Sardegna vs Ryanair prove d’intesa sulla municipal tax
Il dialogo è stato avviato. Se si concretizzerà in una vera trattativa, si vedrà. Stiamo parlando dell’annuncio da parte della Regione Sardegna di aprire un confronto con Ryanair per la possibile sospensione dell’addizionale comunale negli aeroporti sardi durante la stagione invernale. Il tutto messo nero su bianco, con una nota scritta dall’Assessorato regionale dei Trasporti e inviata alla compagnia irlandese. L’obiettivo è migliorare la connettività dell’isola nei mesi di bassa stagione, incentivando le compagnie aeree a investire in nuove rotte e aumentando il numero di passeggeri. Continue reading Sardegna vs Ryanair prove d’intesa sulla municipal tax at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Il dialogo è stato avviato. Se si concretizzerà in una vera trattativa, si vedrà. Stiamo parlando dell’annuncio da parte della Regione Sardegna di aprire un confronto con Ryanair per la possibile sospensione dell’addizionale comunale negli aeroporti sardi durante la stagione invernale. Il tutto messo nero su bianco, con una nota scritta dall’Assessorato regionale dei Trasporti e inviata alla compagnia irlandese.
L’obiettivo è migliorare la connettività dell’isola nei mesi di bassa stagione, incentivando le compagnie aeree a investire in nuove rotte e aumentando il numero di passeggeri. La proposta arriva dopo l’incontro tra gli assessorati ai Trasporti e al Turismo e Jason McGuinness, chief commercial officer di Ryanair.
La compagnia irlandese, infatti, da tempo chiede l’abolizione della cosiddetta “municipal tax” nei tre aeroporti sardi – Cagliari, Alghero e Olbia – ritenendola un ostacolo alla crescita del traffico aereo. Le buone intenzioni da parte della Regione adesso sembrano esserci. O forse, più che altro, sono i pizzini irlandesi in questi mesi ad aver sortito effetto.
«L’abolizione dell’addizionale comunale nei mesi con minore affluenza – ha dichiarato l’assessora ai Trasporti, Barbara Manca – rappresenta uno strumento strategico per incentivare le compagnie aeree a investire sulla nostra isola tutto l’anno. Abbiamo avviato questo dialogo con Ryanair, ma siamo aperti a proposte anche da parte di altre compagnie interessate a contribuire al potenziamento delle rotte da e per la Sardegna”.
La proposta della Regione si ispira a modelli già adottati in altre regioni italiane come Calabria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, che hanno abolito l’addizionale comunale. L’amministrazione regionale, guidata da Alessandra Todde, ha optato però per una soluzione intermedia: la sospensione solo nei mesi invernali, invece che per tutto l’anno (che sarebbe costata circa 34 miliardi di euro), come inizialmente richiesto da Ryanair.
Questo permetterebbe di mantenere un costo sostenibile per la Regione, evitando allo stesso tempo di favorire un ulteriore sovraffollamento turistico nei mesi estivi, quando l’isola già fatica a gestire l’afflusso di visitatori.
L’obiettivo è chiaro: garantire più voli e una maggiore mobilità per i cittadini sardi durante tutto l’anno, evitando che la Sardegna resti isolata nei mesi di bassa stagione. La proposta si affianca ad altre misure già in atto, come la continuità territoriale con Roma e Milano, gli aiuti sociali per il trasporto aereo e il bando “Nuove rotte” in via di pubblicazione.
«L’abolizione dell’addizionale comunale nei mesi invernali non è solo una misura a sostegno delle compagnie aeree, ma soprattutto un’opportunità concreta per i cittadini sardi» ha aggiunto l’assessora Manca. «Con più voli attivi anche nei mesi di minore affluenza – ha aggiunto – sarà possibile raggiungere molte più destinazioni in Europa e in Italia, senza dover passare necessariamente da scali intermedi affrontando costi elevati».
LA PRESSIONE DI RYANAIR SUL GOVERNO ITALIANO
L’apertura della Sardegna arriva in un contesto in cui Ryanair sta facendo un forte pressing sul governo italiano per l’eliminazione della tassa municipale. La compagnia low cost ha più volte ribadito che questa imposta frena gli investimenti in Italia e ha già minacciato di ridurre i voli in diverse città se non verranno presi provvedimenti.
Poche settimane fa lo stesso Jason McGuinness aveva fatto presente come, per la prima volta, Ryanair non avrebbe annunciato una crescita significativa delle operazioni in Sardegna. «La tassa municipale è uno svantaggio competitivo. Nelle altre regioni in cui l’hanno abolita stiamo crescendo. Se non si dovesse far nulla, potrebbe esserci una crisi in inverno per la connettività e una riduzione dei voli a Cagliari e Alghero» aveva detto.
Non solo Sardegna: a gennaio la compagnia ha attaccato anche Roma, avvertendo di ridurre drasticamente la sua presenza nella Capitale a causa dei costi aeroportuali considerati troppo elevati.
Senza dubbio l’iniziativa della Regione Sardegna potrebbe rappresentare un punto di svolta per il trasporto aereo dell’isola, rendendola più accessibile anche nei mesi meno turistici. E potrebbe fare anche da apripista per altre Regioni.
Se la tassa venisse eliminata in tutta Italia, Ryanair investirebbe 4 miliardi di euro nel Paese, aggiungendo 40 nuovi aeromobili e oltre 250 nuove rotte. Questo è il messaggio lanciato alle istituzioni italiane. Il dibattito sull’abolizione dell’addizionale comunale sembra soltanto all’inizio.