The Cecil The Journey Begins Recensione: benvenuti all’hotel degli orrori
Nel corso degli ultimi anni, la scena videoludica indipendente non ha mai mancato di fornire emozioni forti agli appassionati del terrore. Che si tratti di sopravvivere alla minaccia animatronica di Freddy Fazbear’s Pizza, ai deformi residenti del resort sottomarino noto come le Fauci oppure alle terrificanti presenze che si aggirano tra i corridoi di Mount […] L'articolo The Cecil The Journey Begins Recensione: benvenuti all’hotel degli orrori proviene da Vgmag.it.


Nel corso degli ultimi anni, la scena videoludica indipendente non ha mai mancato di fornire emozioni forti agli appassionati del terrore. Che si tratti di sopravvivere alla minaccia animatronica di Freddy Fazbear’s Pizza, ai deformi residenti del resort sottomarino noto come le Fauci oppure alle terrificanti presenze che si aggirano tra i corridoi di Mount Massive, il genere survival-horror ha ampiamente dimostrato come la creatività costituisca l’ingrediente fondamentale per urla di prima categoria. Con queste premesse, oggi varcheremo la soglia dell’albergo più terrificante d’America con The Cecil The Journey Begins, titolo di esordio della software house indipendente Genie Interactive e pubblicato su PC da Wandering Wizards.
Rivestendo i panni di un uomo di nome John e dovremo affrontare una serie di pericoli per riunirci alla nostra amata Sarah, misteriosamente inghiottita dalle viscere dell’inquietante Cecil Hotel, seguiti dall’occhio vigile delle telecamere e da una misteriosa presenza che sembra albergare nelle pareti fatiscenti. Le premesse per il successo sembrano esserci tutte, ma Genie Interactive sarà davvero in grado di ritagliarsi un posto di tutto rispetto tra i grandi del survival horror in prima persona? Scopriamolo insieme in questa recensione!
The Cecil The Journey Begins: un ‘tranquillo’ soggiorno a Los Angeles
Strani suoni dal corridoio. Una distrazione fatale. E poi, l’inizio di un incubo. Intrappolati in una cella sporca e maleodorante, il nostro unico obiettivo è fuggire. Tuttavia, forzare la serratura della prigione è soltanto il primo degli ostacoli che si frappongono tra noi e la libertà. Riemersi nella lobby abbandonata del Cecil Hotel, il nostro unico indizio per cominciare le ricerche si cela dietro la porta della stanza 203. Tuttavia, la terrificante verità non tarderà a palesarsi: non siamo soli qui dentro. Attraverso gli indizi disseminati ovunque, scopriremo che l’albergo è il regno del folle dottor Gene Zimmers e delle sue deformi creature, sempre pronte ad attaccare. Sospeso tra sogno e realtà, presente e passato, John dovrà fare ricorso a tutte le sue capacità per sopravvivere ai pericoli che si celano tra i corridoi del Cecil Hotel.
Come per molti titoli del suo genere, c’è un fondo di verità anche nelle vicende di The Cecil The Journey Begins. Costruito nel 1924, l’omonimo albergo di Los Angeles è stato segnato da una lunga serie di sventure. L’avvento della Grande Depressione e la vicinanza al distretto di Skid Row avevano trasformato lo stabile in un ricettacolo di droga, prostituzione e criminalità. Inoltre, il Cecil è stato testimone di una lunga serie di decessi, che hanno portato i residenti a definirlo, già negli anni Sessanta, “The Suicide”.
Il suo nome è stato anche legato a tre celebri casi di cronaca nera: nel primo, ovvero il caso della Dalia Nera (all’anagrafe Elizabeth Short, il cui omicidio rimane ancora irrisolto) non esistono prove concrete che confermino una sua permanenza all’albergo, mentre per quanto riguarda i serial killer Richard Ramirez e Jack Unterweger la questione è ben diversa. Infine, un’ultima, inquietante coincidenza: un calendario targato 2013, lo stesso anno in cui il corpo della studentessa canadese Elisa Lam è stato rinvenuto nella cisterna idrica dell’hotel in circostanze misteriose. Sebbene nessuno di questi fatti sia direttamente richiamato dalla narrativa del gioco, è innegabile che gli sviluppatori abbiano attinto a piene mani dalla storia del Cecil, e non solo quella, per dare spessore alla trama. Quest’ultima però rivela alcune incrinature, a causa di un sottotesto figurativo che aggiunge poco al dilemma interiore del protagonista, pur omaggiando alcuni dei più celebri capisaldi dell’horror psicologico.
Un po’ di tutto, un po’ di niente!
The Cecil The Journey Begins si presenta come un horror investigativo in prima persona, su modello di Outlast e Amnesia The Dark Descent, che alterna momenti di esplorazione e risoluzione di enigmi ambientali a segmenti di combattimento. Infatti, al contrario dei titoli appena citati, l’unica opzione per John è l’attacco: armato di una Luger Parabellum d’altri tempi, quasi a sottolineare l’inconsistenza delle linee temporali che si intrecciano dietro le porte del Cecil Hotel, il nostro protagonista non è poi così indifeso come potrebbe apparire. Se in teoria questa possibilità aggiunge un tocco di brio, paragonabile al lanciafiamme di Alien Isolation, nella pratica le cose sono leggermente diverse. Le meccaniche di combattimento sono infatti molto semplici, così come le poche boss-fight presenti nel gioco (come per il nostro primo avversario, vagamente simile a Leatherhead). L’arma è comunque ben implementata, anche grazie a una UI semplice e intuitiva, ma l’assenza di varietà rende il tutto un po’ ripetitivo. Se non altro, sarà difficile, per non dire impossibile trovarsi a corto di munizioni. Un bel vantaggio, quando si è messi alle strette!
Un discorso analogo vale per gli enigmi. Disseminati tra le varie stanze dell’albergo si celano svariati oggetti da conservare nell’inventario, che serviranno ad aprire passaggi e svelare indizi per procedere nell’avventura. In alcuni casi sarà necessario fare attenzione all’ambiente che ci circonda per capire cosa fare, in altri la situazione si risolverà in modo semplice e veloce interagendo con l’oggetto giusto. Per questo motivo, esplorare ogni stanza, corridoio o nicchia rimane una valida strategia per superare una sezione particolarmente ostica.
Oltre ai collezionabili, John dovrà anche interpretare dozzine di documenti, reperti e soprattutto una collezione sempre più inquietante di tele che adornano le pareti rosso sangue dell’albergo. La componente estetica di The Cecil The Journey Begins è piuttosto ben curata, suscitando nel giocatore una costante sensazione di inquietudine. Anzi, forse anche troppo: dopo un po’, la necessità di ripercorrere costantemente i propri passi tra gli ambienti labirintici tende a smorzare la tensione generale, al di fuori di qualche sobbalzo dovuto all’improvvisa apparizione di un nemico da abbattere senza particolari difficoltà. Si direbbe che gli sviluppatori abbiano privilegiato la componente psicologica di questo titolo rispetto a quella più prettamente survival, indebolendone però l’identità complessiva. Il risultato è una serie di scenari angosciosi di nebulosa interpretazione, punteggiati da un assortimento di mostri che potrebbero risultare familiari agli appassionati del genere. Un vero peccato, considerato l’innegabile potenziale insito nella tormentata storia del Cecil Hotel.
E come la mettiamo con la grafica?
Come già accennato in precedenza, The Cecil The Journey Begins si presenta bene graficamente, sia in termini di texture che di luci. Realizzato in Unreal Engine 5, il gioco offre una discreta varietà di modelli e ambientazioni, pur sacrificando qualche poligono, scelta comprensibile, per uno studio indipendente. Discorso simile per il sonoro che, per quanto funzionale, non riesce a proporre tracce audio capaci di rimanere scolpite nel cuore dei giocatori. Meritano invece una menzione d’onore il doppiaggio e la recitazione, che rimangono di buon livello fino alla fine. Altrettanto non si può dire dei testi in italiano, che presentano alcuni evidenti refusi.
Sfortunatamente, anche le prestazioni generali non sono state all’altezza delle aspettative. Con un processore i5-11400H e RTX 3060, si sono verificati fenomeni di lag che hanno reso necessario scalare il livello di dettaglio verso il basso. Inoltre, già ad impostazioni medie, si possono osservare consistenti cali nella qualità delle texture. Una lacuna grave per un titolo PC, che rende di fatto impossibile ricorrere a quegli indizi visivi di cui il gioco è letteralmente costellato. Non resta che augurarsi che queste problematiche vengano risolte a breve, magari grazie a una nuova patch per migliorarne l’ottimizzazione.
The Cecil The Journey Begins è indubbiamente un titolo con grandi ambizioni. Gli sviluppatori hanno dedicato grande cura nel creare livelli ricchi di dettagli, conditi da un’atmosfera opprimente che sarà senz’altro gradita agli appassionati del genere. Tuttavia, uno stato tecnico inadeguato e l’inconsistenza dei nemici gli impediscono di fare quel salto di qualità che avrebbe reso il titolo veramente valido. Per chi è disposto a scendere a qualche compromesso, i meandri del Cecil Hotel potranno comunque fornire qualche ora di macabro intrattenimento.
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