Simone Cristicchi: a Sanremo 2025 la consegna del Premio Lunezia al valore letterario musicale
In sala Stampa Lucio Dalla Simone Cristicchi ha ricevuto il Premio Lunezia per Sanremo 2025. Queste le motivazioni: Il cosmo è trasformazione inevitabile e irreversibile. Noi lo siamo. Lo sono i cari che invecchiano sino a dissolversi davanti ai nostri occhi. Ma se l’esistenza è un viaggio senza sosta verso il mistero di cui pregustiamo […] L'articolo Simone Cristicchi: a Sanremo 2025 la consegna del Premio Lunezia al valore letterario musicale proviene da All Music Italia.

In sala Stampa Lucio Dalla Simone Cristicchi ha ricevuto il Premio Lunezia per Sanremo 2025.
Queste le motivazioni:
Il cosmo è trasformazione inevitabile e irreversibile. Noi lo siamo. Lo sono i cari che invecchiano sino a dissolversi davanti ai nostri occhi. Ma se l’esistenza è un viaggio senza sosta verso il mistero di cui pregustiamo l’amarezza per immunizzarci al poi, assistere alla morte in vita di un genitore è diverso. No, non si resta orfani, solo di un cuore che cessa di battere.
Si resta orfani dello sguardo che ci conosceva più di ogni altro e di un nome il nostro che presto svanirà e quando accadrà con chi rievocheremo il passato? La risposta è un pugno allo stomaco. Il tempo ci ha tradito invertendo la rotta. A chi ci ha insegnato tutto, dovremmo insegnare tutto. Nasciamo genitori dei nostri genitori.
E Scusate. E non c’è rimedio, siamo impotenti. Abbiamo l’amore, però l’amore ricevuto sarà scorta d’amore da restituire. Capiremo l’arte della cura quando le mani cui ci affidavamo si affideranno alle nostre. In noi dilagheranno rabbia e tenerezza, difficili da accettare e raccontare.
C’è riuscito con maestria Simone Cristicchi in quando sta piccola, cui va il Premio Lunezia per Sanremo per il valore musicale letterario di un brano che affronta il tema universale dell’Alzheimer senza pietismo.
Note evocative e pregiata poetica dipingono con delicatezza una madre fragile, pura come una bambina che sa comprendere con con recitata memoria sensoriale le parole di suo figlio:
Ti dirò Ti dirò di mio padre, ovvero tuo marito. Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il nome mille volte perché tanto te lo scorderai.
L’invita d’autore e melodie tattili in un crescendo di vibrazioni che si iniettano nella pelle per rinascere brividi. Sposano i canoni della musicale letteratura tanto cari al Premio Lunezia per Sanremo 2025. Grande Simone!
Dopo la consegna del premio, Simone Cristicchi rimane in sala stampa per la conferenza dopo l’esibizione a Sanremo 2025.
“I cantautori esistono, continuano ad esistere. Noi siamo una specie di riserva indiana, ma finché ci sarà uno con la chitarra o col pianoforte a raccontarci una storia, la canzone d’autore non morirà mai”.
Un pensiero condiviso anche in relazione alla scelta di Carlo Conti di dare spazio a questa tradizione al Festival di Sanremo: “Di questo gliene siamo tanto grati“.
Sul piano personale, Simone ha raccontato la difficoltà di portare sul palco un brano così intimo:
“Non è stato facile cantare questa canzone. Anche alle prove ho fatto molta fatica, nonostante il brano esista da cinque anni e io lo conosca a memoria. Ma raccontando qualcosa di vero, di vivo e di autentico, è stato complicato mantenere la concentrazione giusta”.
Alla domanda su quanto la Calabria, spesso fonte d’ispirazione per lui, abbia influenzato il brano in gara, ha risposto:
“No, non c’è la Calabria in questa canzone, però ce l’ho sempre nel cuore. Noi dobbiamo raccontare quello che vediamo, non possiamo parlare di cose che non conosciamo“. Ha poi ricordato il suo legame con il mondo degli anziani, fonte di molte sue storie: “Mi chiamavano il terrore dei centri anziani perché mi muovevo in queste case di riposo col mio registratore e il mio taccuino, raccogliendo le voci degli ultimi testimoni della Seconda Guerra Mondiale“.
Un passaggio particolarmente toccante è stato il tributo alla madre Lucia, figura centrale nella sua vita e ispirazione per il brano:
“Ha cresciuto tre figli da sola dopo la morte di mio padre. Poi, appena andata in pensione, ha avuto un drammatico evento che l’ha resa disabile al 100%. Sapere che oggi canto una canzone per lei davanti a tutta l’Italia, mentre lei mi guarda dalla sua casa a Roma, è un’emozione indescrivibile”.
Infine, ha ricordato Paolo Benvegnù, cantautore recentemente scomparso e suo amico:
“È stata una perdita brutta per tutti noi che scriviamo canzoni. Ammiro la sua coerenza, perché certe scelte si pagano sulla nostra pelle. Spero che mi guarderà da lassù e mi sosterrà in questa settimana, dove cercherò di onorare chi mi ha insegnato a scrivere le canzoni”.
Simone Cristicchi a Sanremo 2025 canta Quando sarai piccola: testo e significato.
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