Intervista a Maddalena: “Inconsciamente attingo alla mia formazione filosofica durante la scrittura dei brani”

Intervista alla cantautrice romana Maddalena, che ri-esordisce dopo 4 anni dal primo singolo con "Sogni d'oro e d'argento" L'articolo Intervista a Maddalena: “Inconsciamente attingo alla mia formazione filosofica durante la scrittura dei brani” proviene da imusicfun.

Apr 13, 2025 - 21:42
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Intervista a Maddalena: “Inconsciamente attingo alla mia formazione filosofica durante la scrittura dei brani”

La cantautrice romana Maddalena ri-esordisce dopo 4 anni dal primo singolo con “Sogni d’oro e d’argento“, brano che ha presentato live il 15 e il 17 marzo sul palco dell’Unipol Forum, in apertura ai concerti di Jovanotti.

Intervista a Maddalena

1. Sogni d’oro e d’argento segna il tuo ritorno dopo quattro anni. Cosa rappresenta per te questo brano e in che modo racconta il tuo percorso artistico? 

Sono molto legata a Sogni d’oro e d’argento ed entusiasta di partire da qui.. da un brano che ha avuto una genesi complessa e una storia lunga e che è stato il primo frutto della mia collaborazione artistica con Emanuele Nazzaro, produttore del mio progetto! 

Sogni d’oro e d’argento è denso di significato e di immagini che mi raccontano in modo molto genuino e puntuale ed è per questo uno dei miei brani/bambini prediletti.

2. Il tema dei sogni e della loro fragilità è centrale nella canzone. Com’è nato questo pezzo e qual è stata la scintilla che ti ha portata a scriverlo?

Il ritornello di Sogni d’oro e d’argento mi è letteralmente uscito dalla gola mentre stavo al piano da sola una notte.. ho raggiunto delle note in maniera spontanea che non credevo mai di poter raggiungere.. è come se lui si fosse manifestato a me e non il contrario. 

Ho subito capito che sarebbe stata una canzone importante, che derivava da una grande urgenza comunicativa!

3. Dici che il problema dei sognatori è il risveglio. C’è stato un momento in cui hai sentito davvero il peso di questa consapevolezza nella tua vita?

Credo che tanti giorni, forse non solo i miei, siano caratterizzati da questa consapevolezza di difficoltà… difficoltà di fare i conti con la realtà complessa, difficoltà di realizzare i propri desideri e difficoltà di stare al mondo semplicemente come riusciamo nei nostri sogni!

4. La frase “le poesie nascono dalle ferite di vite coltivate sui desideri” è molto potente. C’è una ferita o un momento di svolta che ha influenzato la tua scrittura?

Ogni piccola batosta e delusione ha contribuita a rendermi la giovane donna che sono oggi e credo che se l’obbiettivo finale è far diventare il proprio sogno un mestiere incassare qualche schiaffo non è poi così male .. considerando che dall’altra parte c’è la FELICITÀ!

5. Il singolo è prodotto da Emanuele Nazzaro, che ha lavorato con artisti come Blanco e Madame. Come si è sviluppata la vostra collaborazione e cosa ha portato alla tua musica?

Con Emanuele stiamo lavorando in direzione di un album e sento che il nostro sodalizio musicale si rinforza ad ogni brano di più. Non vedo l’ora di svelarvi quello che stiamo producendo con tanto amore!  Lui, come ogni bravo e attento produttore, mette sostanzialmente ordine al mio caos creativo.  Avere uno specchio per riassumere e precisare le proprie idee è fondamentale e grazie a lui lo sto scoprendo.

6. Hai aperto i concerti di Jovanotti all’Unipol Forum. Che emozione è stata esibirsi su un palco così importante?

Indescrivibile! Mi sono sentita avvolta da un grande abbraccio collettivo dal pubblico di Lorenzo, che è lo specchio della sua personalità: attento, curioso, aperto, generoso e versatile.

7. Qual è la cosa più preziosa che hai imparato da questa esperienza e che porterai con te nei tuoi prossimi passi?

Mi sono ricordata che raccontare e raccontarsi attraverso le canzoni è un privilegio magico ed un dono speciale! Non immaginavo di potermi sentire così centrata e in pace in un luogo e in un momento preciso come mi è accaduto su quel palco. Mi ha dato un boost di energia che mi porterò sempre nella tasca dei pantaloni.  È stato sufficiente cantare un brano per realizzare come la fatica valga ampiamente la pena! 

8. Jovanotti è un artista che ha fatto della libertà espressiva il suo marchio di fabbrica. Ti rivedi in questa visione? C’è un aspetto del suo modo di fare musica che ti ispira?

Jovanotti è un grande artista ed essere umano e credo che la sua grandezza risieda proprio in questa libertà!  Ognuno a suo modo, ma rimanere LIBERI è forse la chiave del successo, certamente del suo!

9. Dopo il tuo esordio nel 2021, hai scelto di prenderti del tempo per definire la tua identità artistica. Qual è stata la più grande scoperta che hai fatto su te stessa in questi anni?

La consapevolezza più forte che ho acquisito è quella di voler far Musica sul serio e sto lavorando, con tutta me stessa, in questa direzione!

10. Nella tua musica cerchi di unire un’anima vintage a sonorità moderne. Come riesci a bilanciare queste due dimensioni?

Il mio goal è conciliare testi profondi e richiami antichi con melodie crude, pop, sincere e, a tratti, magari anche facili e provocatorie!

11. Battiato e Lana Del Rey sono due influenze molto diverse ma forti. In che modo hanno plasmato la tua visione musicale?

Loro sono due esempi ideali che racchiudono queste mie due ambizioni. Lana è il pop sofisticato che però buca lo stomaco e che mi ha sempre fatto impazzire e parlato da quando sono ragazzina. Franco è il maestro in assoluto non delle parole banalizzanti e banalizzate ma dei CONCETTI!

12. Il cinema è una grande fonte di ispirazione per te. Se Sogni d’oro e d’argento fosse la colonna sonora di un film, quale sarebbe?

Se devo pensare istintivamente a film che potrebbero avere un richiamo tematico a Sogni d’oro e d’argento mi viene in mente Big fish, The Truman show o comunque tutti i film in cui coesistono un piano di realtà e uno di finzione/ inconscio/ dimensione “altra”. 

13. Stai lavorando al tuo progetto musicale. Cosa puoi anticiparci sui prossimi passi? C’è un album in arrivo?

È difficile poter confermare l’uscita di un album in questo mio stato d’esordio.. ma si l’idea è di svelare un album e le mie storie il prima possibile.

14. Ti sei laureata in filosofia prima di dedicarti alla musica. C’è un filosofo o un concetto filosofico che ha influenzato il tuo modo di scrivere?

Credo che inconsciamente attingo alla mia formazione filosofica durante la scrittura dei brani. Ho un grande amore per Schopenhauer, di cui ho scritto tanto nella mia testi di Laura in Estetica e Teoria del cinema. Per Schopenhauer l’arte permette di superare la visione frammentata del mondo e ci sottrae dal principio della sofferenza!

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