
Un nuovo primato geologico negli Stati Uniti Un cartello scolorito nella
Valle del Fiume Minnesota afferma ancora oggi che lì si trova “La Roccia Più Antica del Mondo”. Tuttavia, le ricerche più recenti indicano che tale onore spetterebbe in realtà a un gneiss situato nel
Michigan, noto come
Watersmeet Gneiss, la cui età è stata stimata ad almeno
3,6 miliardi di anni. Secondo uno studio pubblicato nel marzo-aprile su
GSA Today e coordinato dalla geologa
Carol Frost dell’
Università del Wyoming, il celebre
Morton Gneiss del Minnesota non è il più antico né degli Stati Uniti né, tantomeno, del mondo. La targa eretta nel 1975 risulterebbe infatti eccessivamente ottimistica, sovrastimando di circa
300 milioni di anni l’età reale della roccia. La complessità della datazione dei minerali La geologia insegna che datare una roccia equivale, in realtà, a datare i minerali che la compongono. Come spiega
Frost, un edificio costruito con mattoni di epoche diverse presenta la stessa difficoltà interpretativa. Gli scienziati si concentrano principalmente sullo
zircone, un minerale straordinariamente resistente all’erosione, al calore e alla pressione, ma la cui lunga storia può complicare il calcolo accurato dell’età della roccia. Attraverso sofisticate tecniche di spettrometria, come il bombardamento degli zirconi con
laser e
fasci di ioni, il team ha rilevato che nel
Morton Gneiss esistono zirconi di diverse età:
2,6,
3,3 e
3,5 miliardi di anni. Questo suggerisce un passato tumultuoso, fatto di mescolamenti geologici complessi. Il trionfo del Watersmeet Gneiss Spostandosi in
Wyoming, nel
Sacawee Gneiss, i ricercatori hanno trovato zirconi risalenti a
3,4 miliardi di anni, con pochi grani ribelli che toccano i
3,8 miliardi. Tuttavia, è il
Watersmeet Gneiss in
Michigan ad aver conquistato il titolo. Le analisi mostrano un’ampia distribuzione di età, da
1,3 a
3,8 miliardi di anni, ma l’età minima sicura è stata fissata a
3,6 miliardi di anni. Questa scoperta ridefinisce la geologia americana e dimostra quanto siano vitali i dettagli nella comprensione dell’antichità terrestre. Come sottolineato dal geologo
Mark Harrison della
UCLA, i dati si basano esclusivamente sui campioni disponibili in superficie; rocce più antiche potrebbero ancora giacere nascoste nel sottosuolo o essere state riciclate nel
mantello terrestre. Una sfida per i futuri esploratori della Terra Per gli scienziati come
Frost e
Vervoort della
Washington State University, questo studio non cambia radicalmente la storia geologica conosciuta, ma evidenzia quanto sia difficile ricostruire l’evoluzione dei primi miliardi di anni della Terra. Come evoca
Vervoort, descrivendo la confusione primordiale attraverso un’opera di
Salvador Dalí, il tempo primordiale è qualcosa di fluido e complesso. L’indicazione attuale? Il cartello in
Minnesota dovrebbe essere rimosso o modificato, ma, come suggerisce lo studio, sarebbe saggio lasciare spazio per futuri aggiornamenti: la
caccia alla roccia più antica d’America è tutt’altro che conclusa.
Fonti autorevoli: National Geographic, Science News, Geological Society of America (GSA Today)
La roccia più antica d’America è in Michigan e ha 3,6 miliardi di anni