Tanti sono gli appuntamenti culturali previsti a Villa Arconati per il 2025, a partite da una mostra di arte contemporanea ad aprile in cui le opere dialogheranno con alcuni tra gli ambienti più rappresentativi della villa. Inaugurato l’anno scorso, torna a maggio il Festival della Mitologia dedicato alle figure mitologiche che popolano Villa Arconati, e non solo. Con la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory, quattro appuntamenti con grandi esperti del settore per parlare di mitologia in modi sempre nuovi, attuali e non convenzionali. Sempre molto amate sono le rievocazioni storiche, il Filo della Storia, realizzate in collaborazione con i rievocatori de “Il Tempo Ritrovato” e che consentono ai visitatori di rivivere usi e costumi della vita in villa nei secoli di maggior lustro. È previsto un appuntamento al mese, da aprile a dicembre.
La grande novità 2025 consiste nelle cene a tema che vengono inaugurate quest’anno e che uniscono il buon cibo, il gusto, la cultura, l’arte e lo spettacolo, per vivere un’esperienza davvero unica. Il primo appuntamento sarà a maggio con una serata ottocentesca che comprende una passeggiata guidata da una delle antiche padrone di casa, resa unica da inframezzi musicali dalle più celebri arie delle opere di Giuseppe Verdi. Seguirà una cena con musica dal vivo, durante la quale saranno serviti piatti studiati dai menu dell’epoca.
Come visitare Villa Arconati
Qualche informazione utile in merito alle visite di Villa Arconati, splendido gioiello della Lombardia. Per la stagione 2025, l’apertura è programmata da domenica 23 marzo fino a domenica 14 dicembre. Per la visita autonoma l’orario di accesso va dalle 11 alle 19, con i prezzi del biglietto che partono da 11 euro (intero) e scendono a 8 euro per il ridotto (ragazzi da 11 a 17 anni e persone diversamente abili). Gratis per ragazzi fino a 10 anni ed accompagnatori di persone diversamente abili. Questa tipologia di visita prevede l’accesso a tutti gli ambienti della villa e al giardino monumentale. La visita guidata, invece, aggiunge un percorso di circa 90 minuti con le guide volontarie e il costo del biglietto, in questo caso, va dai 16 euro ai 13. Si può, in alternativa, visitare solo il giardino con visite guidate settimanali della durata di 60 minuti circa. Il biglietto costa 8 euro. Per coloro che desiderano visitare Villa Arconati più volte esiste anche il FAR Pass 2025 che consente di tornare ogni volta che si desidera nel corso delle domeniche d’apertura senza più dover pagare il biglietto d’ingresso. Costa 35 euro, in questo caso sono escluse le visite guidate.
