Novità da LA NIÑA per la Primavera: meteo peggiore ultimi anni

  La meteo di questi giorni è influenzato anche da LA NIÑA, un fenomeno che potrà causare IMPREVEDIBILI SBALZI DI TEMPERATURA e condizioni atmosferiche INCLEMENTI in molte aree. Questa primavera si preannuncia estremamente instabile, con conseguenze negative non solo per noi esseri umani, ma anche per la FLORA e la FAUNA, più vulnerabili a raffiche […] Novità da LA NIÑA per la Primavera: meteo peggiore ultimi anni

Mar 17, 2025 - 19:32
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Novità da LA NIÑA per la Primavera: meteo peggiore ultimi anni

 

La meteo di questi giorni è influenzato anche da LA NIÑA, un fenomeno che potrà causare IMPREVEDIBILI SBALZI DI TEMPERATURA e condizioni atmosferiche INCLEMENTI in molte aree. Questa primavera si preannuncia estremamente instabile, con conseguenze negative non solo per noi esseri umani, ma anche per la FLORA e la FAUNA, più vulnerabili a raffiche di freddo anomalo, precipitazioni intense e passaggi repentini dal caldo al freddo. L’osservazione costante di questo fenomeno evidenzia un periodo in cui dovremo convivere con una variabilità climatica talvolta estrema, tanto da influire sulle nostre attività quotidiane e sull’equilibrio degli ecosistemi.

La possibile continuazione di LA NIÑA rappresenta un fattore cruciale per interpretare gli scenari di questa primavera, soprattutto in ITALIA e in tutto il MARE MEDITERRANEO. Gli sbalzi di temperatura, associati al VORTICE POLARE modificato, potrebbero accentuarsi con venti freddi fuori stagione e ondate di calore anomalo. Si parla di variazioni persino superiori a dieci gradi nel giro di pochi giorni, situazioni che rendono difficile prevedere con precisione l’evoluzione del tempo atmosferico. Inoltre, fenomeni come improvvisi episodi di NEVE tardiva o grandinate potrebbero manifestarsi, arrecando danni all’agricoltura e all’ambiente naturale. Molte colture corrono il rischio di subire stress termico, mentre numerose specie animali faticano a adattarsi ai cambiamenti repentini, con possibili disagi nelle fasi di riproduzione o di migrazione.

 

La potenziale influenza di LA NIÑA sul nostro continente è complessa. Se nelle AMERICHE e in ASIA gli effetti di questo fenomeno sono più diretti, in EUROPA le conseguenze dipendono dall’interazione con altri PATTERN ATMOSFERICI, come la NAO (OSCILLAZIONE NORDATLANTICA). La primavera 2025, secondo i principali modelli climatici, dovrebbe mantenere temperature mediamente superiori alla norma, ma caratterizzate da continue oscillazioni. La fase rimanente di marzo rischia di presentare anomalie termiche positive anche di 1 o 2 gradi rispetto alle medie, con un progressivo ridimensionamento verso maggio. Tuttavia, si prevede che rimarremo comunque al di sopra dei valori tipici del periodo, aprendo la strada a un inizio d’estate che potrebbe rivelarsi INTENSAMENTE CALDO.

 

Anche sul fronte delle PRECIPITAZIONI lo scenario si presenta incerto. I grandi centri di calcolo indicano, per alcune regioni del Nord ITALIA e delle aree tirreniche, periodi di relativa scarsità di pioggia, alternati a fasi in cui possono verificarsi violenti TEMPORALI. L’anticiclone subtropicale, spesso collegato a LA NIÑA, potrebbe espandersi verso il MARE MEDITERRANEO, limitando l’ingresso delle perturbazioni atlantiche. Ciò comporterebbe momenti di siccità, interrotti bruscamente dall’arrivo di sistemi perturbati capaci di scatenare fenomeni intensi, con GRANDINATE e raffiche di vento molto intense. Aprile e maggio potrebbero vedere una maggiore variabilità, con alcuni modelli che anticipano un quadro più instabile e altri che non mostrano segnali chiari, lasciando aperto il margine di incertezza su piogge e possibili ondate di maltempo.

 

Gli effetti più tangibili di LA NIÑA e dei relativi squilibri climatici rischiano di emergere nella successiva stagione estiva. Estate calda e siccitosa nel MEDITERRANEO centrale e orientale è una prospettiva plausibile, soprattutto se l’anticiclone dovesse insistere con forza sul bacino. Da fine maggio e per tutto giugno potrebbero generarsi ONDATE DI CALDO anomale, con temperature oltre i 35 gradi. Esiste la prospettiva di una successiva perdita di vigore di LA NIÑA verso la fine dell’estate, con un parziale abbassamento del flusso oceanico verso latitudini più meridionali. Questo potrebbe garantire TEMPORALI RINFRESCANTI al Nord ITALIA, estendendosi talvolta più a sud, ma con il rischio di fenomeni violenti, come TROMBE D’ARIA e grandinate di grosse dimensioni. La presenza di forti contrasti termici alimenta lo sviluppo di celle temporalesche molto intense, il che rende l’atmosfera potenzialmente esplosiva in termini di eventi estremi.

 

Dal punto di vista scientifico, è importante sottolineare che previsioni di questo tipo, proiettate su lunghi periodi, non possono fornire certezze assolute. L’atmosfera rimane un sistema caotico, e gli stessi modelli più avanzati contengono sempre un margine di errore. Tuttavia, la tendenza verso una primavera più calda del normale sembra confermata, mentre le precipitazioni potrebbero risultare al di sotto dei valori medi in alcuni momenti e accentuarsi in altri, mantenendo un quadro di marcata variabilità. Per agricoltori, operatori turistici e per chiunque sia coinvolto in settori legati alle condizioni climatiche, sarà di fondamentale importanza monitorare i prossimi aggiornamenti e pianificare al meglio le proprie attività, tenendo conto della possibilità di eventi avversi.

 

A livello di EUROPA meridionale, estati più calde e secche si combinano con il pericolo crescente di fenomeni derivanti da cicloni mediterranei che possono colpire con forza paesi come la SPAGNA, la GRECIA e, in alcuni casi, l’ITALIA. Questi cicloni, potenziati dal calore e dall’umidità eccessiva presenti nel MARE MEDITERRANEO, possono generare alluvioni e mareggiate devastanti. Il rischio siccità, in parallelo, incombe specialmente nelle regioni meridionali della penisola italiana, in cui l’accumulo di pioggia potrebbe risultare insufficiente a colmare i deficit idrici ereditati dagli ultimi anni.

 

La speranza risiede nel possibile allentamento di LA NIÑA entro la fine della stagione primaverile, scenario che aprirebbe margini per un periodo estivo meno estremo.

 

È fondamentale che i dati e gli studi sul fenomeno di LA NIÑA continuino a essere raccolti e analizzati con la massima accuratezza, poiché solo così sarà possibile migliorare la comprensione di un sistema così complesso. Ma abbiamo un problema, il NOAA, il maggiore centro di ricerca e previsioni meteo del Mondo, sta vedendo un taglio di finanziamenti e dipendenti da parte del Governo americano, in un programma di austerity. Questo comprometterà la qualità delle osservazioni meteo e delle previsioni globali.

Novità da LA NIÑA per la Primavera: meteo peggiore ultimi anni