Intervista a Sandra Kim, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 1986

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Mar 24, 2025 - 12:46
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Intervista a Sandra Kim, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 1986

Sandra Kim, nome d’arte di Sandra Caldarone, è una cantante e conduttrice televisiva belga di origini italiane, passata alla storia come la più giovane vincitrice dell’Eurovision Song Contest.

Nata nel 1972 a Saint-Nicolas, in Belgio, da una famiglia abruzzese, ha iniziato a cantare fin da bambina. Nel 1986, a soli 13 anni e mezzo, vince l’Eurovision con J’aime la vie, battendo il record di Gigliola Cinquetti. La sua vittoria resta un primato imbattuto e ha segnato la storia della competizione europea.

L’abbiamo incontrata a Oslo, in occasione del Nordic Eurovision Party.

Intervista a Sandra Kim, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 1986

Sandra Kim, benvenuta su iMusicFun. Partirei parlando delle tue origini italiane.
Sì, i miei genitori sono entrambi italiani. Io sono nata in Belgio, ma ho sempre avuto un legame con l’Italia. Parlo un po’ in italiano, faccio del mio meglio, ma non è sempre facile!

Per un certo periodo l’Italia è stata un po’ distante dall’Eurovision Song Contest…
Sì, è vero, ed è un peccato. L’Italia ha sempre avuto una grande tradizione musicale e anche in passato sarebbe stato bello vederla più coinvolta.

Tornando alla tua vittoria, nel 1986 hai trionfato con J’aime la vie, ma quell’anno l’Italia non partecipava.
Sì, peccato! Sarebbe stato bello se il pubblico italiano avesse potuto seguire l’evento e vedere la mia esibizione.

J’aime la vie è una canzone che ancora oggi ricordiamo con affetto. È una canzone speciale, anche per il suo messaggio universale.
Mi fa molto piacere. Avevo solo 13 anni e mezzo quando ho partecipato all’Eurovision, quindi non avrei potuto cantare una canzone d’amore o di politica. Il testo di J’aime la vie era perfetto per la mia età e per il mio modo di vedere il mondo. Ancora oggi mi sento legata a quel messaggio: amo la vita e continuerò ad amarla per sempre!

Quali ricordi hai di quel 1986? Sono passati tanti anni, ma la tua canzone è rimasta nel cuore di molte persone.
È stata un’esperienza incredibile! All’epoca ero molto giovane, quindi tutto è successo così in fretta. Ma è un ricordo bellissimo. Ancora oggi, quando canto J’aime la vie ai miei concerti in Belgio, il pubblico la aspetta con entusiasmo. È una canzone che ha segnato la mia carriera e sono orgogliosa di aver rappresentato il Belgio, vincendo per la prima e unica volta nella storia del Paese.

Il Belgio ha sempre presentato proposte particolari e di grande qualità all’Eurovision.
Sì, è vero. Ci sono state molte canzoni bellissime nel corso degli anni, ma io sono ancora l’unica ad aver portato in trionfo il Belgio.

Il Belgio ha una particolarità rispetto ad altri Paesi: ha due classifiche, una per la regione fiamminga e una per la Vallonia. Una divisione che si riflette anche nelle scelte per l’Eurovision.
Sì, esatto! È sempre stato così. È un po’ complicato, perché le due parti del Belgio sono molto diverse. C’è un po’ di rivalità tra Fiandre e Vallonia… forse anche un pizzico di gelosia! Ma non so spiegare esattamente il motivo.

Quali generi musicali sono più popolari oggi in Belgio?
In Belgio si ascolta un po’ di tutto: pop, rock, musica popolare… Ci sono artisti che piacciono sia ai giovani che agli adulti. In Vallonia, in particolare, c’è una grande passione per la musica italiana!

Davvero?
Sì! I miei genitori, ad esempio, guardano sempre Sanremo. È una tradizione che resiste nel tempo.

C’è qualche canzone di Sanremo degli ultimi anni che ti è piaciuta particolarmente?
Sì! Ho amato la canzone di Mahmood e i Maneskin. Era perfetta! E poi mi sono innamorata della voce di Diodato, davvero bellissima.

Hai mai pensato di tornare all’Eurovision?
No, no, no! Per me è un no assoluto. Ho partecipato una volta e va bene così! Non voglio ripetere quell’esperienza, mi basta il ricordo meraviglioso del 1986.

Foto dai social di Sandra Kim

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