I viaggi di lusso virano su personalizzazione, sostenibilità, esperienze
Crescono le vendite dei viaggi di lusso. Virtuoso ha registrato un aumento del 25% nel 2024 rispetto all’anno precedente, con una forte crescita nel segmento dei viaggi luxury. Si prevede che la tendenza continuerà anche nel 2025 e nel 2026, guidata da un target di alto livello alla ricerca di esperienze esclusive e personalizzate. Sono ... L'articolo I viaggi di lusso virano su personalizzazione, sostenibilità, esperienze proviene da GuidaViaggi.

Crescono le vendite dei viaggi di lusso. Virtuoso ha registrato un aumento del 25% nel 2024 rispetto all’anno precedente, con una forte crescita nel segmento dei viaggi luxury. Si prevede che la tendenza continuerà anche nel 2025 e nel 2026, guidata da un target di alto livello alla ricerca di esperienze esclusive e personalizzate.
Sono alcune delle tendenze chiave emerse in occasione del Virtuoso Regional Awards 2025 che si è svolto di recente a Lucerna. A offrire una testimonianza sui diversi trend è Alexander Creyf, operations director Travel Experts Italia, presente alla convention per ritirare il premio assegnato a Bts Travel Expert Belgio.
Travel Experts Italy, parte del Gruppo Bts, ha fatto a inizio anno il suo debutto nel nostro mercato ed è rivolta ad agenti e consulenti di viaggio specializzati nel segmento high-end e luxury. Grazie alla partnership con Virtuoso, l’obiettivo perseguito è replicare in Italia il successo ottenuto in Belgio, sede della casa madre.
Prenotazioni anticipate
Sulla base dei dati emersi, si ha che “i viaggiatori stanno pianificando più in anticipo, con una finestra di prenotazione media che si estende a 124 giorni, con un aumento del 6% su base annua – afferma il manager -. Quanto alle destinazioni, la più grande crescita è registrata dall’Oriente, in particolare il Giappone ha visto una significativa rinascita, con un aumento dei viaggi del 160% tra i viaggiatori di Virtuoso, che dimostrano di apprezzare la cultura e la cucina raffinata tra le motivazioni del viaggio, non solo alla volta delle tre città più importanti del Paese, ma per vivere esperienze di nicchia”.
Un viaggiatore che cerca sempre di più proposte e itinerari creati su misura, pertanto “un buon consulente oggi è chi domanda il perché si desideri andare in quella meta piuttosto del dove si voglia andare”, afferma Creyf.
Viaggi esperienziali e benessere
Tra le tendenze si assiste a “una crescente domanda di esperienze uniche, come vacanze incentrate sul benessere e viaggi per sole donne, che riflettano quelli che sono i desideri dei viaggiatori che aspirano a fare viaggi personalizzati e significativi”.
Per quanto riguarda i segmenti che ci si attende possano crescere nei prossimi anni, Creyf cita “i viaggi benessere: un numero crescente di viaggiatori dà priorità alla salute e al benessere, il che determina un aumento delle vacanze incentrate su questo tipo di offerta. Ci sono poi i viaggi d’avventura, con un maggiore interesse verso le destinazioni avventurose, appunto. L’Antartide è emerso come la scelta migliore per il 2024″.
Non sono da meno i viaggi per sole donne, “gli operatori turistici stanno organizzando sempre più viaggi per questo tipo di target, soddisfacendo la crescente domanda di esperienze di viaggio incentrate sulle donne”, sottolinea il manager.
L’espansione dei marchi di lifestyle
I marchi di lifestyle si stanno espandendo, “integrando benessere e sostenibilità nelle loro offerte. Ad esempio, strutture come l’Equinox Hotel New York sono all’avanguardia nel campo del benessere super personalizzato, rivolgendosi ai viaggiatori che cercano esperienze incentrate sulla salute”.
Tra le tendenze sul fronte della domanda di viaggi di lusso per il 2025 e oltre, ci sono i viaggi sostenibili. “I viaggiatori mostrano interesse a quanto è legato al senso di avventura, abbinato al vivere esperienze in luoghi lontani, enfatizzando le destinazioni eco-consapevoli“.
Sono da tenere d’occhio anche le esperienze ad uso esclusivo, il manager pone in evidenza “una crescente domanda di jet privati, yacht e ville, poiché i viaggiatori cercano privacy e un servizio personalizzato. Il lusso sta cambiando rispetto a cinque anni fa, prima si andava a Parigi oggi si cercano esperienze più private”.
Qual è l’evoluzione prevista nel settore dei viaggi di lusso? “Si prevede che il settore si evolverà prestando particolare attenzione alla personalizzazione, alla sostenibilità e alle esperienze immersive. I viaggiatori sono alla ricerca di connessioni più profonde con destinazioni e culture, allontanandosi dal lusso tradizionale”.
Non solo, il manager si sofferma anche sul fatto che “sta cambiando la mentalità del consumatore – osserva -. Trent’anni fa era più orientata alla ricerca di beni materiali, ora la sharing economy ha cambiato tutto, la macchina si noleggia, la bici si affitta, si cercano di più le esperienze rispetto ai beni materiali. Ed è una tendenza che riguarda anche i giovani”. Ad avere successo sono anche i viaggi di gruppo luxury da vivere assieme agli amici.
Il profilo della clientela va dai 30 ai 45 anni, “ma c’è sempre il cliente dai 45 anni in su. Nel nostro caso la vendita media è di 8mila euro per una settimana”. Quanto alle mete non sono necessariamente long haul, commenta il manager, “l’America andava molto prima, ora un po’ meno, adesso ci sono anche i viaggi in Europa”.
L’impatto dell’Ai sul lusso
Sul fronte delle nuove tecnologie, qual è l’impatto dell’automazione e dell’intelligenza artificiale sul settore del lusso? “Sebbene i dati specifici di Virtuoso siano limitati, si prevede che l’integrazione dell’intelligenza artificiale e dell’automazione migliorerà la pianificazione dei viaggi personalizzati e il servizio clienti, consentendo ai consulenti di offrire suggerimenti più personalizzati, semplificando le operazioni”.
Il modello Travel Experts
Come si è detto Travel Experts ha esportato di recente il suo business model, dal respiro internazionale, nel mercato italiano. Crede nella figura del consulente di viaggi e punta a dare valore alla sua professionalità. Il target numerico per il nostro Paese è di arrivare a 20 figure al massimo per la fine del 2025, un numero oltre al quale non si vuole andare, in linea con l’idea di poter offrire un servizio a la carte.
La formula proposta non prevede fee d’ingresso, ma si affida a una “selezione molto rigida”. La rete di consulenti punta sulla professionalità, che in tal caso vuol dire anche specializzazione, “nella nostra realtà c’è chi vende solo il Giappone, per esempio, o chi è specializzato sul golf o solo sulle crociere”. Il che porta ad avere degli scambi di clientela tra i consulenti a seconda delle richieste.
Tra i punti di forza quello di poter comunicare e confrontarsi con colleghi di altri mercati, “che è un plus. Inoltre, il fatto di essere presenti in più Paesi porta a vedere i trend di mercato in anticipo”. Un altro aspetto su cui il manager pone l’accento è “la libertà d’azione dei consulenti, anche nella scelta del fornitore, se ci sono le condizioni”.
Secondo Creyf “l’Italia ha un grande potenziale, ma c’è poca innovazione. Per esempio, il mercato del Nord Europa è più maturo nei confronti della figura del consulente di viaggi”, ma il manager non si scoraggia, perché sta mettendo a fuoco quelle che sono le caratteristiche del nostro mercato.
Stefania Vicini
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