Il magico mondo di Harold: la fantasia al potere in un film dalle poche sorprese – Recensione

Harold è il personaggio di un libro per bambini, in possesso di un pennello magico di colore viola tramite il quale riesce a materializzare qualsiasi cosa gli passi sulla testa. Ma poiché colui che l’ha creato ha smesso di scrivere le sue avventure, il Nostro decide di uscire dalle pagine per entrare nel mondo reale, […]

Apr 9, 2025 - 14:18
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Il magico mondo di Harold: la fantasia al potere in un film dalle poche sorprese – Recensione
Il magico mondo di Harold

Harold è il personaggio di un libro per bambini, in possesso di un pennello magico di colore viola tramite il quale riesce a materializzare qualsiasi cosa gli passi sulla testa. Ma poiché colui che l’ha creato ha smesso di scrivere le sue avventure, il Nostro decide di uscire dalle pagine per entrare nel mondo reale, con l’obiettivo di rintracciare il suo autore e convincerlo a imbastire storie tutte nuove.

In Il magico mondo di Harold il protagonista non sarà solo: a fare la loro comparsa nella nostra dimensione infatti sono anche i suoi amici alce e porcospino, che nel passaggio assumono fattezze umane. Harold stringe amicizia con il piccolo Mel, un ragazzino orfano di padre che vive con la madre Terri. In seguito a un inconveniente la famiglia deciderà di offrire ospitalità al nuovo venuto, che inevitabilmente combinerà un sacco di guai nel tentativo di completare la sua missione…

Il magico mondo di Harold, recensione: un’avventura priva di guizzi

Guai ai quali ovviamente si sommano le relative soluzioni, in quello che è un classico titolo per famiglie all’insegna di una spensieratezza a tratti sin troppo marcata. Alla base vi è il libro scritto e illustrato a metà dagli anni Cinquanta da Crockett Johnson, un cult per l’infanzia Oltreoceano che ha trovato, a settant’anni dall’uscita, un adattamento live-action con tanto di sottotesto meta aggiornato ai tempi moderni.

Un film che fa sfoggio di discreti effetti speciali per rappresentare questo viaggio sulle ali della fantasia, dove la figura del bambino è determinante quale chiave di immedesimazione da parte degli spettatori più piccoli, target principale al quale un’operazione come questa è rivolta. E che giustifica in parte il calcato taglio caricaturale e cartonesco sul quale opta la sceneggiatura, nel tentativo di dar vita a un divertimento semplice e scacciapensieri.

Leggero come l’aria

Ma proprio nella sua superficialità il potenziale coming-of-age viene meno e la gestione dei personaggi principali soffre di diverse forzature, a cominciare da un villain che cova interesse per l’affascinante madre vedova – una sempre deliziosa Zooey Deschanel – fino allo stesso protagonista, che si affida senza se e senza ma alla possente fisicità di Zachary Levy, dopo Shazam! eroe fantastico per tutte le stagioni. Il personaggio più piacevolmente fuori di testa rimane la “porcospina” di Tanya Reynolds, l’attrice inglese di Sex Education che spicca nel cast per la sua spiccata espressività comica.

A mancare paradossalmente ne Il magico mondo di Harold – disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video – è quel senso di meraviglia che un racconto basato su queste promesse avrebbe potuto e dovuto garantire. L’ora e mezzo di visione invece è un ciclico susseguirsi di gag e situazioni emotive risapute, richiamanti ad un immaginario archetipico e prevedibili nei loro risvolti clou, con quel mix tra demenziale e buoni sentimenti che risulta più annacquato del solito.

Conclusioni finali

Un personaggio di un libro per bambini a corto di avventure decide di abbandonare il suo mondo per entrare nel nostro e rintracciare il suo autore. L’amicizia con una bella vedova e il di lei figlioletto darà il via ad una serie di equivoci e pasticci, prima dello scontato lieto-fine.

Il magico mondo di Harold non offre molte sorprese e tolta l’idea per adattare e aggiornare il libro per bambini alla base, scritto negli anni Cinquanta, la sceneggiatura si affida a soluzioni sin troppo “sicure”. Manca originalità e personalità a una messa in scena che si affida agli effetti speciali per cercare varietà e divertimento, lasciando raramente il segno.