Riapre al pubblico la Villa del Colle del Cardinale a Perugia
La Villa del Colle del Cardinale riapre al pubblico con giardini restaurati, nuovi percorsi accessibili e un ricco calendario di eventi.

Venerdì 21 marzo 2025, in concomitanza con l’inizio della primavera e con le Giornate del FAI, la Villa del Colle del Cardinale, nella frazione di Colle Umberto a Perugia, ha riaperto le porte al pubblico con una veste rinnovata. La dimora cinquecentesca voluta dal cardinale Fulvio della Corgna, nipote di Papa Giulio III, si mostra oggi in un nuovo equilibrio tra conservazione, accessibilità e valorizzazione del paesaggio.
Dopo mesi di lavori e progetti coordinati a più livelli, il complesso monumentale torna a vivere, rinnovando il dialogo tra architettura, natura e comunità. Fulcro dell’intervento è stata la riqualificazione degli storici giardini, finanziata con due milioni di euro provenienti dal Fondo PNRR “Parchi e Giardini”. Ma la vera ambizione è ben più ampia: restituire alla Villa il ruolo di polo culturale aperto e inclusivo, un luogo da abitare, attraversare, conoscere.
Il restauro del giardino storico: memoria, paesaggio e biodiversità
Il progetto di restauro del giardino ha rappresentato il primo passo concreto di un disegno più grande. L’area verde che abbraccia la Villa racconta oggi la stratificazione di stili e usi che nei secoli ne hanno plasmato la forma: dal giardino all’italiana al parterre de broderie, fino al giardino romantico all’inglese. L’intervento ha voluto conservare la memoria di tali trasformazioni, valorizzando le tracce ancora leggibili e inserendo nuove funzioni coerenti con le esigenze attuali, anche in risposta al cambiamento climatico.
I lavori hanno interessato in particolare i viali d’accesso, dove è stato ripristinato il sistema di raccolta delle acque piovane, e il primo terrazzo a emiciclo con la fontana dell’Airone. Il parterre antistante la Villa è stato riqualificato con l’inserimento di bulbi primaverili che, con la fioritura, restituiranno la suggestione geometrica di un giardino settecentesco.
Tra le novità più rilevanti, la riattivazione delle fontane, il restauro del muro perimetrale, la sistemazione del teatro delle camelie e della Serra di rinvaso, oltre alla creazione di un pomario con antiche varietà umbre.
Una nuova area ortiva e la messa in sicurezza delle serre crollate chiudono il quadro di un lavoro attento e interdisciplinare, curato da professionisti del settore paesaggistico, agronomico e architettonico.
Il Bagno del Cardinale: un gioiello tra giardino e bosco

Tra gli spazi più affascinanti del complesso spicca il Bagno del Cardinale, un edificio annesso di straordinaria rilevanza simbolica e paesaggistica. Si tratta di una costruzione stratificata, legata al bosco e al giardino pensile, che nelle sue sale affrescate racconta l’ideale rinascimentale di un’armonia tra uomo e natura.
I recenti studi condotti dal DIBAF dell’Università della Tuscia hanno permesso di reinterpretare l’architettura del Bagno come espressione di un giardino arcadico, luogo di riflessione e conoscenza. Il restauro, avviato da Massimo Mariani, ha previsto la messa in sicurezza della struttura e il recupero degli affreschi di Marcello Leopardi, che decorano le stanze della Biblioteca con motivi allegorici ispirati all’antichità classica.
Oltre al restauro fisico, sarà possibile esplorare gli splendidi spazi anche in modalità virtuale, per un’esperienza immersiva che restituisce il volto originario degli ambienti. Il progetto, reso possibile grazie alla collaborazione tra storici dell’arte, restauratori, archeologi e fotografi, è ancora in fase di sviluppo: il completamento dell’intervento e la riapertura del Bagno sono previsti per il 2026.
Accessibilità: un patrimonio davvero aperto a tutti
Grande attenzione è stata riservata al tema dell’accessibilità, centrale nella visione futura della Villa. Il progetto curato da Oblyk Studio prevede la realizzazione di un nuovo ingresso con piattaforma elevatrice, pedane interne ed esterne e un percorso esterno dotato di totem e pannelli viso-tattili interattivi. È stato inoltre predisposto un parcheggio riservato a persone con disabilità, così da rendere l’intero complesso fruibile nella sua pienezza.
Queste soluzioni rappresentano un cambiamento sostanziale nell’approccio alla fruizione dei beni culturali e rendono la Villa in un luogo capace di accogliere senza barriere, fisiche e simboliche.
Un cantiere aperto alla conoscenza
La riapertura non sancisce la fine dei lavori, ma inaugura una nuova fase di crescita e riflessione. Nei prossimi mesi si continuerà con la messa in sicurezza del muro panoramico del giardino nobile, il restauro della lunetta dello scalone d’onore e l’installazione della nuova segnaletica didattica. I visitatori potranno assistere da vicino alle operazioni di conservazione e diventare parte attiva di un processo di riscoperta e cura del patrimonio.
Le convenzioni di ricerca con l’Università di Perugia, l’Università della Tuscia e la Sapienza di Roma testimoniano l’importanza della conoscenza come fondamento della tutela. Rilievi, studi storici, analisi critiche e cantieri didattici sono il cuore pulsante di un progetto che intende costruire il futuro a partire dalla memoria.
La Villa come spazio condiviso: eventi, arte e partecipazione
La riapertura della Villa del Colle del Cardinale segna anche l’inizio di una nuova stagione culturale. In collaborazione con la Fondazione Città del Sole ONLUS e l’Associazione Monti del Tezio, è stato ideato un ricco calendario di eventi, incontri e attività che ne animeranno gli spazi.
Due le mostre principali in programma: “Insetti XXL”, una sorprendente esposizione scientifica con sculture e pannelli didattici che raccontano l’evoluzione degli insetti, e “L’immagine fantasma”, una riflessione visiva dell’artista Alessandra Baldoni sul rapporto tra arte e spazio.
A queste si aggiungono gli eventi primaverili come i concerti con i giovani musicisti del Conservatorio Antinori, il progetto agricolo “La spesa nell’orto” dedicato alla rigenerazione dei suoli e all’agricoltura familiare, e il Perugia Flower Show, mostra mercato di piante rare e artigianato locale.
Un luogo da riscoprire: storia e architettura della Villa
Edificata nel 1575 su progetto attribuito all’architetto Galeazzo Alessi, la Villa del Colle del Cardinale è il più celebre tra i complessi residenziali umbri del Cinquecento. La struttura, compatta e imponente, si sviluppa su cinque livelli con una pianta rettangolare dominata da elementi architettonici classici: portali, balconi, bugnati angolari e fasce marcapiano.
All’interno, le decorazioni a grottesche, attribuite a Salvio Savini, raccontano miti, storie bibliche e allegorie morali, mentre le sale più prestigiose ospitano opere di Carlo Labruzzi e Marcello Leopardi. Una particolare attenzione è riservata alla figura del cardinale della Corgna, raffigurato nel Salone d’Onore con il progetto originale del giardino all’italiana in mano.
Il parco conserva ancora oggi alberi monumentali come il Cedrus libani e la rarissima Cryptomeria japonica, introdotti da Ferdinando Cesaroni, imprenditore illuminato che acquistò la Villa dopo avervi lavorato come giardiniere e ne fece un modello di sviluppo etico e sociale.