Santanchè, operazione Ai: «Nasce l’incubatore turismo»

Dare continuità. È ciò che intende fare Daniela Santanchè, ministro del Turismo, circa l’operato del governo sul tema dell’intelligenza artificiale, affrontato a fine 2024 nel corso del G7 a Firenze e ora trattato nuovamente a Parigi presso l’Ocse, che è l’Organisation de cooperation et de developpement économiques. Qui il ministro Santanchè ha tenuto uno speech centrale nella discussione relativa alla digitalizzazione e al ruolo dell’Ai nel settore turistico, annunciando un progetto, anche in collaborazione con l’Enit, per la realizzazione di un incubatore dell’intelligenza artificiale per il turismo che metta a sistema le buone pratiche nazionali e internazionali per promuovere la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra diverse entità del travel e diffondere approcci efficaci alla gestione dei dati (anche l’Europa lavora al data space Deploytour). Continue reading Santanchè, operazione Ai: «Nasce l’incubatore turismo» at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Apr 4, 2025 - 12:28
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Santanchè, operazione Ai:  «Nasce l’incubatore turismo»
Santanchè, operazione Ai:  «Nasce l’incubatore turismo»

Dare continuità. È ciò che intende fare Daniela Santanchè, ministro del Turismo, circa l’operato del governo sul tema dell’intelligenza artificiale, affrontato a fine 2024 nel corso del G7 a Firenze e ora trattato nuovamente a Parigi presso l’Ocse, che è l’Organisation de cooperation et de developpement économiques. Qui il ministro Santanchè ha tenuto uno speech centrale nella discussione relativa alla digitalizzazione e al ruolo dell’Ai nel settore turistico, annunciando un progetto, anche in collaborazione con l’Enit, per la realizzazione di un incubatore dell’intelligenza artificiale per il turismo che metta a sistema le buone pratiche nazionali e internazionali per promuovere la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra diverse entità del travel e diffondere approcci efficaci alla gestione dei dati (anche l’Europa lavora al data space Deploytour).

Il ministro ha inoltre sottolineato le attuali quattro principali sfide che il Mitur sta fronteggiando: «tecnologia, con la digitalizzazione e l’Ai in prima linea, sostenibilità, qualità e formazione».

LA DIREZIONE ITALIANA (E GLOBALE)

Nel corso del G7 di Firenze, presieduto dall’Italia, è stato adottato un importante policy paper che è stato, ha ricordato il ministro, «il primo documento intergovernativo dedicato all’impatto dell‘Ai sul turismo, redatto proprio insieme all’Ocse, e rinnovo qui i miei sentiti ringraziamenti per il lavoro proficuo portato avanti insieme, consentendoci di porre le basi su un tema fino ad allora mai affrontato a livello politico».

Già nel 2023, sono stati effettuati oltre 130 miliardi di euro di investimenti globali in Ai, «con previsione di crescita a 1,9 trilioni di euro entro il 2030 – ha aggiunto Daniela Santanchè – E le stime d’impatto sull’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale nel turismo sono molto incoraggianti: +5-10% della spesa turistica totale entro il 2030, riduzione della concentrazione estiva del 10-15%, riduzione dei costi operativi fino al 20%, fino allo 0,5-1% aggiuntivo del Pil entro il 2030 e alleggerimento del 20% dei flussi verso le aree sovraffollate».

Gli strumenti tecnologici, come l’Ai, vanno messi dunque a disposizione di un settore economico – quello turistico – che, oltre a essere un pilastro del Pil, rappresenta un forte legame culturale e sociale tra le nazioni. «L’importanza socioeconomica del turismo è innegabile – ha proseguito il ministro – Ed è sulla scorta di questa importanza che il comparto richiede una forte attenzione politica, in quanto parliamo di un settore altamente strategico non solo per il futuro, ma già per il presente».

COSA È STATO FATTO

Nel corso del suo intervento il ministro ha ripercorso le migliori pratiche fino ad ora poste in campo: «A livello internazionale il lavoro svolto con l’Ocse, nel quadro del progetto Technical Support Instrument (Tsi) finanziato dalla Commissione europea e discusso in questo Comitato, ha contribuito a definire una direzione verso un turismo più sostenibile, resiliente e digitale attraverso focus specifici su valutazione e monitoraggio delle competenze digitali e dell’adozione di strumenti di tecnologia innovativa; sviluppo di un piano di capacity building, integrazione delle Pmi; coordinamento degli hub e delle iniziative esistenti per instaurare sinergie virtuose».

Il progetto Dates, a cui l’Italia ha collaborato, punta  alla realizzazione di un modello che funga da guida per la creazione di uno Spazio Dati Europeo per il Turismo (Etds), e definisce le condizioni per l’interoperabilità dei dati, l’architettura tecnica, la governance e i modelli di business. «Per attuare il progetto abbiamo provveduto a creare un apposito Comitato Interministeriale, di cui l’Italia ha assunto la presidenza – ha aggiunto – Sulla scia di Dates, l’Italia sta partecipando all’iniziativa Deploytour, atta a guidare la creazione di un ecosistema di dati condiviso, affidabile, trasparente e di facile utilizzo, in cui tutti gli attori del turismo europeo, sia pubblici che privati, indipendentemente dalle loro dimensioni o posizione geografica all’interno dell’Ue, possono partecipare, collaborare e scambiare dati».

Ancora, in ambito europeo, il ministero del Turismo ha partecipato all’iniziativa D3Hub, allo scopo di fornire alle destinazioni turistiche una guida nella gestione dei dati, sostenere le destinazioni turistiche nello sviluppo e nell’attuazione di strategie di gestione e condivisione dei dati, stabilire una cooperazione transnazionale tra gli attori rilevanti dell’ecosistema del turismo per sostenere la creazione e il trasferimento delle migliori pratiche nella gestione e condivisione dei dati.

Diverse anche le operazione a livello nazionale. Il ministero del Turismo ha avviato iniziative significative, come il Tourism Digital Hub (Tdh), connettendo l’ecosistema turistico e facilitando lo scambio di dati tra operatori pubblici e privati per un comparto sempre più intelligente, innovativo e performante. Inoltre, il Mitur ha finanziato diverse startup innovative nel settore, e messo a sistema l’Italia Destination Management System (Dms), la soluzione cloud per gestire in modo integrato l’informazione, l’accoglienza, la promozione, la prenotazione e commercializzazione dell’offerta turistica nazionale.

E, sempre in tema di digitalizzazione, «abbiamo pigiato l’acceleratore sulla connettività infrastrutturale con, ad esempio, Wifi by Italia.it, che è la misura con cui stiamo attivando la connessione wireless a banda larga presso i porti turistici pubblici. Un altro esempio di best practice è la Banca Dati Strutture Ricettive, che attraverso il Codice Identificativo Nazionale (Cin), va ad assicurare la tutela della concorrenza e della trasparenza del mercato, il coordinamento informativo, statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale, nonché la sicurezza del territorio e il contrasto a forme irregolari di ospitalità. Un modello virtuoso che, oltre a posizionare l’Italia tra le nazioni pilota in Europa sugli affitti brevi, ci fa notare come la digitalizzazione sia un valido supporto per la qualità, la trasparenza e la sicurezza», ha commentato Santanchè.

DALLA SOSTENIBILITÀ AL TEMA RECENSIONI ONLINE

Per quanto riguarda la sostenibilità, al di là dei vari fondi che indirettamente favoriscono un turismo più verde e virtuoso, il ministero ha dedicato un intero fondo specifico sul turismo sostenibile, per un ammontare totale di 42 milioni, che prevede l’incentivazione anche dell’utilizzo di nuove tecnologie e soluzioni intelligenti per la gestione dei flussi, delocalizzazione, destagionalizzazione.

Ma alla credibilità e qualità dell’offerta turistica di una nazione concorrono anche altri fattori, come la regolamentazione delle recensioni online, «cui si fa riferimento nel documento finale del G7 Turismo in quanto elemento che può influenzare le scelte e le preferenze dei viaggiatori. In Italia, abbiamo continuato a lavorare su questo punto, procedendo a passo sostenuto verso la prima normativa di questo genere in Europa. In particolare, nel disegno di legge adottato a dicembre 2024 abbiamo incardinato delle novità: chi scrive una recensione non potrà più restare nell’anonimato, perché occorre la certezza che chi recensisce abbia usufruito effettivamente dei servizi, andando con ciò a favorire la trasparenza e, soprattutto, a contrastare la concorrenza sleale», ha detto il ministro, che ha chiosato: «Le nuove tecnologie digitali stimolano l’innovazione e devono contribuire alla sostenibilità del turismo. Soltanto attraverso un approccio oculato e analitico è possibile massimizzare i benefici e minimizzare i rischi derivanti dall’implementazione delle nuove tecnologie digitali, come l’Ai, focalizzando questi strumenti innanzitutto sul sostegno alle imprese, in particolare quelle micro-piccole e medie, alla formazione, alla governance dei dati e al monitoraggio del quadro normativo in evoluzione».

«È necessario mettere a sistema, anche a livello transnazionale, modelli condivisi di governance e modelli di business che garantiscano un flusso di dati sicuro e tutelato. È necessario restare umani, senza dimenticare mai che gli strumenti tecnologici sono, appunto, strumenti, e che il fattore umano rimane fondamentale», ha concluso.