Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco: le parole dei protagonisti della serie Sky in arrivo domani

Siamo stati alla conferenza stampa di presentazione della seconda stagione del progetto Blocco 181. Dal blocco all’intera città: il nuovo prodotto di Sky si chiama infatti Gangs of Milano, e riparte dai protagonisti della prima stagione che, però, sono completamente diversi da come li avevamo lasciati. Sky ci ha invitato alla conferenza stampa e abbiamo sentito le impressioni del cast, del regista e dei principali protagonisti del progetto Gangs of Milano. L’entusiasmo per la seconda stagione – in uscita venerdì 21 su Sky e

Ad aprire le danze è stato Nils Hartmann, Vice Presidente Esecutivo di Sky Studios Italia

Nils Hartmann ha rotto gli indugi sul rapporto tra Gangs of Milano e l’attualità, tra casi di cronaca a Milano e in tutta Italia. “Il claim “Milano brucia” è abbastanza centrato con i tempi che stiamo vivendo recentemente.” Tuttavia, la volontà della serie è quella di raccontare una realtà univoca – quella di Milano – romanzando ciò che si vive nei vari contesti della città. Non è semplicemente una seconda stagione, è quasi un progetto a sé, con una sua autonomia e una struttura molto diversa da Blocco 181. All’interno del progetto c’è anche un vero e proprio film: la puntata verticale dedicata al personaggio di Snake, con protagonista Salmo e la super Guest star Alessandro Borghi.

E’ stato poi il turno di Ciro Visco, il regista della serie, che si è detto pienamente soddisfatto del lavoro svolto dal suo cast

I personaggi di Gangs of Milano si sono evoluti tantissimo in questa stagione. “E’ stata una sfida molto interessante: all’inizio, come da immaginario collettivo, ci siamo ritrovati attorno a un tavolo per capire impostare il lavoro. L’idea era quella di ripartire esattamente da dove avevamo lasciato i tre protagonisti, Ludo, Mahdi e Bea. Nils ci ha lanciato una provocazione: se ritrovassimo i personaggi due anni dopo, come diventerebbero? Come sarebbero condizionati dal mondo attorno a loro?“. Ciro Visco ha definito il passaggio da Blocco 181 a Gangs of Milano una sfida interessantissima. Mahdi si ritrova costretto a comandare il Blocco, Bea è la leader di una comunità di sole donne con dei chiari intenti criminali, mentre Ludo, che sembrava dover cambiare vita si ritrova un’altra volta all’interno del contesto da cui si voleva allontanare. “Siamo partiti proprio da questa idea: i protagonisti erano diventati come delle isole” – aggiunge il regista. 

Per quanto concerne invece le new entry del cast – Zak e Nael – Ciro Visco ha introdotto il discorso legato allo street casting svolto per Gangs of Milano

Abbiamo fatto un vero e proprio street casting per i personaggi di Zak (Fahd Triki) e Nael (Noè Nouh Batita). Lo street casting è servito più per un discorso di tridimensionalità del personaggio che per avere qualcuno che fosse vero per raccontare ciò che realmente accade in quel contesto. “I ragazzi sono stati bravissimi: sul set hanno stravolto molte battute e li abbiamo lasciati fare perché eravamo affascinati dalla naturalezza con cui comunicavano e si comportavano in scena“.

Salmo, interprete di Snake, ha poi commentato il lavoro svolto in primis su sé stesso per disfarsi dei panni da rapper e indossare quelli da attore

Salmo, il cui personaggio è protagonista di un vero e proprio film, una puntata verticale, all’interno di Gangs of Milano, ha commentato la scena di combattimento in cui è protagonista: “Avevamo uno stunt-man ma era troppo divertente e volevo farla io che, tra l’altro, sono abituato a farmi male ogni volta che registro qualcosa, sono pieno di cicatrici“. Il focus si è poi spostato su un punto cruciale nell’esperienza attoriale dell’artista: la distruzione dell’ego. “Un rapper è abituato a calarsi nei panni degli altri, in particolare nei brani di storytelling. Ma recitare è tutta un’altra cosa, diametralmente opposta. La recitazione presuppone la distruzione dell’ego, cosa che è invece la linfa vitale del rap: il cinema, diciamo, è la cryptonite dei rapper“. Salmo ha poi aggiunto di dovere tanto a questa esperienza e a Snake perché recitare gli ha fatto “abbassare la cresta” anche nella vita personale: “Snake è andato di pari passo con la mia vita, ho seguito il suo esempio e, come lui, mi sono isolato dal mondo“.

Dopodiché, i tre protagonisti di Gangs of Milano, hanno commentato il proprio percorso, anticipando ciò che vedremo nella serie

Laura Osma ha commentato la sua esperienza sul set parlando della difficoltà di rappresentare una donna come leader all’interno di un mondo così maschile: “Bea è un personaggio molto complesso perché è una donna che si ritrova in un mondo estremamente maschile. Mi sono chiesta come poter essere leader in un mondo del genere. Bea ha capito come stare al gioco, ha capito le regole del gioco“. Come Bea, anche Mahdi si ritrova da solo, a capo di un sistema che non gli appartiene e da cui, in realtà, vorrebbe soltanto fuggire. “Mahdi si ritrova a dover fare il capo senza essere pronto. Si ritrova in una situazione non voluta senza sentire lo spirito da leader necessario: lui vorrebbe soltanto fuggire e trovare il proprio posto nel mondo. La sua è una storia che parla di vendetta” – le parole di Andrea Dodero. Infine, Alessandro Piavani ha commentato il percorso di Ludo, che sarà una delle sorprese di questa stagione: “Gli sceneggiatori sono stati bravi a raccontare la Milano bene per come è realmente, con la violenza e tutto il resto. Per me è stata un’esperienza bellissima poter interpretare Ludo nella sua evoluzione: quando ho letto la sceneggiatura ho pensato “questo è un altro personaggio”. Da attore è stata una opportunità bellissima. Nella prima stagione, il personaggio di Ludo era affascinato da questo mondo, mentre nella seconda ne è totalmente schifato e, in un certo senso, lo usa per i propri scopi.

Gangs of Milano debutterà su Sky e

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