Perito Moreno, il gigante di ghiaccio in movimento dell’Argentina
Il Perito Moreno è un ghiacciaio in movimento nel cuore della Patagonia: uno spettacolo naturale tra crolli di ghiaccio e paesaggi maestosi.

Nel cuore della Patagonia argentina, incastonato tra le montagne e i laghi del Parco Nazionale Los Glaciares, spicca uno dei fenomeni naturali più affascinanti al mondo: il ghiacciaio Perito Moreno.
A circa 80 chilometri dalla cittadina di El Calafate, l’immensa distesa di ghiaccio affiora di fronte alla penisola di Magallanes, nella parte meridionale del parco. Il suo nome è noto a livello internazionale non solo per l’imponenza che lo contraddistingue, ma anche per la singolarità del suo comportamento dinamico, che lo rende uno dei pochi ghiacciai ancora “vivi” del pianeta.
Dal 1981 è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un titolo che ne sottolinea il valore ambientale, glaciologico e faunistico. Tra i suoi tratti più scenografici vi è il continuo distacco di blocchi di ghiaccio che si schiantano nel Lago Argentino e creano fragorose esplosioni e onde che testimoniano il battito vitale di questa gigantesca creatura di ghiaccio.
Dalle Ande al lago: la nascita millenaria del Perito Moreno
La nascita del Perito Moreno affonda le radici nel gigantesco Campo de Hielo Patagónico Sur, una delle più grandi riserve glaciali del mondo nell’area andina condivisa da Argentina e Cile.
Da qui, nel corso dei millenni, il ghiaccio ha modellato lentamente il territorio, scivolando attraverso una valle fino a raggiungere il braccio meridionale del Lago Argentino. Nonostante la sua imponenza, il ghiacciaio rimase sconosciuto all’uomo fino al 1879, quando il capitano cileno Juan Tomas Rogers ne segnalò la presenza durante una missione esplorativa. Solo vent’anni dopo, nel 1899, gli venne attribuito il nome attuale in onore dell’esploratore e scienziato Francisco Pascasio Moreno, soprannominato l’“experto” per le sue ricerche sulla regione patagonica e per il ruolo chiave che svolse nelle controversie sui confini tra Argentina e Cile.
Oltre al fascino visivo, il Perito Moreno è diventato un’icona nazionale anche per la sua accessibilità: è infatti l’unico tra i grandi ghiacciai della Patagonia che si può osservare comodamente dalla terraferma, senza la necessità di lunghi trekking o spostamenti in barca, il che lo rende una meta privilegiata per migliaia di visitatori ogni anno, attratti dall’idea di trovarsi faccia a faccia con una delle ultime meraviglie glaciali del pianeta.
Un colosso di ghiaccio che respira, scricchiola e avanza

Esteso su una superficie di circa 250 chilometri quadrati e lungo ben 30 chilometri, il Perito Moreno rappresenta una delle formazioni glaciali più imponenti del Sud America. Alimentato dal Campo de Hielo Sur, di cui costituisce una delle 48 lingue glaciali principali, è anche la terza riserva mondiale di acqua dolce. Il suo fronte si innalza per oltre 60 metri sopra il livello del Lago Argentino, stagliandosi con un’impressionante lingua di ghiaccio che si estende per circa 5 chilometri.
La sua particolarità risiede nel movimento costante. A differenza della maggior parte dei ghiacciai, che sono in costante ritirata, il Perito Moreno mantiene una stabilità: ogni giorno il ghiaccio avanza di circa due metri, grazie a un cuscinetto d’acqua che scorre alla base e lo mantiene distaccato dalla roccia sottostante. L’avanzamento continuo, però, viene compensato da una perdita di massa altrettanto costante, che fa sì che la posizione del fronte sia rimasta pressoché invariata negli ultimi novant’anni.
Quando il ghiacciaio raggiunge la penisola di Magallanes, crea una diga naturale che divide in due il Lago Argentino e separa la sezione chiamata Brazo Rico dal resto del bacino. L’acqua, intrappolata nella parte occidentale del lago, comincia allora a salire e raggiunge un livello anche superiore ai 30 metri rispetto alla media. La pressione esercitata dall’enorme massa d’acqua erode man mano il fronte del ghiacciaio e dà origine a un fenomeno tanto raro quanto spettacolare: la rottura del ponte di ghiaccio.
Il “ponte” si forma quando l’acqua del lago scava un passaggio attraverso la parete ghiacciata e crea un arco naturale che collega il ghiacciaio alla sponda. La tensione interna e l’erosione provocata dall’acqua portano infine al crollo dell’arco in un boato fragoroso. Il grandioso evento, pur non avendo una cadenza regolare, si verifica di solito ogni due o quattro anni ed è talmente scenografico da attirare turisti e fotografi da ogni dove.
Tuttavia, anche il Perito Moreno non è immune ai cambiamenti climatici. Secondo i rilevamenti effettuati nel 2007 dal geologo Jorge Rabasa, negli ultimi due anni precedenti il ghiacciaio aveva perso ben 14 metri di spessore lungo i bordi, segno che l’equilibrio tanto ammirato potrebbe essere in realtà più fragile di quanto si creda.
Escursioni per scoprire il Gigante della Patagonia
Chi decide di visitare il Perito Moreno si ritrova al cospetto di un ambiente di rara bellezza, dove la possibilità di vivere il ghiacciaio da vicino è resa concreta dalle numerose attività organizzate. Il Parco Nazionale Los Glaciares è attrezzato per accogliere i visitatori in ogni periodo dell’anno, con esperienze adatte sia agli amanti dell’avventura sia a chi preferisce un approccio più contemplativo.
Durante i mesi estivi, è possibile cimentarsi in attività all’aria aperta come il rafting lungo i fiumi glaciali, le escursioni tra boschi e laghi oppure le gite in bicicletta tra i sentieri della steppa patagonica. Nei mesi invernali, il paesaggio si trasforma in un regno silenzioso dove si possono praticare lo sci, escursioni con le ciaspole o gite in motoslitta.
Una delle modalità più suggestive per osservare il ghiacciaio è percorrere le passerelle panoramiche posizionate di fronte: articolate su cinque percorsi diversi, permettono di ammirare il ghiacciaio da più angolazioni e altezze, per uno spettacolo sempre mutevole fatto di crolli, rumori e luci che si rifrangono sul ghiaccio. Il colpo d’occhio è impressionante: pareti di ghiaccio scolpite dal tempo che si innalzano come cattedrali e, subito dopo, si sgretolano.
Un’esperienza altrettanto affascinante è la navigazione lungo il Lago Argentino, a bordo di imbarcazioni che permettono di avvicinarsi in sicurezza alle pareti del ghiacciaio. Alcuni tour offrono sia la visita via terra sia un’escursione in catamarano lungo il braccio meridionale del lago, regalando prospettive inedite e memorabili.
La cittadina di El Calafate, principale base turistica della zona, rappresenta il punto di partenza per tutte le escursioni organizzate. Da qui partono autobus giornalieri e tour guidati che accompagnano i visitatori in un favoloso viaggio nel cuore del ghiaccio.