Saint Jane Hotels: 12 nuovi hotel entro il 2030

Partito dalla Valtellina con il primo albergo acquistato ad Aprica negli anni Cinquanta, il gruppo Saint Jane Hotels & Suites si è sviluppato fino ad arrivare a coprire tre aree di business. La storia della famiglia Sangiani (originaria di Como) nel mondo alberghiero inizia con il trasferimento per motivi di salute. Da allora, fino al ... L'articolo Saint Jane Hotels: 12 nuovi hotel entro il 2030 proviene da GuidaViaggi.

Mar 19, 2025 - 10:04
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Saint Jane Hotels: 12 nuovi hotel entro il 2030

Partito dalla Valtellina con il primo albergo acquistato ad Aprica negli anni Cinquanta, il gruppo Saint Jane Hotels & Suites si è sviluppato fino ad arrivare a coprire tre aree di business. La storia della famiglia Sangiani (originaria di Como) nel mondo alberghiero inizia con il trasferimento per motivi di salute. Da allora, fino al passaggio di testimone alla terza generazione, di alberghi ne ha collezionati 18 più un Luxury Beach Club. Lo racconta Andrea Sangiani, che annuncia un piano industriale che dal 2025 al 2030 dovrebbe vedere lo sviluppo di circa due hotel all’anno per circa 12 new entries e l’ingresso nel mondo dei city hotel, passando da una cinquantina di milioni di fatturato di gruppo ad oltre 100 milioni di euro.

L’evoluzione del gruppo

Dal primo hotel ad Aprica il papà di Andrea era arrivato a gestirne cinque, “ma negli anni Novanta – commenta Sangiani – la gestione concentrata nella località iniziava a diventare stretta e quindi abbiamo puntato alla prima gestione fuori dal nostro territorio, in Trentino a Marilleva, dove abbiamo iniziato a collaborare con tour operator prestigiosi e da lì il passo naturale è stato quello di spostarci sul mare con le opportunità che offre il segmento leisure estivo, sia in termini numerici che di redditività”. Attualmente il gruppo gestisce dieci strutture in Lombardia, una in Trentino, tre in Sardegna (più il Beach Club), una in Sicilia, due in Puglia e una in Calabria per un totale di 1532 camere e 450mila presenze (40% internazionali) registrate nel 2024. Di queste, quelle di proprietà sono cinque (quattro in Lombardia, una in Sardegna più il beach club) per quasi 300 camere.

I tre cluster

Tra gli obiettivi di crescita, il gruppo prevede il consolidamento della leadership attuale nel mercato turistico in montagna – dove Saint Jane è il primo operatore in Lombardia e il terzo in Italia come numero di strutture alberghiere – con un focus anche sulle Alpi svizzere e francesi, dove sono in corso trattative sia nella Svizzera dei Grigioni che a ridosso dei nostri confini con la Francia. Se fino al 2010 la montagna faceva fatica a raggiungere un’occupazione in grado di rendere remunerativa la gestione, secondo Sangiani in seguito si è operata una profonda trasformazione e ormai “la montagna nel periodo estivo riesce a registrare dei tassi di occupazione simili a quelli del mare, con 87-88% di riempimento rispetto al 90% medio del balneare – commenta -. Tirano in particolare, dove tra proprietà e gestione abbiamo cinque strutture, ha beneficiato della visibilità mondiale garantita dal trenino rosso del Bernina, diventato patrimonio Unesco”. Montagna a parte, lo sviluppo nel cluster “mare” – il secondo pilastro del piano di sviluppo – è pianificato in destinazioni primarie, come la nuova acquisizione in gestione di Stintino, in regioni come Sardegna, Sicilia, Puglia, Toscana ed Emilia Romagna. Nei piani di Sangiani c’è poi un altro passo importante (il terzo e più sfidante pilastro), rappresentato dall’ingresso nel mercato dei city hotel: “Vogliamo costruire un cluster specifico, che si chiamerà SJ Hotel & Suite Collection, facendo leva su un modello replicabile in altre location. Stiamo infatti partecipando ad una serie di gare in corso che ci vedono coinvolti in progetti su varie città italiane. Pensiamo, come per il nostro albergo di Como, di puntare sulle 70 chiavi, di cui 50 camere tradizionali e 20 appartamenti trasformati in suite”. Per il piano di sviluppo, tra l’altro, Saint Jane Hotels si avvale della collaborazione di importanti brand come BWH Hotels, Gruppo Una, Alpitour e IHG Hotels.

Il fatturato

La holding del gruppo (Lame Srl), che detiene le quote delle società di proprietà e delle gestioni in ambito turistico e le quote di un altro ramo di business dedicato ai servizi alberghieri, ha chiuso il 2023 con 50 milioni di euro di fatturato consolidato (di cui 35 derivanti dagli hotel) e nel 2024 è stimata una crescita del 10% per la divisione alberghiera, mentre per l’esercizio finanziario corrente la previsione è di registrare un ulteriore incremento del 10% sul fatturato.

 

 

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