Karla Sofía Gascón: “Io meno razzista di Gandhi”

Parla Karla Sofía Gascón

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Nelle ultime ore Karla Sofía Gascón ha tenuto una conferenza stampa a Madrid, riportata da El Mundo, che ha rapidamente attirato l’attenzione per le sue dichiarazioni controverse e per il tono acceso della sua difesa personale. Al centro dell’incontro con la stampa c’è stata la volontà di rispondere alle recenti polemiche legate a vecchi tweet e di promuovere l’uscita della sua imminente autobiografia, What’s Left of Me.

Gascón ha dichiarato di essere da sempre contraria a qualsiasi forma di estremismo e discriminazione, ricordando il suo passato di attivismo contro i gruppi neofascisti:

Hanno detto che sono di estrema destra, razzista o altro. Ma se c’è una cosa che ho fatto per tutta la vita, è oppormi a tutto questo. Quando ero giovane, combattevo contro gli skinhead. Quando qualcuno si avvicina a me e gli chiedo: ‘Cosa c’è in me che ti offende?’, nessuno riesce a darmi una risposta concreta

Nel tentativo di ridimensionare la gravità dei messaggi pubblicati in passato, l’attrice ha affermato che i suoi tweet sono stati estrapolati dal contesto e ha aggiunto ironicamente:

Nessuno deve perdonarmi nulla. Se qualcuno si sente offeso da cose che ho fatto nella mia vita, può venirmelo a dire. Io sono meno razzista di Gandhi.

Secondo Karla Sofía Gascón, l’attenzione mediatica negativa è frutto di una vera e propria campagna diffamatoria orchestrata contro di lei proprio durante la stagione dei premi cinematografici:

È evidente che c’è stata una campagna contro di me, che è andata avanti finché non hanno ottenuto ciò che volevano

Negli ultimi mesi, Karla Sofía Gascón è stata al centro di numerose polemiche per vecchi tweet risalenti anche al 2016, in cui avrebbe difeso Hitler e rivolto insulti contro musulmani, George Floyd, persone di origine cinese e, in un’occasione, contro gli Oscar del 2021 definiti “afro-coreani”. Dopo le critiche, l’attrice di Emilia Perez ha pubblicato delle scuse pubbliche cercando di presentarsi come parte delle stesse categorie emarginate che, in passato, avrebbe offeso. Un tentativo, secondo molti, di contenere i danni in vista dell’uscita del suo libro.

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