Maggio 2025 potrebbe aprirsi con un quadro meteo estremamente complesso: non ci sarà una figura stabile e il tempo cambierà con grande frequenza. Non si tratta soltanto di una fase di transizione verso l’Estate, ma di un periodo in cui l’instabilità raggiunge livelli elevati, per via dell’alternanza tra aria rovente africana e sacche fredde in discesa dalle regioni settentrionali del continente europeo. Cosa rischiamo A rendere ancora più delicata questa dinamica è l’interazione tra masse d’aria di origine subtropicale, spinte dall’Anticiclone Africano, e correnti instabili di stampo atlantico che continuano a scendere verso il cuore del Mar Mediterraneo. È una vera e propria battaglia, una sorta di guerra tra fazioni opposte, che si combatte tra la calura precoce del Sud e le turbolenze piovose del Nord, il tutto amplificato dalla presenza di forti gradienti termici. Il quadro generale, quindi, parrebbe segnato da un dualismo climatico sempre più accentuato: da un lato giornate bollenti, tipiche di piena Estate, dall’altro episodi improvvisi di forte maltempo, in grado di trasformare il volto di un’intera settimana in poche ore. Insomma, un remake del 2024, se ben vi ricordate. Scontro tra Anticiclone Africano e vortici instabili In Sicilia e Sardegna, così come in Puglia, Calabria e Basilicata, il termometro ha già iniziato a salire oltre i 32°C, con punte fino a 34°C nelle aree interne e nei grandi centri urbani. Ha fatto caldo, quello sì. Il sole domina le ore centrali della giornata, mentre la ventilazione si mostra spesso debole, favorendo una forte stagnazione dell’aria. Nel frattempo, il Nord Italia si trova immerso in una situazione completamente diversa: qui, l’interazione tra l’aria calda africana e le incursioni fresche dall’Atlantico genererà un terreno fertile per la formazione di imponenti celle temporalesche. Dalle Alpi al Piemonte, passando per la Lombardia orientale e l’Emilia-Romagna, potremmo rischiare fenomeni convettivi che sfoceranno in violenti temporali pomeridiani, accompagnati da forti raffiche di vento, grandinate di grandi dimensioni e, in casi non isolati, trombe d’aria localizzate. Fenomeni sempre più intensi e frequenti Il mese di Maggio ha mostrato un’evidente accelerazione verso eventi meteo estremi, che si manifestano con una frequenza e una potenza inedite per la stagione.
L’atmosfera, ricca di umidità e fortemente instabile, si trasforma in un ambiente esplosivo per lo sviluppo di sistemi temporaleschi strutturati. Alla luce dei modelli, è probabile avere rovesci intensi e localizzati in Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige, con accumuli superiori ai 70 mm in poche ore, capaci di generare allagamenti nei centri abitati e nelle zone pianeggianti. In Friuli-Venezia Giulia e nel basso Piemonte, alcune celle temporalesche potrebbero dar origine a grandinate devastanti, con chicchi di ghiaccio dal diametro superiore ai 2-3 centimetri, danneggiando coltivazioni, serre e veicoli. Maggio 2025 tra Estate precoce e piogge torrenziali Nel Nord-Ovest italiano, in particolare lungo le zone di confine con la Francia e la Svizzera, si assisterà a un vero e proprio braccio di ferro tra perturbazioni oceaniche e tentativi dell’Anticiclone africano di avanzare. Questo ha portato a giornate dal tempo schizofrenico, con mattinate serene che sfociano in pomeriggi temporaleschi e serate fresche, magari con nuove piogge di notte. Nel Sud e sulle Isole, invece, il dominio dell’Alta Pressione subtropicale ha già prodotto periodi prolungati di caldo intenso, molto simili a quelli di Giugno o Luglio, con valori che si mantengono costantemente oltre i 30°C. Nelle aree interne della Sicilia e della Sardegna, non si esclude che la colonnina possa superare i 35°C entro la fine del mese, un’anomalia termica di grande portata, che compromette anche l’equilibrio idrico dei suoli. Estate alle porte? Sebbene l’instabilità sia ancora presente, Maggio si distinguerà per la precoce affermazione delle prime vere ondate di calore estivo. Il Sud Italia, spinto dalla potenza dell’Anticiclone africano, sembra ormai aver oltrepassato i confini della Primavera, entrando in una fase estiva anticipata. L’utilizzo anticipato di sistemi di climatizzazione comporta un picco nei consumi elettrici, che in molte aree rischia di mettere sotto stress le infrastrutture. Inoltre,
l’evaporazione accelerata dai bacini artificiali e dai fiumi minori sta già incidendo sulla disponibilità di acqua per uso agricolo e civile. Incerto al Nord A fronte dell’Estate anticipata del Sud, il Nord Italia continuerà fino alla fine a lottare contro un Maggio altamente dinamico, dove la parola d’ordine è instabilità. Non solo temporali, ma anche raffiche fredde, calo delle temperature improvviso, e in alcuni casi neve tardiva sui rilievi alpini oltre i 1800 metri. Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige risulteranno le aree più esposte, ma anche l’Emilia-Romagna rischia di rivivere episodi meteo intensi. L’alternanza tra giornate di pieno sole e piogge torrenziali, tra 28°C diurni e minime sotto i 10°C notturni, ha reso complicato ogni tipo di attività legata all’agricoltura, ai lavori all’aperto e al turismo. Anche in Liguria, Toscana settentrionale e nelle Marche si sono registrati forti contrasti termici, capaci di innescare celle temporalesche auto-rigeneranti, che persistono per ore sullo stesso territorio, aggravando i rischi di frane, smottamenti e allagamenti nei centri abitati. La nuova normalità? Eccola! Il comportamento meteo di Maggio conferma una tendenza ormai evidente: la fine della stagionalità come la conoscevamo alcuni anni fa. Quella che un tempo era la “mezza stagione” per eccellenza è oggi una bomba di eventi estremi, con continui pericoli. Le stagioni intermedie, come Primavera e Autunno, sembrano sparite, in favore di autentici shock termici, ondate di caldo precoce,
temporali violenti, assenza di piogge prolungate, o al contrario precipitazioni torrenziali concentrate in poche ore. Insomma, vero e proprio meteo estremo…Scenari meteo di Maggio: qualcosa che lascia basiti