Morto George Foreman, il grande pugile ci lascia a 76 anni

Ci lascia George Foreman

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È morto venerdì all’età di 76 anni George Foreman, il carismatico pugile diventato una celebrità televisiva e imprenditore di successo grazie alla sua celebre linea di prodotti George Foreman Grill. La famiglia ha confermato la notizia della sua scomparsa con un post su Instagram.

Nato il 10 gennaio 1949 a Marshall, in Texas, Foreman è cresciuto in condizioni di estrema povertà. Da giovane difficile e turbolento, noto per essere un bullo e coinvolto in furti nelle strade del Fifth Ward di Houston, George Foreman, trovò una via d’uscita grazie al programma Lyndon B. Johnson Job Corps, che lo avviò alla boxe.

Foreman ottenne la sua prima fama internazionale vincendo la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico. Nel gennaio 1973 conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi sconfiggendo Joe Frazier per KO in sei riprese, in un incontro storico a Kingston, Giamaica. Fu anche il primo match di boxe trasmesso da HBO in pay TV.

Nel 1974 affrontò Muhammad Ali nel leggendario incontro “Rumble in the Jungle”, tenutosi nell’attuale Repubblica Democratica del Congo. Ali riuscì a sconfiggerlo, dominandolo sia sul ring che nell’arena mediatica. Nonostante ciò, Foreman continuò la sua carriera con successo, vincendo cinque incontri successivi per KO.

Nel 1977, dopo un’esperienza mistica successiva a un incontro, lasciò il pugilato e si dichiarò cristiano rinato. Divenne ministro ordinato nel 1978 e cominciò a predicare nella sua città, Houston. Sorprese il mondo dello sport tornando sul ring nel 1987, e nel 1994, a 45 anni, riconquistò il titolo mondiale dei pesi massimi, diventando il campione più anziano della storia nella categoria. Si ritirò definitivamente nel 1997.

Parallelamente alla carriera sportiva, George Foreman, divenne un’icona della cultura pop. Grazie al suo carisma, divenne volto di numerose pubblicità televisive e presentatore di televendite. Il suo dispositivo per cucinare, la George Foreman Lean Mean Grilling Machine, lanciato negli anni ’90, diventò un enorme successo commerciale.

Apparve anche in vari programmi televisivi e film, spesso interpretando sé stesso o ruoli ispirati alla sua figura. Tra questi: “Una notte al museo 2”, “The Masked Singer”, “The Larry Sanders Show”, “Quell’uomo che migliora la casa” e “King of the Hill”. Nel 1993 fu protagonista della sit-com “George”, interpretando un pugile in pensione che gestiva un doposcuola per ragazzi problematici. Nel 1994 fu anche conduttore del Saturday Night Live.

Oltre alla TV e agli affari, continuò a svolgere il ruolo di pastore nella Chiesa del Signore Gesù Cristo di Houston, predicando fino a quattro volte a settimana. Negli ultimi anni partecipò a diversi documentari dedicati alla sua vita e alla storia della boxe, ed è stato protagonista del film biografico “Big George Foreman” (2023), diretto da George Tillman Jr., con Khris Davis nei suoi panni.

George Foreman lascia un’impronta indelebile nel mondo dello sport, dell’intrattenimento e dell’imprenditoria. Un simbolo di riscatto, determinazione e umanità.

Riposa in pace, George.

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