Efeso, la città leggendaria dove la storia vive in ogni pietra

Ad Efeso in passato sorgeva una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico, ed oggi è un vero e proprio tesoro da scoprire a passo lento: cosa vedere

Mar 24, 2025 - 16:11
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Efeso, la città leggendaria dove la storia vive in ogni pietra

La Turchia ospita numerosi siti archeologici, alcuni dei quali sono di inestimabile valore storico. Ne è un esempio l’antica Efeso, che in passato fu la città più in vista dell’Impero Romano in Asia Minore e che oggi fa parte della lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco, al punto da essere anche una delle mete culturali più rinomate di tutto il Mediterraneo.

Fondata più di 3.000 anni fa dagli antichi Greci per poi essere assoggettata da vari regni, ha ospitato molte culture differenti delle quali sono ancora ammirabili incredibili resti (quasi) perfettamente conservati, anche perché è stato sì un importante centro politico e commerciale, ma anche un rilevante centro religioso dell’antichità.

Perché è famosa Efeso?

Al giorno d’oggi Efeso è famosa per tantissimi diversi motivi, ma senza ombra di dubbio a renderla particolarmente nota è il culto di Artemide, dea alla quale gli abitanti dell’antica città chiedevano protezione. Alla stessa Artemide venne dedicato un tempio (di cui però oggi ci sono solo minimi resti), così decorato e sontuoso che venne considerato una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico. Vi basti pensare che Plinio il Vecchio lo descrisse come “Il più meraviglioso monumento della magnificenza greca”.

Inoltre, in questo stesso luogo si trovano anche tracce del Cristianesimo. Secondo la tradizione, infatti, l’apostolo Giovanni visse e morì proprio qui e si ritiene che persino la Vergine Maria abbia trascorso i suoi ultimi anni di vita in questa stessa zona.

Biblioteca di Celso, Efeso
Fonte: iStock@dem10
La straordinaria Biblioteca di Celso

Cosa vedere a Efeso

Camminare per le strade di Efeso permette di comprendere più a fondo quanto un tempo, questa, fosse una città potente e rigogliosa. In passato infatti si componeva di lunghi viali di marmo (alcuni ancora visibili) che collegavano le diverse aree, impreziosite da sfarzosi monumenti che, in parte, si possono ammirare ancora oggi.

Odeon

La prima meraviglia che si incontra varcando l’ingresso di Efeso è l’Odeon, che un tempo era il luogo di incontro per la vita politica e religiosa della città. Costruito in epoca augustea, poteva contenere fino a 5.000 persone che qui si riunivano per presenziare alle riunioni cittadine.

Agorà

Al cospetto dell’Odeon c’è l‘Agorà, ovvero quella che in passato rappresentava la parte più importante della città, dove si concentravano le attività politiche e sociali. Presenta una pianta rettangolare e, stando ai documenti, era circondata da alcuni degli edifici più importanti di Efeso, oltre a essere la culla di un tempio dedicato ad Augusto il cui scopo era divinizzare gli imperatori romani.

Prytaneion

Molto interessanti sono anche i resti del Prytaneion, la sede del senato cittadino. Pare, infatti, che proprio qui fosse custodito il focolare sacro di Efeso difeso dalla dea Vesta, la protettrice del senato romano. La fiamma era tenuta sempre accesa, come fosse eterna, e ardeva al centro della sala cerimoniale. Qui, tra le altre cose, dagli archeologi sono state ritrovate anche due statue di Artemide, oggi esposte nel Museo di Efeso.

Tempio di Domiziano

Decisamente affascinante è anche quel che rimane del Tempio di Domiziano, ovvero un magnifico architrave sorretto da due splendide colonne e due cariatidi. Tale tempio porta il nome di Domiziano perché fu lui a farlo costruire, ma in realtà fu dedicato a suo padre Vespasiano per via della damnatio memoriae (una pratica usata nell’antica Roma per cancellare ogni traccia dell’esistenza di una persona caduta in disgrazia) pronunciata nei suoi confronti.

Con le sue dimensioni di 50 x 100 metri, era uno degli edifici più imponenti di Efeso e conteneva alcune statue colossali, una delle quali (alta circa 5 metri) risiede oggi nel Museo di Efeso.

Tempio di Domiziano, Efeso
Fonte: iStock
Veduta dei resti del Tempio di Domiziano

Via dei Cureti

La Via dei Cureti era la seconda strada più importante della città e, ancora adesso, sfoggia una splendida pavimentazione in marmo. Vi sono anche resti di sepolcri, terme e templi e serviva per collegare l’Agorà Superiore all’Agorà Civile, dove si svolgeva il mercato popolare. Tale arteria stradale era intitolata ai Cureti perché erano dei semidei della mitologia greca che, si narra, avrebbero assistito Latona durante la nascita di Apollo e Artemide.

Domus terrazzate

Quel che rimane della Domus terrazzate fa capire quanto fossero eleganti e belle le residenze nobiliari della città, che si affacciavano persino sui palazzi più suggestivi di Efeso stessa. Con terrazzi, affreschi e mosaici ben conservati, erano dotate anche di impianti idraulici, riscaldamento a pavimento e bagni privati.

Tempio di Adriano

Originariamente possedeva un raffinato tetto in legno. Oggi non c’è più, ma è ancora possibile notare il suo maestoso arco principale sostenuto da quattro colonne corinzie. Il fregio del Tempio di Adriano è ricco di raffigurazioni mitologiche, tra cui scene di divinità e sacrifici rituali ed è perfettamente in grado di dare un’idea della magnificenza di quello che era l’edificio in passato.

Biblioteca di Celso

La Biblioteca di Celso è probabilmente il monumento più sorprendente di Efeso, un capolavoro ottimamente conservato e che non può non lasciare a bocca aperta. Eretta nel 114 d.C. per ricordare Caio Giulio Celso Polemeano (era il suo luogo di sepoltura e infatti vi è ancora custodito il suo sarcofago), vi erano conservate ben oltre 12.000 pergamene, tanto da essere una delle più grandi biblioteche del mondo.

Attualmente presenta una facciata monumentale, con colonne corinzie, nicchie con statue e un grande portale, che è stata progettata per creare un particolarissimo effetto ottico: dà un senso di maggiore altezza.

Via di Marmo

Come dice il nome, Via di Marmo, è una strada totalmente caratterizzata da questa pavimentazione. Un tempo era molto frequentata, mentre oggi è ornata dai resti di statue e colonne. Vi è inoltre anche Ninfeo di Traiano, una fontana che ospitava la statua dell’imperatore.

Teatro

Non poteva di certo mancare il Teatro di Efeso, le cui gradinate sono costruite sulla pendenza naturale del terreno. In stile ellenistico, poteva contenere fino a 25.000 spettatori ed è stato citato nel Nuovo Testamento come il luogo in cui San Paolo predicò il Cristianesimo, scatenando la reazione dei seguaci di Artemide. Una piccola curiosità: anche oggi è utilizzato, in alcune particolari occasioni, per concerti ed eventi.

Teatro di Efeso, Turchia
Fonte: iStock
Tutta la bellezza del Teatro di Efeso

Dove si trova e come arrivare a Efeso

Efeso sorge a poca distanza dalla città di Selçuk, nella provincia di Smirne (İzmir), sulla costa occidentale della Turchia. L’aeroporto più vicino è quello di Izmir Adnan Menderes (ADB), e da qui si possono prendere treni o autobus per Selçuk (circa 1 ora), ma anche taxi o auto a noleggio.

Il sito è meraviglioso, ma essendo molto esposto al sole è sempre il caso di portarsi acqua e cappello. In più, occorre indossare scarpe comode per via della pavimentazione e mettere in conto una visita di almeno 2-3 ore.

Orari e costi

Il sito archeologico di Efeso è aperto tutto l’anno, ma gli orari variano in base alla stagione:​

  • Orario invernale (1 ottobre – 31 marzo): 8:30 – 18:30​;
  • Orario estivo (1 aprile – 30 settembre): 8:00 – 20:00.

Per evitare code è consigliabile acquistare i biglietti in anticipo online o presso rivenditori autorizzati. Va comunque specificato che il biglietto d’ingresso non prevede la visita delle Domus terrazzate, per le quali è disponibile un pagamento a parte o un ticket cumulativo. Tuttavia, si consiglia di verificare gli orari e i prezzi aggiornati prima della visita, poiché non possiamo escludere che possano subire variazioni.