Alex Wyse: da Sanremo alla Cattolica, un incontro con gli studenti
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A poco più di un mese dalla sua esperienza sul palco dell’Ariston, Alex Wyse ha fatto tappa all’Università Cattolica di Milano per un incontro speciale con gli studenti del Master in Comunicazione musicale. Un’occasione per raccontarsi, condividere esperienze e offrire uno sguardo da vicino sul mondo della musica, dalla scrittura delle canzoni alla gestione di una carriera artistica.
L’artista ha ripercorso le tappe principali del suo percorso, dagli esordi in Inghilterra all’età di 15 anni fino alla recente partecipazione a Sanremo 2025, dove con il brano Rockstar ha conquistato il secondo posto tra le Nuove Proposte. «Essere arrivato su quel palco è qualcosa che mi porterò dietro per sempre – ha raccontato Alex a Cattolicanews –. Da piccolo guardavo il Festival in TV e ritrovarmi lì è stato un sogno».
Durante l’incontro, gli studenti hanno posto diverse domande sul percorso di un artista e sulla gestione della sua carriera, aspetto fondamentale per chi sogna di lavorare nel settore musicale. A rispondere, oltre ad Alex, c’era anche Marco Guasparri di Artist First, l’etichetta indipendente che lo rappresenta. «Il nostro obiettivo è costruire un percorso solido per gli artisti, ma non è semplice – ha spiegato Guasparri –. Serve un lavoro costante, che spazia dalla produzione musicale alla strategia promozionale».
Per Alex Wyse, il legame tra un cantante e il proprio team è essenziale: «Mi fido molto delle persone che mi seguono e lascio loro libertà di azione. Se qualcosa non mi convince, lo diciamo subito e troviamo insieme la soluzione migliore».
Non solo musica: oggi anche l’immagine gioca un ruolo fondamentale per un artista. Alex ha raccontato come la scelta del look sia parte integrante della sua espressione creativa: «Mi piace sperimentare con colori e stili particolari. A Sanremo Giovani ho scelto personalmente i miei outfit, il mio team mi lascia molta libertà anche in questo».
Ma ciò che conta davvero per lui è il rapporto con il pubblico: «Senza i miei fan tutto questo non esisterebbe. So che quello che dico e faccio può aiutarli, lo vedo nei loro occhi. Penso sia fondamentale mostrarsi autentici e trasmettere positività».
Per Alex Wyse, questo incontro ha rappresentato una prima volta anche dal punto di vista personale: «È strano essere dall’altra parte, dietro una cattedra – ha confessato –. Non mi sento di dare consigli a nessuno, ma è bello pensare di poter essere d’ispirazione. Sono felice di aver condiviso questo momento con gli studenti».
Un confronto prezioso, tra sogni, determinazione e musica, che ha offerto agli studenti una visione diretta e autentica su cosa significhi costruire una carriera nel panorama musicale di oggi.
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