Sanremo, “Non ha l’età”, al Teatro Ariston una mostra tra passato e futuro

Le iconiche foto in bianco e nero del Festival di Sanremo rivivono tra passato e futuro, anche grazie alla tecnologia: inaugurata “Non ha l’età”, nuova mostra al Teatro Ariston L'articolo Sanremo, “Non ha l’età”, al Teatro Ariston una mostra tra passato e futuro proviene da imusicfun.

Apr 17, 2025 - 22:12
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Sanremo, “Non ha l’età”, al Teatro Ariston una mostra tra passato e futuro

Una bellissima sorpresa è arrivata da oggi al Teatro Ariston: la nuova mostra “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” è un’esposizione fotografica che è dedicata soprattutto ai retroscena legati ai primi decenni della kermesse.

Scatti sorprendenti, che raccontano il dietro le quinte degli addetti ai lavori, le prove dei cantanti (con una giovanissima Mina seduta in platea), le sale stampa “di una volta”, l’affetto della gente verso gli artisti per le strade di Sanremo, a caccia di autografi (e quello, anche se oggi si fanno i selfie, è rimasto immutato). Fiore all’occhiello della mostra, lo sguardo al futuro, con un sorprendente lavoro – realizzato dallo stesso staff del Teatro Ariston utilizzando la realtà aumentata – che “anima” diverse fotografia del percorso grazie a un QR Code. Così i personaggi di quei mitici anni prendono vita.

Il proprietario del Teatro Ariston Walter Vacchino, presente insieme alla sorella Carla, ha spiegato che “l’idea della mostra nasce da una visita alle Gallerie d’Italia di Torino, monumento della Fondazione Intesa Sanpaolo (che attualmente possiede l’Archivio Publifoto da cui sono tratte le immagini), svoltasi mentre ospitava questa mostra. Ovviamente non potevamo rinunciare a ospitarla nella nostra Sanremo”.

Il curatore dell’esposizione, il prof. Aldo Grasso, critico e storico televisivo, ha selezionato 85 fotografie iconiche su un patrimonio di ben 15.000 scatti. Ha voluto fare un saluto telefonico durante l’inaugurazione, sottolineando “che si parla di un lungo viaggio, che dura da oltre 70 anni. Sono foto che conservano una grande vitalità e che ci parlano di una grande idea. Se dovessimo raccontare tutta questa storia, ci vorrebbe una biblioteca lunga da Milano Sanremo. Ormai è diventato un luogo della memoria”. Il sindaco Mager ha aggiunto “la continua crescita della kermesse che ha raggiunto dati esponenziali nelle ultime edizioni ma che si prepara a crescere ancora di più”. Ha poi invitato i visitatori, soprattutto quelli di zona ma non solo, a provare a riconoscersi nelle foto. “Quando sono nato io c’era Claudio Villa, anche se noi giovani tifavamo per l’emergente Gianni Morandi, che oggi è ancora in splendida forma”.

Si è poi parlato del fondamentale legame del Festival con il Casinò di Sanremo (presente il presidente e amministratore delegato Gian Carlo Ghinamo), che ospitò il Festival fino al 1976.

L’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi ha poi ricordato – tra gli applausi dei presenti – che, anche alla luce delle recenti vicissitudini – “Il Festival è nato a Sanremo e rimarrà a Sanremo. Parlando di passato e presente, sono molti i cambiamenti che l’hanno influenzato, a partire dai cellulari. Facendo un giro per i camerini insieme al patron Vacchino, mi ha fatto sorridere la presenza di post-it trovati nei camerini, utili per la programmazione delle scalette”.

L’esposizione, Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976, resterà aperta fino al 14 ottobre: oltre agli scatti (tra cui si scorgono tanti grandi nomi tra cui Luigi Tenco con Dalida, ma anche ospiti internazionali come Stevie Wonder), ci sono anche i retroscena della sala trucco, l’orchestra, gli artisti ritratti in momenti curiosi. Non solo: contributi video-sonori (in collaborazione con Rai Teche), oggetti di scena e un “gioco” al termine del percorso con la carrellata dei vincitori e una “sorpresa” finale. Non ho l’età

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