R&S: le nostre dieci tracce “in order to dance”
Quarant’anni di R&S riassunti in una selezione di suoni iconici e senza tempo. Poche realtà discografiche, in un mondo che cambia rapidamente (o che, almeno, lo fa negli ultimi anni) possono vantare il successo e il riconoscimento che ha la R&S Records. “In Order To Dance” è l’imperativo che capeggia di fianco all’acronimo che costituisce […] L'articolo R&S: le nostre dieci tracce “in order to dance” sembra essere il primo su Parkett.

Quarant’anni di R&S riassunti in una selezione di suoni iconici e senza tempo.
Poche realtà discografiche, in un mondo che cambia rapidamente (o che, almeno, lo fa negli ultimi anni) possono vantare il successo e il riconoscimento che ha la R&S Records.
“In Order To Dance” è l’imperativo che capeggia di fianco all’acronimo che costituisce il nome dell’etichetta belga di Renaat Vandepapaliere e Sabine Maes.
I due, marito e moglie nella vita reale, nonché business partners, decisero di fondare R&S nel 1983. Da allora, salvo una piccola pausa di sei anni, hanno segnato in maniera imprescindibile la storia dell’ elettronica europea ed hanno guadagnato il loro spazio nella galassia delle case di produzione discografiche.
Renaat, in una lunga intervista rilasciata ormai 11 anni fa al magazine VICE, ha raccontato di aver iniziato un po’ come tutti, ovvero lavorando in un negozio di dischi, qualche volta incidendo nastri con tracce prese dai programmi radiofonici direttamente in onda.
Il desiderio crescente di sentirsi più vicino agli artisti, lo portò, con Sabine Maes, a creare l’etichetta R&S, per invertire la tendenza e riuscire a rendere l’Europa protagonista nel mercato techno. Se fino ad allora Detroit aveva avuto un ruolo centrale nella storia dell’ elettronica, da quel momento anche il Belgio, loro paese di provenienza, poteva definirsi un porto per la musica elettronica di importazione.
La magia nacque anche grazie ad un “incontro” con Joey Beltram e Derrick May, che spedivano i propri dischi come white label nei negozi, spesso con solo un numero di telefono scritto sull’etichetta.
Non essendoci una realtà che importava e vendeva con un nome ufficiale la techno americana (tra gli altri proprio di Derrick e Joey che all’epoca aveva solo 17 anni, Renaat e Sabine decisero di creare il tanto necessario punto d’appoggio europeo.
Ed è proprio con il primo disco ad avere successo internazionale che apriamo la nostra selezione: si tratta di “Energy Flash” di Joey Beltram
Ma R&S non ha solo costituito l’ingresso in Europa dei sopranominati. Ha anche il merito di aver scoperto uno degli artisti ancora oggi fa più parlare di se.
E la seconda traccia con cui vogliamo descrivervi il suono di R&S è proprio sua: Aphex Twin – “Digeridoo“
Non è che l’etichetta non sia stata esente da critiche: i fan della techno storsero parecchio il naso quando Renaat e Sabine si assunsero il rischio di rilasciare un altro classico immancabile della musica elettronica.
La nostra terza traccia è proprio “Plastic Dreams” di Jaydee
E come dimenticarsi di una delle tracce più iconiche della trance music, che negli anni ’90 vedeva il suo periodo di massimo splendore (almeno, nel suo suono classico)? Ancora una volta, ci pensa la R&S a portarla nelle nostre librerie.
La quarta traccia della nostra selezione è “Stella” di Jam & Spoon
Ma come mai, per sei anni, R&S smise di pubblicare dischi e scomparve dai radar, non senza masse di persone ad invocarne il ritorno?
Il perché è presto detto: le major discografiche si accorsero ben presto che nel “sottosuolo” musicale si annidavano veri e propri talenti. Uno di questi era Ken Ishii. E qui, in questa selezione, vi proponiamo la sua “Extra”:
Iniziò quindi una partnership ricca di tensioni, prima con Sony e poi con PIAS, che si tradussero nello stop delle attività di R&S, con Renaat e Sabine che si ritirarono a vita bucolica in una fattoria.
Decisero quindi di tornare, dopo un incontro con il vecchio team, e di riprendere il discorso da dove l’avevano fermato sei anni prima. E a proposito del numero sei, la nostra sesta traccia è del nipponico Chizawa Q: “Panther“
L’attento orecchio di Renaat, Sabine e del loro team apre le porte anche al poliedrico artista dub techno Saytek, che ci ha regalato una meravigliosa traccia dai toni spaziali. Stiamo parlando della nostra settima selezionata: “Iyndub01“
E vi ricordate che all’inizio vi abbiamo parlato di Derrick May? Ebbene, proprio sua è la nostra ottava traccia. Sì, è vero, in questa selezione non si rispecchia molto l’ordine di uscita. Ma vogliamo raccontarvi la storia di R&S proprio nello stesso modo originale con il quale loro hanno abituato il nostro orecchio.
Vi presentiamo quindi “Strings Of Life” , che sarà destinata ad un fulminante successo nel mondo house.
Schizofrenico modo di raccontarvi una storia, vero? Crediamo che questo sia il migliore, adatto ad un imprint che ha spaziato proprio in tutti i generi underground che amiamo tanto. E ad ennesima riprova, vi presentiamo la nostra nona traccia: Zeit – “Hatti Vatti.“
Chiudiamo la nostra selezione con un po’ di Italia. Anche un artista veterano del Bel Paese ha lasciato la sua musica su R&S. Si tratta di Dino Lenny, con la sua “Washington Street“
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