The Electric State: la spiegazione del finale del film Netflix sci-fi con Millie Bobby Brown e Chris Pratt

Il finale di The Electric State lancia un messaggio importante e attuale

In The Electric State, film adventure sci-fi diretto dai fratelli Russo per Netflix e basato sull’omonima graphic novel, ci troviamo in degli anni ’90 alternativi in cui una guerra tra uomini e robot ha devastato il mondo, ma la soluzione è arrivata grazie ai Neurocaster del magnate tech Ethan Skate, che consentono agli umani di controllare macchine da guerra, ma anche di vivere in realtà virtuali.

Michelle (Millie Bobby Brown) e Keats (Chris Pratt) viaggiano in compagnia di due robot per scoprire la verità dietro il funzionamento dei Neurocaster: funzionano grazie al fratellino di Michelle, Chris, genio con un cervello incredibile ma creduto morto in un incidente. Skate lo tiene in coma, utilizzandolo per far funzionare la rete dei suoi dispositivi avveniristici.

Chris contatta Michelle riuscendo a filtrare la sua personalità in un robot di nome Cosmo, personaggio cult dei cartoni animati che guardavano insieme, e la guida nella strada giusta per smontare il complotto. Dopo una dura battaglia con gli altri amici robot che incontra lungo il cammino, Michelle ritrova il fratello ma non può salvarlo, ed è costretta a lasciarlo andare.

Skate viene arrestato e la rete di Neurocaster va fuori uso, cosa che costringe gli utenti in tutto il mondo a tornare alla vita “reale”; nello stesso tempo viene siglato un nuovo patto tra umani e robot, che inviti alla convivenza e non più alla separazione. Michelle pone la chiosa sul risultato della loro piccola rivoluzione in un breve discorso registrato da Herman.

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