Strat-Warming e il freddo tardivo per l’Italia. Ultimissime

  Un importante riscaldamento stratosferico è già in atto sul comparto artico siberiano e andrà esaltandosi proprio da queste ore e nei prossimi due/tre giorni: entro martedì 19, ci sarà un aumento di altri 25/30° circa in corrispondenza del settore artico stratosferico tra il MARE DI KARA e la NOVAJA ZEMLIA, con massimo picco di […] Strat-Warming e il freddo tardivo per l’Italia. Ultimissime

Mar 15, 2025 - 20:14
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Strat-Warming e il freddo tardivo per l’Italia. Ultimissime

 

Un importante riscaldamento stratosferico è già in atto sul comparto artico siberiano e andrà esaltandosi proprio da queste ore e nei prossimi due/tre giorni:

entro martedì 19, ci sarà un aumento di altri 25/30° circa in corrispondenza del settore artico stratosferico tra il MARE DI KARA e la NOVAJA ZEMLIA, con massimo picco di riscaldamento proprio a inizio settimana.

 

Il warming si è oramai esteso, nei piani stratosferici, all’intera verticale del Polo, già con anomalie positive diffuse sui 20/30°, e altrettanti gradi di aumento potrebbero arrivare localmente nelle prossime 72 ore.

Dunque, ci sarebbero tutti i presupposti, stando a questi dati, per la disfatta finale (Final Warming) del Vortice Polare Stratosferico, il quale, sostanzialmente, rassegnerebbe la resa dove aver dato tanto, anzi tantissimo, forse come poche volte, in questa stagione invernale trascorsa.

 

Tuttavia, è ancora un attimino presto per decretarne la disfatta definitiva: valuteremo nei prossimi giorni se la forza del VPS è effettivamente al canto del cigno.

In ogni modo, il crollo di vorticità in sede polare è evidente, con dislocazione del centro vorticoso, stando agli ultimi forecasts del modello europeo ECMW in medio-bassa Stratosfera, in corrispondenza delle latitudini medio alte proprio del nostro continente.

 

Dunque, dislocazione su tutta la colonna Strato, anche bassa, e presupposti per buon condizionamento in Troposfera.

Ma quali conseguenze per la nostra Italia? Intanto, essendo il riscaldamento in questi giorni e di più in quelli immediati prossimi, nella fase più attiva e, dunque, essendo la dislocazione del Vortice già in atto e il condizionamento Tropo anche, gran parte del vecchio continente ne sta già risentendo in termini di freddo.

 

Segnatamente, per ora, a essere interessata da correnti fredde è la parte centro settentrionale europea. Difatti, l’asse del VPS dislocato pende attualmente ad Ovest, per cui alla struttura fredda è data una traiettoria più occidentale, non affondante verso Sud.

Per inizio settimana prossimo, invece, l’asse virerebbe leggermente e solo per qualche giorno più meridiano e anche l’Italia e l’intera Europa orientale sarebbero sferzate da correnti fredde, seppure asciutte e con poche precipitazioni per il nostro territorio; fase breve, ma presupposti per inverno pieno, invece, verso le aree del Mare Nero, Turchia e anche Grecia.

 

A seguire, per il prosieguo di Marzo, il Vortice dislocato tornerebbe ad assumere un asse pendente a Ovest, verso l’Atlantico o Ovest Europa, per cui appare molto verosimile che la terza decade del mese in corso, per il nostro Mediterraneo centrale, tornerebbe a essere caratterizzata da dinamiche bariche sulla falsariga di quelle viste nella seconda decade.

Dunque, possibile ritorno per l’Italia di correnti umide e instabili, magari anche perturbate, specie per i settori centro settentrionali.

 

Non ci sarebbe, però, freddo, almeno per la prima settimana della terza decade. Anzi, dal 21 al 26 marzo, nuovamente valori termici in possibile, apprezzabile aumento e anomalie positive diffuse. Il freddo moderato potrebbe interessare di più l’Europa occidentale e in parte quella centro settentrionale.

Per il periodo 26/28 marzo, invece, ci sarebbero indicazioni per una certa, temporanea “meridianizzazione” dell’asse e, magari, con possibile azione di correnti più fredde o moderatamente fredde polari marittime e contesto fugace di tempo simil invernale.

 

Questa la possibile evoluzione di massima per l’Italia per il prosieguo di marzo, evoluzione deducibile dai dati stratosferici ultimi e, in particolare, dal sostanzioso riscaldamento che si compirebbe specie nei prossimi giorni.

Per le possibili influenze del verosimile Final Warming sul mese di aprile è ancora presto per valutazioni credibili. Ci aggiorneremo progressivamente.

Strat-Warming e il freddo tardivo per l’Italia. Ultimissime