Il creatore del film The Electric State (che è una critica all’IA) ammette di aver usato l’IA: le critiche dei fan
Joe Russo, regista del recente film The Electric State con Millie Bobby Brown, ha fatto una confessione un po’ particolare sull’IA Nonostante The Electric State parli dei pericoli di un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia, Joe Russo ha appena ammesso di aver utilizzato l’intelligenza artificiale durante lo sviluppo del film, e ne difende l’utilizzo a Hollywood. Adattamento… Leggi di più »Il creatore del film The Electric State (che è una critica all’IA) ammette di aver usato l’IA: le critiche dei fan The post Il creatore del film The Electric State (che è una critica all’IA) ammette di aver usato l’IA: le critiche dei fan appeared first on Hall of Series.

Joe Russo, regista del recente film The Electric State con Millie Bobby Brown, ha fatto una confessione un po’ particolare sull’IA
Nonostante The Electric State parli dei pericoli di un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia, Joe Russo ha appena ammesso di aver utilizzato l’intelligenza artificiale durante lo sviluppo del film, e ne difende l’utilizzo a Hollywood. Adattamento del celebre libro di Simon Stålenhag, The Electric State vede come protagonisti Millie Bobby Brown (nel ruolo di Michelle Greene), Chris Pratt (John Keats), di cui trovi qui una controversa dichiarazione su sua figlia, Stanley Tucci (Ethan Skate) e Woody Norman (Christopher Greene), insieme ad altri attori rinomati. Russo ha diretto il film insieme al fratello e storico partner alla regia del Marvel Cinematic Universe, Anthony Russo.
In un’intervista con il Sunday Times, Joe Russo ha spiegato che l’IA generativa è stata usata per modulare alcune voci. Il regista sostiene che l’IA sia usata regolarmente a Hollywood, ma che non sia comunemente accettata o ammessa perché “le persone ne hanno paura” e “non capiscono”. Crede che l’IA diventerà presto ancora più usata, ma che il suo stato sia già attualmente perfetto per le opere creative (ma non quelle analitiche). Di seguito trovi l’intervista.
Le parole del regista
“L’IA è diventata una cosa che qualsiasi bambino di dieci anni poteva usare dopo aver guardato un video di TikTok. Ci sono molte accuse e iperboli perché le persone hanno paura. Non capiscono. Ma alla fine vedremo finalmente l’IA utilizzata in modo più significativo. Inoltre, l’IA è ora in uno stato generativo che causa ancora qualche, come le chiamiamo noi, allucinazione. Non puoi fare un lavoro critico con uno strumento che ha allucinazioni. Questo è il motivo per cui le auto a guida autonoma non hanno preso il sopravvento, o perché la chirurgia dell’IA non sta avvenendo in tutto il mondo. Ma nel suo stato attuale, l’IA è già adatta alla creatività“.
L’intelligenza artificiale rimane un tema estremamente controverso in qualsiasi mezzo artistico, e il modo in cui l’ha accolta Hollywood non è stato positivo. The Brutalist, che ha vinto tre Oscar agli Academy Awards del 2025, ha attirato immense critiche per aver utilizzato l’intelligenza artificiale per aumentare la pronuncia polacca nei dialoghi. Emilia Pérez (qui trovi la Recensione: una storia di identità in bilico) e Better Man hanno causato scalpore nel settore. Gli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA del 2023 sono stati in parte causati anche dalla necessità di sceneggiatori e attori di proteggersi dalla sostituzione con l’intelligenza artificiale generativa. A quanto pare, però, c’è chi come Joe Russo ne approva l’utilizzo, e dunque la vedremo utilizzata in The Electric State. Noi vi lasciamo con 7 curiosità su Millie Bobby Brown, la protaognista del film.
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