Perché conviene diventare Gattinoni Travel Point

SPAZIO NETWORK – La ricetta per tornare a fare davvero gli agenti di viaggi? In casa Gattinoni l’hanno chiamata Gattinoni Travel Point: è la formula dell’associazione in partecipazione del Gruppo che si aggiunge alle Gattinoni Store (agenzie di proprietà), ai network Mondo di Vacanze e MYNetwork (affiliate) e ai Personal Voyager di Lab Travel. Assorbiti dalle incombenze quotidiane, dall’amministrazione alla burocrazia, gli agenti di viaggi rischiano di perdere di vista il cuore della loro professione che è anche una passione: la relazione con il cliente, la promozione, la vendita. Continue reading Perché conviene diventare Gattinoni Travel Point at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mar 20, 2025 - 07:05
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Perché conviene diventare Gattinoni Travel Point
Perché conviene diventare Gattinoni Travel Point

SPAZIO NETWORK – La ricetta per tornare a fare davvero gli agenti di viaggi? In casa Gattinoni l’hanno chiamata Gattinoni Travel Point: è la formula dell’associazione in partecipazione del Gruppo che si aggiunge alle Gattinoni Store (agenzie di proprietà), ai network Mondo di Vacanze e MYNetwork (affiliate) e ai Personal Voyager di Lab Travel.

Assorbiti dalle incombenze quotidiane, dall’amministrazione alla burocrazia, gli agenti di viaggi rischiano di perdere di vista il cuore della loro professione che è anche una passione: la relazione con il cliente, la promozione, la vendita.

Ecco dunque che in Gattinoni arriva la formula che, potremmo dire restando nel gergo, è un “pacchetto completo”, che fa tornare a occuparsi del core business, forti al tempo stesso di innovazione e struttura: un “back to the future” della professione, con la promessa di far tornare anche il piacere di svolgerla, una volta che non ci si senta più stritolati dagli annessi e connessi.

«Noi non vendiamo solo l’Aip targata Gattinoni, offriamo il fatto di essere all’interno di un Gruppo come il nostro. È un valore aggiunto importante», spiega il direttore di Gattinoni Travel Point, Massimiliano Zanessi, con il quale abbiamo approfondito il progetto nella prima puntata della nostra nuova rubrica “Spazio Network”.

Zanessi_foto da ufficio stampa

Quali sono i punti-chiave della formula?
«Gattinoni Travel Point risponde a un’esigenza fortemente sentita dal mercato: alleggerirsi da tutte quelle attività extra-vendita che portano via risorse e tempo. Sta riscontrando grande interesse da parte di agenzie che vogliono cambiare il modo di fare business. Finanza, amministrazione e sistemi informativi sono centralizzati. I pagamenti ai fornitori sono effettuati dalla sede, che si occupa direttamente anche dei rapporti commerciali di gruppo, del supporto operativo alla rete, del marketing e della formazione. Gattinoni Travel Point seleziona professionisti del settore che, in veste di partner, usufruiscono di tutti gli accordi stipulati dalla sede centrale. E così è anche per le risorse che abbiamo destinato al progetto: il nostro staff di 12 colleghi che interagiscono direttamente con le agenzie, lo fanno in maniera dedicata ma sono al tempo stesso immersi nella realtà Gattinoni».

C’è un target di riferimento ideale o un identikit dell’agente Gattinoni Travel Point?
«Se dovessi stilare un identikit, parlerei di un professionista che vuole tornare realmente a fare l’agente di viaggi, avere più tempo per i suoi clienti. Cerchiamo agenzie interessate a condividere percorsi insieme, diventando partner a tutti gli effetti. Aziende radicate sul proprio territorio che desiderano continuare a svolgere l’attività in modo diverso, più moderno. Dal singolo agente a situazioni più strutturate con 4-5 addetti, che provengono sia dal network che dall’esterno, non ci sono limiti, neanche sul fronte volumi di vendita o tipologia di prodotti».

Attualmente le agenzie associate sono 51. Può farci un primo bilancio?
«Il feedback è stato positivo. La formula sta interessando realtà che non avevano mai valutato una partnership di associazione in partecipazione. Gattinoni Travel Point, con sede legale e amministrativa a Rimini, conta ad oggi 51 agenzie associate. L’anno scorso erano 30 (con un +40% di fatturato rispetto all’anno prima e un buon aumento dei volumi delle singole agenzie), con l’obiettivo di arrivare a 60 in un triennio; la roadmap è quindi ampiamente rispettata. Geograficamente la distribuzione rispecchia di fatto quella generale delle adv in Italia, sono concentrate prevalentemente nel nord e nel centro, siamo molto presenti in Piemonte e Lombardia e pensiamo a ulteriori espansioni in regioni come il Veneto e la Toscana. Nel sud la Puglia è la più attiva, ma progettiamo uno sviluppo anche nelle altre regioni come Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna».

Perché aderire?
«Perché si può tornare a fare davvero l’agente di viaggi senza essere stritolati dalle attività di gestione. Le economie di scala maturate dal Gruppo Gattinoni consentono anche una riduzione importante di molti costi di gestione interni, dal personale amministrativo ai costi tecnologici, dal marketing alla promozione. Pensare a tutte queste attività da soli sarebbe molto oneroso, in Aip si risparmia notevolmente. E minori costi portano a maggiori margini. E non dimentichiamo il regime commissionale, che parte da un livello medio-alto, indipendentemente dal volume di vendite, con tutti i tour operator. Sintetizzando, l’agenzia gode con noi di un rapporto personalizzato, ma che beneficia al tempo stesso del gruppo di cui fa parte, con tutti i suoi benefit e know-how. I colleghi della rete commerciale dedicata, esperti del territorio, si dedicano molto alle agenzie. Ci prendiamo il nostro tempo per l’incontro e la formazione; è un lavoro che definirei certosino, quasi artigianale, ed è giusto così. Il piano di avvicinamento parte ancor prima del vero e proprio on boarding. L’agenzia viene predisposta con tutti gli strumenti necessari e il codice di gruppo, in contatto con il nostro ufficio assistenza e la sede centrale. L’obiettivo è fare in modo che l’associato sia accompagnato in tutte le fasi e che sia in grado di chiudere la prima pratica già dal primo giorno di apertura».

State lavorando a un’evoluzione del progetto?
«Siamo molto concentrati sul presente, vogliamo fare in modo che l’Aip firmata Gattinoni prenda sempre più piede e che chi partecipa ci stia bene. Finché ci sarà l’esigenza da parte del mercato punteremo allo sviluppo, ma sempre calcolato. Contare su una dimensione media vuol dire riuscire a mantenere un rapporto personale con le agenzie. È una formula che vogliamo comunicare sempre di più, perché se la si conosce saprà rivelarsi straordinaria».

Le foto sono state inviate dall’ufficio stampa del Gruppo Gattinoni