Surreale e bellissimo: il piccolo villaggio italiano che è un museo di scultura en plein air
In Romagna uno spazio creativo che sembra uscito da un film di fantascienza anni 80 rischia di sparire per sempre dopo 35 anni

Vicino Rimini, a Santarcangelo di Romagna, c’è un posto insolito dall’anima industriale e post-apocalittica che sembra uscito dai film di fantascienza come Blade Runner e Mad Max. Viene chiamato Mutonia ed è un villaggio degli scarti popolato da grandi sculture e installazioni ricavate da rottami riciclati che, dopo 35 anni, rischia di sparire. Questo progetto creativo della Mutoid Waste Company incoraggia al riciclo e a dare nuova vita ai rifiuti sempre più numerosi nel nostro pianeta, ma dovrebbe essere sgomberato in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato di gennaio che ha dichiarato abusive le case degli artisti, nonostante il favore delle istituzioni locali per la conservazione e memoria del villaggio.
Alla scoperta di Mutonia
Abitata da artisti e attivisti, Mutonia è uno spazio a pochi km dalla riviera romagnola che combatte il consumismo e lo spreco attraverso l’arte e la creatività. Tanti oggetti di uso comune diventati rifiuti vengono riabilitati e diventato espressione artistica e veicolo di un messaggio sociale e politico. Chiamato “il villaggio degli scarti”, questo spazio borderline espone alcune meraviglie meccaniche come un toro e un rinoceronte semoventi, robot, mostri di varie forme e grandezze, giganti di ferro, e altre creazioni che sottolineano la natura anticonformista e libera del luogo. Un cane fatto con un motore di una Citroen 2CV, un grande teschio in metallo, opere ispirate agli Egizi e ai Maya, Mecha ovvero robot di grandi dimensioni, animali in ferro e plastica si possono ammirare in loco.
Il lavoro manuale dei mutoidi offre la possibilità ad alcuni materiali arrugginiti e usurati di non finire abbandonati in una discarica, ma trasformarsi in opere d’arte ammirate dai visitatori curiosi e open mind. Negli ultimi anni vi abitano circa trenta persone, inglesi e italiani, prevalentemente artisti o professionisti nel campo della meccanica e informatica.

Come è nata
Nel 1991 il gruppo Mutoid Waste Company fu invitato al Festival di Santarcangelo per un progetto speciale che ha radunato artisti, scultori, costruttori e viaggiatori inglesi, francesi, tedeschi e italiani della scena punk, cyber e post-industrial. Alla fine del festival, invece di ripartire, i Mutoid sono rimasti e il terreno in cui avevano allestito il loro spettacolo di sculture meccaniche e mutanti è diventato “Il Campo dei Mutoid”.
Mutoid Waste Company è un gruppo fondato nel Regno Unito da Joe Rush e Robin Cooke nei primi anni ’80: ha realizzato sculture, installazioni, esposizioni, spettacoli, parate e show di piazza, feste, concerti, rave party, festival, workshop, parchi divertimento, scenografie, arredi, costumi per il cinema e per la moda, anche in collaborazione con altri artisti e dando luogo alla formazione di ulteriori gruppi e raggruppamenti temporanei. Nel 2012 la Mutoid Waste Company ha chiuso le Paralimpiadi di Londra con una parata di macchine mutanti, acrobati e fuochi pirotecnici
Come si può visitare
Come parco turistico con accesso libero, Mutonia si può visitare tutti i giorni dalle 9.30 alle 20 da aprile a ottobre e dalle 9.30 alle 18 da novembre a marzo. Per chi vuole si può anche noleggiare gratuitamente una bicicletta presso l’ufficio informazioni turistiche. A 2k dal centro di Santarcangelo di Romagna, l’indirizzo esatto è via Calatoio Ponte e si trova dopo lo stadio. Tenere presente che non si può entrare dentro in auto, ma c’è un piccolo spiazzo poco prima dell’ingresso dove lasciare l’auto o altri mezzi di trasporto. I cani sono i benvenuti, ma devono essere tenuti al guinzaglio. E infine si possono fare foto ma sempre rispettando la privacy degli abitanti.

Dove vedere il documentario Hometown | Mutonia
Il documentario Hometown | Mutonia è stato realizzato dal collettivo Zimmerfrei nel 2013, ma dal 20 marzo 2025 esce in streaming su OpenDDB (la piattaforma di opere indipendenti più grande in Europa) perchè il rischio che il “villaggio degli scarti” scompaia per sempre è diventato reale. Dopo 35 anni, tante battaglie legali e polemiche, il Consiglio di Stato ha stabilito che le opere d’arte dei Mutoid sono abusive e devono essere rimosse. Realizzato con la partecipazione degli abitanti del villaggio, questo documentario di circa un’ora racconta Mutonia, questa città temporanea che si trasforma nel tempo dopo essere nata per lo spirito anarchico e sperimentale di alcuni cyber punk. Un luogo originale realizzato con rottami assemblati e veicoli trasformati in case, che George Miller troverebbe familiare come location del suo Mad Max.
“Il campo dei Mutoid è un esperimento abitativo e di vita, una comunità instabile che combina immaginario post-industriale, pratiche del riciclo, autogestione e ridefinizione del rapporto tra l’abitare, il consumo del territorio e la salvaguardia dell’habitat biologico e storico in una ex-cava sul fiume Marecchia – si legge nelle note di regia di Hometown | Mutonia – Vivere in strutture temporanee e mobili sembra essere diventato un’altra delle nostre libertà da difendere, anche quando la precarietà è una scelta e non una sciagura.” Il collettivo ZimmerFrei, in particolare, è stato fondato a Bologna nel 2000 ed è formato da Anna de Manincor (artista e filmmaker), Massimo Carozzi (musicista e sound designer) e fino al 2019 anche da Anna Rispoli (artista e regista). La pratica di ZimmerFrei combina linguaggi diversi e spazia dai film documentari alla videoarte, dai progetti sonori alla performance, e poi laboratori partecipativi, video installazioni multi canale e interventi nello spazio pubblico.

Sant’Arcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna è un piccolo comune della provincia di Rimini, in Emilia Romagna, al confine con la provincia di Forlì-Cesena. Si tratta di un antico borgo medievale che vale la pena visitare per l’atmosfera antica, l’architettura affascinante fatta di palazzi nobili, vicoli, case barghigiane e piazzette caratteristiche che le hanno conferito il titolo di Città d’Arte. Adagiata sul colle di Giove, Santarcangelo di Romagna ha l’aspetto di un borgo fortificato di impianto medievale e il Monte Giove lì vicino è attraversato da alcune grotte tufacee misteriose sul cui uso ci sono varie teorie, da cantine a luoghi di culto. Tra i luoghi da visitare la Torre del Campanone, la Porta Cervese, Piazza delle Monache, la piazza centrale Ganganelli, la Chiesa Collegiata, Pieve di San Michele e lo Sferisterio, oltre al Museo Storico Archeologico MUSAS e il MET – Museo Etnografico degli Usi e Costumi della Gente di Romagna.