Veratour e il segreto del modello “family style”

Il modello family style funziona e produce numeri in crescita. Veratour resta fedele negli anni alla sua filosofia e al suo core business della vacanza in villaggio, che innova, seleziona, aggiorna e arricchisce sul fronte delle mete e delle proposte in risposta a una clientela ben definita, molto fidelizzata, con una buona propensione alla spesa ... L'articolo Veratour e il segreto del modello “family style” proviene da GuidaViaggi.

Mar 21, 2025 - 09:24
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Veratour e il segreto del modello “family style”

Il modello family style funziona e produce numeri in crescita. Veratour resta fedele negli anni alla sua filosofia e al suo core business della vacanza in villaggio, che innova, seleziona, aggiorna e arricchisce sul fronte delle mete e delle proposte in risposta a una clientela ben definita, molto fidelizzata, con una buona propensione alla spesa e un’inclinazione alla prenotazione anticipata. “In alcune destinazioni facciamo il 65-70% di vendita in anticipo a 90 giorni”, afferma l’a.d. Stefano Pompili.

Il traino dell’Egitto

Se il 2024 per l’azienda ha portato numeri di tutto rispetto, anche i primi mesi del 2025 stanno dando soddisfazione. “L’Egitto è il traino principale di questi primi mesi”. Pompili lo dice chiaramente: “Oggi la partita la facciamo molto su questa destinazione, che traina la crescita di valore e credo che traini anche la crescita del turismo italiano”. Si sta parlando di un Egitto che “non è più quello a basso costo di un paio di anni fa, oggi per la settimana di Pasqua si può arrivare a spendere anche 1.800-2mila euro a persona. Impensabile – afferma il manager – qualche anno fa”.

Pompili si sofferma sulla destinazione, mettendo a confronto i passeggeri movimentati in occasione delle festività natalizie del 2023-2024 che sono stati 3.250, con quelli del periodo 2024-2025 che sono stati 4.820, pari a un +48%. Se si guarda alle vacanze pasquali e ai ponti dello scorso anno, i passeggeri che sono andati in Egitto sono stati 2.400, “quest’anno ne abbiamo 4.200, il che vuol dire che c’è il +76% di persone che ha deciso di partire in quelle due settimane”.

Si parla di un’offerta sulla destinazione che conta 6 villaggi e 1.100 camere a settimana e fino a 2.300 posti volo a settimana in alta stagione, compresa l’estate. “A maggio apriremo Marsa Matrouh, la costa a Nord egiziana, che – afferma il manager – sta diventando una meta luxury, con un costo interessante”. I voli sono da 8 scali diversi, 5 al Nord e 3 al Centro-Sud Italia.

Guardando alle altre mete si ha che la Tunisia cresce del 22%, la destinazione apre a maggio e il dato comunicato sono previsioni sulla estate. Grecia, Baleari e Cipro crescono del 6%. Il lungo raggio tailor made cresce del 26%, Canarie e Capoverde invece del 7%, l’Italia del 2% e il lungo raggio charter del 4%.

Gli obiettivi di fatturato

In questi anni Veratour ha dimostrato una “crescita strutturale” che porta il manager ad affermare di “essere pronti a breve per arrivare alla soglia di 300 milioni di euro“, ma spiega anche che è stato fatto un “budget conservativo”, cioè dai 246 milioni del 2024, l’obiettivo 2025 è di arrivare a un volume di affari di 265 milioni di euro, ma a fronte dei dati di advanced booking e di ordinato “crediamo di superare di gran lunga il numero”.

Veratour punta a 285 milioni per il 2026 e a 310 milioni di euro per il 2027. “E’ una crescita media prevista tra l’8 e il 10%”. Il manager la definisce una “crescita prudente” in linea con la filosofia del t.o. L’obiettivo perseguito è quello di “mantenere la redditività sempre alta“, in quanto è importante se si vogliono fare nuovi investimenti, aprire destinazioni, o investire in sviluppo (digitale e tecnologico).

Il modello family style

I numeri si fanno grazie a un mix di fattori, tra cui la squadra, “siamo ancora una azienda family style dove il capitale umano fa la differenza”, dice Pompili. Una formula che mette il cliente al centro e il 43% è clientela repeater, “un dato altissimo, non è facile fidelizzare il cliente del turismo, c’è sempre di mezzo il fattore prezzo, ma noi abbiamo dei driver importanti come il villaggio, l’animazione, l’assistenza, la cucina italiana che fidelizzano molto”.

Da interviste fatte sulla clientela è emerso che “la gente sceglie Veratour per il brand, è il primo motivo per cui le persone tornano. Il secondo è la qualità del prodotto, il terzo sono le experience, investiamo tanto tra settimane speciali, corsi, attività per l’ospite. Il prezzo – evidenzia soddisfatto Pompili – è l’ultimo motivo”.

E il pricing, in cinque anni, ha avuto un aumento medio della tariffa del 28%. Sui Caraibi c’è stato un incremento del 35%. “Nel turismo abbiamo mitigato questi aumenti, ma sono stati importanti”. Nonostante ciò il cliente che sceglie l’operatore ha deciso di assorbire il prezzo più alto. I rincari hanno interessato anche l’Egitto, “un prodotto da 990 euro, nel 2024 è arrivato a un prezzo medio di 1.240” e Pompili mette in guardia sul fatto che nel 2025 sarà di 1.350. Nonostante ciò la gente è disposta a viaggiare.

Quella di Veratour è una clientela che ha un posizionamento medio-alto, cioè con una buona capacità di spesa e ne destina “una parte rilevante alle vacanze”, come sottolinea il direttore commerciale Massimo Broccoli. Dal canto suo l’operatore è impegnato ad accontentare quel “turista più esigente, più ricercato e il settore del turismo organizzato ha molta capacità di attrarre persone con alta capacità di spesa”.

Broccoli riconosce però che, forse sulla clientela media, si deve fare “qualche passo in più per approcciare questo tipo di cliente”. Per farlo, destinazioni come Egitto e Tunisia vengono in aiuto e dal canto suo Veratour ha cercato di spingere sempre di più verso le destinazioni dell’area araba, “ma sempre ricercando un prodotto di qualità medio-alta, perché lo chiede la nostra clientela”. Pertanto Egitto e Tunisia negli anni a venire saranno “sempre più fondamentali” per l’operatore. Broccoli invita a osservare anche quanto succede in altri mercati, per esempio in Spagna e in Grecia che stanno 2aumentando le tariffe e il livello di servizi, diventeranno sempre di più un turismo elitario”.

La novità dei pacchetti a durata variabile

Veratour, invece, ha bisogno di avere “un’offerta più competitiva a livello di tariffe” oltre a quella di innovare l’offerta, a fronte di un format “che piace, ma con una offerta rigida essendo legati al mercato aereo dei charter“, che sono comodi, ma hanno una rigidità quanto alle partenze o il lunedì, o la domenica o il sabato, per vacanze di 7 o di 14 giorni. Veratour ha iniziato da poco a rendere più flessibile la sua offerta, prevedendo “pacchetti a durata variabile“.

“Quasi tre clienti su quattro comprano con grande anticipo le vacanze. Le prenotazioni in early booking sono il 73% e le vendite sotto data (negli ultimi 30 giorni) continuano a calare, sono circa il 18%, “siamo cresciuti molto anche sulla parte gruppi e incentive, soprattutto aziendali (7,25%), inoltre un cliente su cinque sono famiglie con bambini, con una necessità di essere assistiti”.

Stefania Vicini

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