Neos verso gli 860 milioni e margini in aumento

Dopo aver chiuso il 2024 a quota 777 milioni di euro di fatturato e con un margine di 60 milioni e un utile netto di 40, “quest’anno la stima è raggiungere 860 milioni di fatturato e con un margine in miglioramento”, ha anticipato Lupo Rattazzi, presidente Neos, nel corso del terzo Summit Pambianco dedicato all’hospitality. ... L'articolo Neos verso gli 860 milioni e margini in aumento proviene da GuidaViaggi.

Mar 25, 2025 - 13:23
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Neos verso gli 860 milioni e margini in aumento

Dopo aver chiuso il 2024 a quota 777 milioni di euro di fatturato e con un margine di 60 milioni e un utile netto di 40, “quest’anno la stima è raggiungere 860 milioni di fatturato e con un margine in miglioramento”, ha anticipato Lupo Rattazzi, presidente Neos, nel corso del terzo Summit Pambianco dedicato all’hospitality. I numeri del vettore, seconda compagnia aerea in Italia, sono piuttosto buoni e si inseriscono in un contesto di mercato che ha assistito ad una terribile moria di compagnie aeree.

Il settore aviation in Italia

“In 20 anni – ha rammentato Rattazzi – abbiamo perso diverse società. Dopo Meridiana (“morta” nel 2021) la nostra è la seconda più longeva nella storia d’Italia. Durante il terribile periodo del Covid la leva operativa è stata caratterizzata da alti costi fissi no coperti da ricavi, ma siamo riusciti a trasformare la crisi in opportunità e per ridurre i costi della proprietà degli aerei abbiamo optato per il leasing”.

Il modello business

Oggi il modello di business di Neos si posiziona all’interno di uno scenario europeo che vede i vettori di rete (network carrier come Ita, Air France-Klm), le  low cost e “noi siamo una compagnia sui generis, perché nasciamo al servizio del t.o. ma ci siamo poi evoluti in modo importante e oggi il fatturato del gruppo rappresenta il 41-45% dei ricavi, il resto è rappresentato da altri tour operator e dalle vendite dirette provenienti dal sito e da altri ricai”, dichiara Rattazzi. “Noi vogliamo comportarci in modo prudente ma è in atto un cambiamento – afferma – e lo dimostra il piano di 7 voli su New York per l’estate che non è un’operazione charter, ma un volo di linea su tre aeroporti: Malpensa, Palermo e Bari, dove prevale il solo volo. La vendita diretta per questa operazione sarà attorno all’80%”. Riferendosi ai ricavi, il presidente ha commentato che “quest’anno il +15% deriva dalla dinamica del turismo in generale”. Sul fronte investimenti, intanto, “l’innovazione maggiore è quella della flotta e su questo punto gli investimenti fatti sono stati enormi. Ora abbiamo una flotta con un’età media bassa, e prosegue il piano di digitalizzazione”. Commentando l’operazione Ita, ha detto: “La mia visione è molto positiva e l’operazione con Lufthansa realizza qualcosa che avevamo auspicato, ossia la stabilizzazione del settore, perché le perdite di Alitalia pesavano su tutta l’aviazione”.  Neos tra 5 anni? “La vedo sempre viva – replica il manager – e non è poco considerando che l’85% delle compagnie che nascono poi muoiono, con un azionista solido, sono ottimista e speriamo di non vivere disastri come quello del Covid”. L.D.

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