La settimana trash della Mosca: Måneskin a tavola, Elodie saluta la musica, The Kolors le prevendite

La settimana trash della Mosca: credevate che dopo Sanremo il trash si fosse preso una pausa?
Ma figuriamoci!

Tra pigiami in pile, concerti dimezzati, carriere appese e pranzi al mare, il caos non si ferma mai.

E come sempre, la Mosca Tze Tze ronzava nei paraggi, pronta a pungere anche questa settimana.

Dal caso Fedez-Corona, passando per Elodie in fuga dalla musica, fino al ridimensionamento dei The Kolors… ce n’è per tutti i gusti.

E se il gossip scarseggia, tranquilli: ci pensano loro.
O meglio: ci pensa la Mosca.

Måneskin: il trio a pranzo, Damiano sul divano

I Måneskin, o almeno quelli rimasti, si ritrovano a Fregene per un pranzo tra amici.
Victoria, Ethan e Thomas, tre nomi così internazionali che sembrano una band da catalogo Erasmus, vengono paparazzati con le rispettive dolci metà.

Damiano David il grande assente. Anzi, presente altrove.

In un’intervista rilasciata da Dove Cameron, apprendiamo che il nostro frontman ribelle, alle 18, è già in pigiama sul divano a guardare Lost.

Siamo ufficialmente passati da Sex, Drugs & Rock’n’Roll a Plaid, Popcorn & Prime Video.

Alla domanda se faranno mai una canzone insieme, la risposta è stata: “Sarebbe troppo sdolcinato”. Come il finale di Lost, forse. Io non l’ho visto, ma ne parlano tutti malissimo.

Colonna sonora consigliata: E se prima eravamo in quattro a ballare l’hully gully…

Elodie pensa al cinema, la musica pensa ad altro

Elodie, tra un set e l’altro, dichiara che potrebbe anche fare a meno della musica.

Ecco, guarda: la musica può ricambiare senza drammi.
Nessuna crisi d’identità, nessun vuoto artistico.
Solo un posto in più nelle playlist.

Colonna sonora consigliata: Dimenticarsi alle 7… ma anche prima.

The Kolors riducono tutto (soprattutto il pubblico)

Poi ci sono i The Kolors, campioni della cassa dritta, della radio in in alta rotazione e di hit perfette per la colonna sonora di uno spot estivo.

Avevano annunciato un tour nei palazzetti nel 2026, poi… sorpresa: cancellano tutto e “anticipano” l’intera tournée all’estate 2025 in location ridimensionate.

Dicono che sia una scelta strategica.

Ma se ci credete, vi vendo anche un backstage di Sanremo con Tony Effe che canta dal vivo senza autotune.

C’è chi parla di prevendite sotto zero, di staff nel panico e di fan che ancora si chiedono se quei biglietti vadano incorniciati o rimborsati.
Io non lo so, ma adoro i ripensamenti con preavviso da gestazione.

Colonna sonora consigliata: Aggiungi un posto a tavola, ma solo se serve.

Fedez vs Corona: dal podcast alla questura

E mentre tutti cercano di reinventarsi, la settimana trash della Mosca non si ferma e trova un Fedez quasi lanciato verso una nuova unione spirituale e mediatica con Corona.

Dopo il funerale dei TheFerragnez, spunta la saga CoroDez.

Secondo le ultime indiscrezioni, Federico sarebbe pronto a denunciare Fabrizio per stalking, accusandolo di tampinarlo senza sosta per vendere abbonamenti al podcast Falsissimo.

Risultato: ammonimento del Questore di Milano e il sospetto che questa sia solo la puntata zero di una nuova serie Netflix.

Colonna sonora consigliata: Ricominciamo (Pappalardo, non Chiara).

Amoroso e il pancione: una notizia, mille domande

E ora una parentesi meno trash, ma non per questo meno interessante.
Alessandra Amoroso è incinta. Lo ha annunciato con un post sui social, condividendo la gioia e comunicando l’annullamento di alcune date del tour.

E fin qui, tutto lecito. Ma resta una domanda che mi ronza in testa:
oggi, un personaggio famoso deve davvero annunciarlo prima che glielo legga in faccia un paparazzo?
Lo si fa per protezione? Per battere sul tempo il voyeurismo digitale? O semplicemente perché ormai, anche la gravidanza è contenuto?

Io non ho una risposta. Solo una certezza: qualcosa, forse, ci è sfuggito di mano.

E anche questa settimana il trash non è andato in ferie.

C’è chi taglia tour, chi si taglia fuori, chi taglia i rapporti e chi taglia le scene romantiche perché “troppo sdolcinate”.
Nel dubbio, io continuo a ronzare.
Alla prossima puntura de La Settimana Trash della Mosca.
La Mosca Tze Tze

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