Ciaspolata nella selvaggia Valpelline, in Valle d’Aosta, con vista sul Gran Combin
Una comoda mulattiera consente di raggiungere la piana della Conca di By, zona d'ampio respiro dove si rifugiò in tempo di guerra anche Luigi Einaudi, futuro presidente della Repubblica L'articolo Ciaspolata nella selvaggia Valpelline, in Valle d’Aosta, con vista sul Gran Combin proviene da Montagna.TV.

È il Gran Combin, già dal fondovalle e dalla città di Aosta, ad annunciare lo spettacolo e l’imponenza delle montagne della Valpelline, una valle nemmeno sfiorata dal turismo di massa. La sua morfologia complessa, con versanti ripidi e scoscesi non ha consentito la realizzazione di impianti da sci, come nella vicina Valtournenche o nella gemella valle del Gran San Bernardo. Il Gran Combin, ben oltre i 4000 metri, si trova totalmente in territorio Svizzero, ma è a pieno titolo protagonista dello skyline della valle. Salendo un po’ di quota, spunta anche il Cervino che si erge, però, tra la Valtournenche e la Valle di Zermatt. Bellissima ed elegante anche la Dent d’Hèrens, con un lungo e complicato accesso che diparte dal solco vallivo di Place Moulin, parallelo a quello di Ollomont, dove si trova, invece, la Conca di By, meta di questo itinerario.
La Valpelline si divide, infatti in questi due solchi vallivi, caratterizzati da cime dai nomi poco noti, moltissime con quote molto superiori ai 3000 metri che caratterizzano valloni selvaggi e solitari, con pochi rifugi e parecchi bivacchi, altra caratteristica propria alle zone montane poco frequentate. La valle mostra il suo meglio proprio in queste zone alle quote medio alte, sopra i 2000, dove diventa perfetto terreno di gioco per lunghe escursioni, salite alpinistiche e scialpinistiche. Sono parecchie, però, anche le possibilità di muoversi con le ciaspole, nei boschi, verso gli alpeggi. La salita alla Conca di By è semplice e molto panoramica e può essere l’ideale per un primo approccio invernale alla Valpelline. Proseguendo oltre, anche non di molto e prestando attenzione alle condizioni del manto nevoso, si possono raggiungere punti panoramici interessanti sul Gran Combin, sul Mont Velan, sul Mont Gelé. Bellissimo lo scorcio sulla Grivola che, invece, è già visibile dalle case in pietra del villaggio di By.
L’itinerario
Partenza e arrivo: Ollomont (AO), loc. Glacier (1549 m)
Dislivello: + 510 m
Tempo di percorrenza: 4 ore (a/r)
Difficoltà: E
Giunti in località Glacier, alla fine della strada asfaltata, nei pressi di numerosi cartelli gialli che indicano gli itinerari, si inizia a camminare in leggera salita seguendo le indicazioni per la Conca di By. Il sentiero è ben evidente, poiché inizialmente costeggia una staccionata in legno. Il percorso, spesso tracciato, prosegue con alcuni tornanti, sino ad un punto dove si scende brevemente per poi subito risalire raggiungendo l’Alpe di Pont (1690 m). Si passa nei pressi di alcuni impianti per l’acqua, con colonne di pietra, e, seguendo le indicazioni per By, si scende per attraversare un torrente tramite un ponte. Si continua tra radi larici, sin nei pressi dell’Alpe Crottes (1733 m), da dove si può osservare un bel panorama su Glacier e sul fondovalle. Si prosegue in salita, con numerose svolte, sino ad un brullo crinale che consente di giungere prima alla cappella della Madonna degli Alpini (1977 m) e, poco dopo, alla Casa Farinet, dove si rifugiò Luigi Einaudi, durante la Seconda guerra mondiale, grazie all’aiuto del celebre alpinista Ettore Castiglioni. Una targa ricorda il soggiorno del futuro Presidente della Repubblica Italiana.
Poco dopo si raggiungono le altre case del villaggio di By e il bacino artificiale omonimo (2048 m), in bella vista sulla Tête Blanche (3587 m). Muovendosi a piacere nei dintorni della conca, il paesaggio diventa ancora più ampio e interessante, abbracciando anche il Gran Combin e il Mont Gelé.
Le miniere di rame di Ollomont
La visita alle miniere di rame di Ollomont è un modo per comprendere il prezioso e duro lavoro dei minatori, a partire probabilmente dal medioevo, anche se il momento di maggiore sfruttamento sembrerebbe risalire al periodo tra il XVIII e il XIX secolo. L’inizio dell’itinerario si trova nella frazione Les Rey, vicino all’area di sosta per i camper e al parco avventura, dove si trova l’infopoint e la biglietteria. Bacheche didattiche spiegano e illustrano le varie fasi del lavoro in miniera. La temperatura interna è di circa 7 gradi e il percorso richiede l’uso di scarpe da trekking e abbigliamento adeguato. Possibili pozzanghere lungo il cammino. Il casco, con relativa frontale, è fornito dalle guide. La prenotazione è obbligatoria. Conviene sempre informarsi sul periodo di apertura. Interessante notare che alcune delle miniere della Valpelline, negli anni, sono state poi riadattate ed utilizzare come luogo di stagionatura della Fontina Valdostana.
Come arrivare
Da Aosta si seguono le indicazione per il Colle del Gran San Bernardo e per il comune di Valpelline, dove si devia verso Ollomont, proseguendo sino a Glacier, al termine della strada asfaltata, o sino a dove la strada è sgombra di neve.
Altri itinerari in Valle d’Aosta che potrebbero interessarti
Spettacolare escursione al Lago Blu, ai piedi del Monte Rosa
Ciaspole ai piedi fino all’Alpe Sècheron, fantastico balcone della Valle d’Aosta
Semplice ciaspolata all’Alpe Chaligne, nella Valle del Gran San Bernardo
Con gli sci o le ciaspole sulla vetta dell’Arp Vieille, in Valgrisenche
Ciaspolata al Rifugio Chabod, ai piedi del Gran Paradiso
Due gratificanti ciaspolate in Val di Rhêmes
Due itinerari con le ciaspole nella silenziosa Valle di Saint Barthélemy
Due escursioni con le ciaspole nel Parco del Mont Avic
Nella Valle del Lys tra villaggi walser e i ghiacciai del Monte Rosa
L'articolo Ciaspolata nella selvaggia Valpelline, in Valle d’Aosta, con vista sul Gran Combin proviene da Montagna.TV.