Fabrizio Moro: “Festeggio 25 anni di carriera e rinasco”
Dopo un lungo periodo di pausa, Fabrizio Moro è pronto a tornare con due concerti e un nuovo album. Le sue parole in un'intervista L'articolo Fabrizio Moro: “Festeggio 25 anni di carriera e rinasco” proviene da imusicfun.

Dopo un lungo periodo di pausa, Fabrizio Moro è pronto a tornare. Il cantautore romano festeggerà 25 anni di carriera con due concerti speciali nei palazzetti: il 1° aprile a Roma e il 3 aprile a Milano. (Qui il link per l’acquisto dei biglietti). Ma non solo: entro la fine dell’anno uscirà il suo nuovo album, un progetto che segna la sua rinascita artistica dopo anni difficili.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Fabrizio Moro ha raccontato il periodo di buio che lo aveva allontanato dalla musica:
“Cantare e comporre erano tutta la mia vita, ma a un certo punto non mi emozionavano più. Mi ero rilassato, stavo finendo in depressione: dormivo di più, non mi allenavo, non scrivevo, non vedevo nessuno, rimanevo col cane dentro casa. Un po’ come Rocky. In Rocky 3, Apollo Creed gli dice: ‘Hai perso gli occhi della tigre’. Mi sono immedesimato in quella storia e sono andato a scavare nel passato”.
A riaccendere la scintilla è stata la nascita del figlio Libero e, più di recente, una ballad che farà parte del suo nuovo album:
“È la canzone più bella che abbia mai scritto. Mi ha riacceso la vita”.
Il percorso di Fabrizio Moro è stato tutto fuorché semplice. Il suo primo album, pubblicato nel 2000, fu un flop e gli costò la rescissione del contratto con la casa discografica.
“La mia casa discografica dell’epoca, la Ricordi, stracciò il contratto in maniera quasi violenta. Mi demoralizzai e mi fermai per sette anni”.
Poi arrivò Pensa, il brano con cui vinse il Festival di Sanremo 2007 tra le Nuove Proposte, e da lì tutto cambiò. Ma anche nei momenti difficili, Moro non ha mai smesso di lavorare:
“La musica non mi dava da vivere, ho fatto anche l’operaio, mettevo la guaina sui tetti. E questa cosa mi è rimasta. Quando ho periodi di vuoto mi dedico al bricolage”.
L’amicizia con Ultimo e il legame con Renato Zero
Tra i rapporti più importanti della sua carriera c’è quello con Ultimo, che Moro ha aiutato a emergere nel 2017:
“Quando gli chiesi di aprire il mio concerto a Roma, mi ero rivisto in lui. Aveva l’istinto killer. Il successo che ha oggi è tutto merito suo. Io ho solo notato il suo talento e gli ho dato una mano: tutti abbiamo bisogno di aiuto. Da solo non ce la fa nessuno”.
E poi c’è Renato Zero, con cui ha cantato al Circo Massimo:
“È pigro, non verrà mai! Ma è il più grande artista con cui ho lavorato: è un maniaco della puntualità, della tecnica, corregge anche la tua intonazione. Se canto con Renato e stono, a lui rode come se l’errore fosse il suo”.
A 50 anni, che compirà il 9 aprile, Fabrizio Moro è pronto a una nuova fase della sua carriera:
“Mi sentivo più vecchio a trent’anni, perché non avevo raggiunto nulla e c’era il tempo che mi correva dietro”.
Con un nuovo album in arrivo e due grandi concerti all’orizzonte, il cantautore romano è pronto a riprendersi la scena. E, come sempre, lo farà con la sua musica e la sua inconfondibile autenticità.
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