Giffoni, Claudio Gubitosi lascia la direzione del Festival: “Resterà nelle mani del team che ho formato. Mi occuperò di produzione e divulgazione per i ragazzi”

Claudio Gubitosi, fondatore e direttore del Giffoni Film Festival dal 1971, ha annunciato la sua decisione di lasciare la direzione dell’evento alla fine del 2025, dopo ben 55 anni di onorata attività e un percorso straordinario che ha reso Giffoni un punto di riferimento internazionale per il cinema giovanile. “L’idea resterà nelle mani del team […]

Mar 22, 2025 - 10:04
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Giffoni, Claudio Gubitosi lascia la direzione del Festival: “Resterà nelle mani del team che ho formato. Mi occuperò di produzione e divulgazione per i ragazzi”
Giffoni Claudio gubitosi

Claudio Gubitosi, fondatore e direttore del Giffoni Film Festival dal 1971, ha annunciato la sua decisione di lasciare la direzione dell’evento alla fine del 2025, dopo ben 55 anni di onorata attività e un percorso straordinario che ha reso Giffoni un punto di riferimento internazionale per il cinema giovanile. L’idea resterà nelle mani del team che ho formato, io mi occuperò di produzione e divulgazione per i ragazzi”. – Ha dichiarato Gubitosi.

Giffoni, Claudio Gubitosi lascia la direzione del Festival

Una notizia che coglie tutti di sorpresa, segnando però l’inizio di una nuova fase per il Giffoni Film Festival. Un cambiamento nella gestione che guarda al futuro, senza perdere di vista i valori che hanno reso unica la kermesse. Valori trasmessi con dedizione da Gubitosi al team di giovani professionisti che ha formato nel corso degli anni e che ora sono pronti a raccogliere il testimone. Un gruppo che, pur assumendo ora un ruolo centrale, è già da tempo parte integrante della macchina organizzativa del festival.

L’impegno di Claudio Gubitosi

Fin dal 1971, quando aveva appena diciotto anni, Gubitosi ha consacrato la sua vita alla nascita e alla crescita del Festival, riuscendo a trasformare un piccolo centro dell’entroterra del Sud Italia in un polo culturale di fama internazionale. Da quella visione iniziale è nato un ecosistema capace di generare un impatto economico superiore a 850 milioni di euro, tra fondi pubblici, investimenti privati e sponsorizzazioni.

Dati certificati da analisi economiche e riconosciuti anche dalla presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il rapporto del NUVAP nel 2023: “nelle ultime due programmazioni comunitarie del fondo di sviluppo e coesione, Giffoni ha ricevuto investimenti per oltre 160 milioni di euro e risultando modello virtuoso tra tutte le regioni meridionali. Questa è la dimostrazione di come un’impresa culturale del Sud possa diventare un simbolo del Made In Italy creativo e culturale nel Mondo”. Lo scorso anno, Deloitte ha stimato il valore del marchio in circa 71 milioni di euro.

Nella sua storia, Gubitosi ha superato numerose sfide, tra cui la mancanza di risorse iniziali, il terremoto del 1980 e la pandemia del 2020 quando nemmeno il Covid ha fermato Giffoni perché “ero consapevole – dichiara Gubitosi – che proprio in questa tragedia dovevo dare il massimo per i miei ragazzi, per i miei giovani, per i miei giffoner”.

L’impegno è stato costante per rendere il Festival un luogo di crescita e confronto per milioni di giovani e famiglie durante tutto l’anno e in tutto il Mondo: “Siamo andati oltre il concetto stesso di Festival. Giffoni, unico caso in Italia, non si è limitato a un evento annuale, ma ha esteso le sue attività durante tutto l’anno, trasformandosi in un motore culturale permanente. Questo ha permesso di creare occupazione stabile, non solo occasionale, dando una prospettiva concreta a chi vuole dedicare la propria vita alle professioni legate alla crescita culturale e artistica del Paese. Ridurre la precarietà in questi settori è una sfida complessa, ma, nel suo piccolo, Giffoni ha dimostrato che un cambiamento è possibile.

Figure internazionali e il Festival di Giffoni

La straordinaria capacità di attrarre protagonisti di rilievo del cinema – da François Truffaut a Robert De Niro, da Meryl Streep a Nicolas Cage, passando per Sergio Leone – insieme a grandi personalità della cultura come i Premi Nobel Lech Walesa, Michail Gorbaciov e Rita Levi Montalcini, e rappresentanti delle Istituzioni – con la visita del Presidente della Repubblica Napolitano, gli incontri al Quirinale con i Presidenti Cossiga e Pertini, e il saluto affettuoso di Papa Francesco durante l’Angelus in Piazza San Pietro – ha contribuito a consolidare il prestigio del Giffoni Film Festival, consacrandolo come punto di riferimento tra i più importanti eventi cinematografici a livello mondiale.

Le collaborazioni con enti locali e nazionali

Inoltre, Giffoni ha instaurato collaborazioni con istituzioni come il Ministero della Cultura e dell’Istruzione, contribuendo a diffondere il cinema nelle scuole e a sensibilizzare i giovani sull’importanza della cultura cinematografica. Uno dei più grandi successi è stato rendere il festival un’esperienza permanente, con attività che si svolgono durante tutto l’anno e in oltre 35 paesi: “Giffoni è un piccolo comune delle aree interne della Campania, eppure da qui abbiamo saputo parlare al mondo intero”.

Giffoni si è fatto promotore di inclusione sociale, affrontando temi cruciali come la povertà educativa e il sostegno ai giovani con fragilità fisiche e psicologiche. Gubitosi ha sempre creduto nella forza delle nuove generazioni, dando loro voce e protagonismo attraverso il coinvolgimento diretto nelle attività del Festival e offrendo strumenti concreti di espressione e crescita. Con la nascita della Cittadella del Cinema e della Giffoni Multimedia Valley, Giffoni è diventato un esempio virtuoso di sviluppo culturale ed economico nel Mezzogiorno, dimostrando che da un piccolo comune può nascere un progetto capace di parlare al mondo.

Attualmente, la dotazione infrastrutturale è in fase di completamento con la realizzazione del Museo e dell’Arena per grandi eventi all’aperto con una capienza di oltre 5000 persone: “Abbiamo infranto un tabù incrollabile: l’idea che “certe cose” possano nascere solo nelle grandi città e nei luoghi dove ci sono tutti i servizi. E di certo non al Sud! All’epoca sembrava impensabile. E, purtroppo, ancora oggi, sembra sia impossibile per altri replicare altrove ciò che abbiamo realizzato qui”.

La collaborazione costante e continua con il Comune di Giffoni Valle Piana e con la Regione Campania hanno favorito questa rete di coesione e sviluppo.

Il mio ringraziamento, forte e sincero, a tutti i rappresentanti delle Istituzioni, i sindaci di Giffoni che negli anni si sono susseguiti. Dal Comune alla Provincia, con i tanti presidenti con i quali abbiamo collaborato. La Regione indubbiamente è stata l’Istituzione più importante, per me e per Giffoni. I Presidenti Russo, Rastrelli, Bassolino, Caldoro e De Luca: ognuno ha fatto la sua parte e questa mia lunga storia porta anche la loro firma. Ricordo con piacere anche Carlo Azeglio Ciampi, Ministro dell’Economia e delle Finanze, che finanziò la nascita della Cittadella del Cinema con Isaia Sales, sottosegretario di Stato”.

Gli ostacoli

Nonostante il successo, Gubitosi ha dovuto affrontare ostacoli burocratici e finanziari, come la riduzione dei fondi ministeriali nel 2024, un taglio di 550 mila euro.

Due settimane prima del Festival, abbiamo subito questa scelta punitiva che ha penalizzato solo Giffoni tra tutti gli eventi culturali del nostro Paese. Un danno enorme al quale ho risposto difendendo il Festival e questa azienda, mettendoci la mia faccia e la mia vita per migliaia di ragazze e ragazzi che aspettavano Giffoni come si aspetta il Natale”.

Il futuro del Festival di Giffoni

Con il passaggio della direzione a un nuovo team – in cui figura anche suo figlio Jacopo nel ruolo di Direttore Generale – Gubitosi non lascia il mondo della cultura, ma apre un nuovo capitolo. È pronto a dedicarsi a progetti ambiziosi, come il Campus dell’Alta Formazione e la produzione di film e serie d’animazione. Ha inoltre manifestato il desiderio di condividere la sua esperienza attraverso conferenze e incontri, per trasmettere alle nuove generazioni quella passione e determinazione che hanno trasformato Giffoni in un successo riconosciuto a livello internazionale.

“Dalla prima edizione a oggi, abbiamo costruito legami con milioni di ragazze e ragazzi, ascoltandoli, comprendendo le loro esigenze, le loro fragilità, il loro potenziale. Abbiamo dato spazio per esprimersi, creando un ambiente in cui la cultura non è imposta, ma condivisa, vissuta, messa in discussione e rinnovata continuamente. Molti entrano in contatto con Giffoni da bambini e continuano a tornare da adulti. Crescono con il festival, perché qui trovano un luogo in cui le loro idee contano davvero. Da anni stiamo formando individui motivati, coinvolti, aperti al dialogo. Persone più consapevoli e, forse, anche più felici”.

75 anni di vita, 55 di Festival: ora comincia il secondo tempo di Gubitosi: “Sono sereno, ho consacrato la mia esistenza a qualcosa di urgente, utile e necessario come dichiarò nell’82 Truffaut a Giffoni”.