A Ercolano, dopo 25 anni, riaprono due splendide domus (e ci sono tante novità)
Ci sono voluti oltre 25 anni, ma oggi sono di nuovo visitabili due delle domus più affascinanti di Ercolano: la Casa del Colonnato Tuscanico e quella del Sacello di Legno

Sono passati più di 25 anni, ma finalmente i viaggiatori diretti a Ercolano, in provincia di Napoli, possono tornare a esplorare due delle domus più incantevoli e affascinanti dell’antica città: la Casa del Colonnato Tuscanico e quella del Sacello di Legno. Parliamo perciò di due luoghi simbolici che sono di nuovo fruibili al pubblico a seguito di un lungo periodo di profondi e precisi lavori di restauro, che segnano la fine della prima fase del progetto Domus che prevede complessivamente il restauro di ben sei residenze. Le due appena riaperte rappresentano simbolicamente l’origine dell’antica Ercolano, e sono davvero una più incredibile dell’altra.
La Casa del Colonnato Tuscanico
All’interno della magnifica Casa del Colonnato Tuscanico di Ercolano è presente un prezioso dipinto che raffigura il sacrificio di fondazione di Ercole, ovvero una delle leggende più conosciute dell’eroe mitologico.
Tale antica residenza risale al II secolo a.C. e il suo nome deriva dal peristilio interno, ovvero un cortile porticato con colonne tuscaniche dai colori vivaci, tra cui il nero, il giallo e il bianco. Vi sono anche conservati molti altri affreschi ben custoditi che permettono di fare immergere i visitatori in uno spaccato della vita quotidiana, della mitologia e della cultura romana.
La domus include anche altri spazi, come la cucina, ambienti privati e di servizio, ricchi di dettagli che caratterizzavano la quotidianità nelle residenze aristocratiche dell’epoca.
La Casa del Sacello di Legno
Non è di certo meno interessante la Casa del Sacello di Legno, al cui interno è stata rinvenuta una statuetta dello stesso eroe, proprio nel piccolo altarino da cui prende il nome la domus. Dalla tipica struttura delle antiche residenze romane (atrio centrale, peristilio e vari ambienti residenziali), ha come elemento distintivo il sopracitato sacello di legno, che si suppone possa essere stato dedicato a divinità domestiche o usato per riti privati, e che dimostra l’importanza delle pratiche religiose nella vita di tutti i giorni degli antichi Romani.
Non mancano dipinti che impreziosiscono le pareti, molti dei quali raccontano l’arte locale tramite scene mitologiche, divinità e decorazioni stilizzate.
Le novità del Parco Archeologico di Ercolano
La riapertura delle due domus dopo oltre 25 anni ha rappresentato anche l’occasione per introdurre al pubblico alcune incredibili novità del Parco Archeologico di Ercolano. Nella giornata del 19 marzo, infatti, sono stati presentati la nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali (una sorta di cold case su cui si sta cercando di fare luce con nuove analisi sullo scheletro del giovane ritenuto il custode del collegio), i lavori in corso alle Terme Suburbane e le manutenzioni straordinarie su scala urbana.
In più, è stato annunciato il lancio di uno strumento che permette di entrare ancora più in sintonia con questi luoghi eccezionali: una nuova App mobile per sistemi Android e IOs, parte integrante di Ercolano Digitale, che si distingue per essere un vero e proprio ecosistema di risorse online fruibili attraverso il nuovo portale istituzionale del parco stesso.
L’App Ercolano digitale è disponibile in nove lingue e può essere scaricata liberamente dai principali stores. I viaggiatori saranno felici di sapere che potrà essere utilizzata anche sfruttando l’innovativa connessione WiFi e LiFi del parco attraverso cinque diversi percorsi tematici.
Le domus restaurate e gli strumenti digitali si aggiungono quindi all’offerta di visita già a disposizione del pubblico, rendendo, da questo momento in poi, l’esperienza di camminare in una città romana ancora più straordinaria e ricca di contenuti rispetto a come era in passato.