Rocco Hunt con ‘Mille vote ancora’: “Un manifesto in un momento storico difficile per la mia bellissima terra”
Rocco Hunt parla di Mille Vote ancora, la canzone di Sanremo 2025 e rivela di voler portare un messaggio positivo al pubblico

Dopo aver presentato il brano per la prima volta nella serata di martedì 11 febbraio 2025, Rocco Hunt aprirà la seconda puntata del Festival di Sanremo 2025 con il brano “Mille vote ancora“. E lui stesso, in una recente intervista su Agi, ha raccontato di cosa parla il pezzo:
È un manifesto in un momento storico difficile per la mia bellissima terra che mi ha dato poche possibilità e dove c’è stata una mattanza di ragazzi che hanno perso la vita per una banalità. Sono stato in tanti anni nelle scuole e negli ospedali e ho detto a questi ragazzi di parlare con la famiglia perché tutto si può risolvere, non si può morire per una guardata storta o una scarpa sporcata”
Parlando del padre, il cantante lo descrive come un modello da imitare per la sua vita:
“Ogni mattina si alza presto per andare a fare lo spazzino. Gli chiedo perché lo faccia ancora e lui mi risponde che lo fa per me e per i miei fratelli, per darci l’esempio. È lo stesso che cerco di dare a mio figlio di otto anni che farà il tifo per me a questo Festival”
Rocco Hunt: “Voglio portare un messaggio positivo”
Il senso del brano scelto per Sanremo 2025 è proprio incentrato sul messaggio che vuole condividere alla nuova generazione:
“Con il mio brano voglio portare un messaggio positivo. Prima del Festival sono stato nelle scuole, in giro a parlare con i ragazzi e quello che gli dicevo, come un consiglio da fratello più grande: parlate dei problemi perché quando si è giovani sembrano delle montagne insormontabili, poi però quando si cresce quei problemi si rivelano delle futilità. Parlatene, a scuola, con le istituzioni, con i genitori”
Mille vote ancora di Rocco Hunt, la traduzione in italiano
Mi ricordo una strada
Un quartiere qualunque
Un bambino che sogna
Anche se non ha nienteOgni giorno è un regalo
Per chi come me è destinato a partire
E le voci di chi ha giudicato
Ritornano nella mia testa
Mi dicevano “Tu non sarai mai nessuno”E ora non mi ricordo più com’è l’odore del caffè
Quelle canzoni che mamma ascoltava alla radio
Giocavamo nel quartiere sembrava uno stadio
Non è stata domenica mai più
Da quando sono andato via da casa mia
Rimpiango perfino le cose che odiavo
Le stesse che mi hanno fatto andare viaL’erba cresce in un campetto abbandonato
Colpa dei telefoni non ci hanno più giocato
L’ansia nel cuore quando le citofonavo
Se rispondeva il padre poi scappavo
Lo Stato è assente come noi in mezzo a quei banchi
Un foglio bianco dove scriverò “mi manchi”Tutto quello che ti serve è nel quartiere
Studia oppure impara un mestiereE ora riportami dove
Sono veramente io
Il caffè dentro le canzoni
Il vento del mare che sbatte dentro le finestre
Mi sveglia e poi se ne va
Vogliono fregarmi l’anima
Ma io con poco sto bene
Due pietre per fare una porta
Tornare bambino per correre
Mille volte ancoraE ridere
Mille volte ancora
E piangere
Mille volte ancora
A casa mia
Mille volte ancoraFaccio brutti sogni e poi mi sveglio di colpo
Vedo le facce degli amici che non ci sono più
Ho sbagliato a prendermi le colpe
A pensare “Potevo fare di più”
A immaginare un finale diverso
A pensare se quel pallone non avesse preso la traversa
A distinguere l’amore dal sesso
Se al posto di vincere avesse perso sarei rimasto me stessoIl nemico a volte è l’orgoglio
Che chiude rapporti anche senza un motivo
Siamo carte stropicciate nel portafoglio
Siamo anime buone in un mondo cattivoPerciò diciamoci “Tutto a posto”
Anche quando il mondo ci cade sulle spalle
Anche quando alle domande non c’è una risposta
Vivere così è dura
Era meglio casa nostraE ora riportami dove
Sono veramente io
Il caffè dentro le canzoni
Il vento del mare che sbatte dentro le finestre
Mi sveglia e poi se ne va
Vogliono fregarmi l’anima
Ma io con poco sto bene
Due pietre per fare una porta
Tornare bambino per correre
Mille volte ancoraE ridere
Mille volte ancora
E piangere
Mille volte ancora
A casa mia
Mille volte ancoraSe mi vedi un po’ triste è perché a volte
Mi manca tanto mia madre casa mia
Dove ancora si muore per niente a vent’anni
Questi ragazzi devono capire
Questa guerra deve finireE ora riportami dove
Sono veramente io
Il caffè dentro le canzoni
Il vento del mare che sbatte dentro le finestre
Mi sveglia e poi se ne va
Vogliono fregarmi l’anima
Ma io con poco sto bene
Due pietre per fare una porta
Tornare bambino per correre
Mille volte ancoraE ridere
Mille volte ancora
E piangere
Mille volte ancora
A casa mia
Mille volte ancora